L'obiettivo di questa tesi di laurea è analizzare alcuni dei molti aspetti che riguardano il fenomeno della pasquinata, ovvero -partendo dalla definizione del vocabolario Treccani- quelle «satire per lo più brevi, in versi e in prosa, contro i papi e la Curia o contro persone o costumi giudicati degni di biasimo, scritte dapprima in latino, più tardi in italiano o in romanesco, che, dal XVI sec., erano attaccate al torso di Pasquino, che divenne così il grande divulgatore della satira politica, dotta e popolaresca, sia impersonale sia messa in bocca allo stesso Pasquino.». Una definizione del genere può però trarre in inganno e far pensare -erroneamente- che questo fenomeno letterario fosse esclusivamente circoscrivibile nell'attuale capitale italiana nel '500. Invece ho avuto il piacere di scoprire che Pasquino fu, e continua ancora a essere, molto di più. Il materiale di lavoro su quest'argomento è, infatti, in progressivo aumento e non mancano nuove ricerche e congressi. Per una questione di tempo e di mezzi, mi sono soffermata solo su pochi aspetti: nel primo capitolo sono innanzitutto partita dalla figura di Pasquino, tentando di fornirne un ritratto e di inquadrarlo nel periodo storico di nascita (l'inizio del XVI sec.), partendo dalle sue origini prettamente scolastiche fino ad analizzarne l'inarrestabile diffusione che lo rese nel giro di pochi decenni un incontenibile fenomeno sociale. Nel secondo capitolo non ho potuto non menzionare il pioniere del genere pasquinesco, ovvero Antonio Lelio, nonché trattare in maniera più dettagliata di uno dei suoi maggiori e più famosi portavoce, Pietro Aretino. Ho voluto poi contestualizzare storicamente il flagello dei principi (come si era soliti definirlo, come testimonia il canto XLVI dell'Orlando Furioso) nella cornice della città di Roma, attraverso le vicende dei suoi maggiori padroni di casa, ossia i papi che si sono susseguiti durante la lunga e fortunata carriera dello scrittore toscano. Verranno in proposito prese in esame le cinque Pasquinate di sua accertata paternità intellettuale, sotto gli aspetti del contenuto.
Le pasquinate di Pietro Aretino.
CARLONE, ISABELLA
2011/2012
Abstract
L'obiettivo di questa tesi di laurea è analizzare alcuni dei molti aspetti che riguardano il fenomeno della pasquinata, ovvero -partendo dalla definizione del vocabolario Treccani- quelle «satire per lo più brevi, in versi e in prosa, contro i papi e la Curia o contro persone o costumi giudicati degni di biasimo, scritte dapprima in latino, più tardi in italiano o in romanesco, che, dal XVI sec., erano attaccate al torso di Pasquino, che divenne così il grande divulgatore della satira politica, dotta e popolaresca, sia impersonale sia messa in bocca allo stesso Pasquino.». Una definizione del genere può però trarre in inganno e far pensare -erroneamente- che questo fenomeno letterario fosse esclusivamente circoscrivibile nell'attuale capitale italiana nel '500. Invece ho avuto il piacere di scoprire che Pasquino fu, e continua ancora a essere, molto di più. Il materiale di lavoro su quest'argomento è, infatti, in progressivo aumento e non mancano nuove ricerche e congressi. Per una questione di tempo e di mezzi, mi sono soffermata solo su pochi aspetti: nel primo capitolo sono innanzitutto partita dalla figura di Pasquino, tentando di fornirne un ritratto e di inquadrarlo nel periodo storico di nascita (l'inizio del XVI sec.), partendo dalle sue origini prettamente scolastiche fino ad analizzarne l'inarrestabile diffusione che lo rese nel giro di pochi decenni un incontenibile fenomeno sociale. Nel secondo capitolo non ho potuto non menzionare il pioniere del genere pasquinesco, ovvero Antonio Lelio, nonché trattare in maniera più dettagliata di uno dei suoi maggiori e più famosi portavoce, Pietro Aretino. Ho voluto poi contestualizzare storicamente il flagello dei principi (come si era soliti definirlo, come testimonia il canto XLVI dell'Orlando Furioso) nella cornice della città di Roma, attraverso le vicende dei suoi maggiori padroni di casa, ossia i papi che si sono susseguiti durante la lunga e fortunata carriera dello scrittore toscano. Verranno in proposito prese in esame le cinque Pasquinate di sua accertata paternità intellettuale, sotto gli aspetti del contenuto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61356