L'Innocente di Luchino visconti è l'ultimo capolavoro del regista. Tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'Annunzio il film racocnta la vicenda di Tullio Hermil, il quale scoperto il tradimento della moglie decide di sopprimere il frutto di quel tradimento. Ma nella realizzazione del film Visconti, pur rispettando l'impalcatura del romanzo, apporta notevoli cambiamenti. Cambia lo spessore dei personaggi, Tullio hermil non è più l'esteta assassino di un bambino ma un uomo che pagherà riconoscerà il suo efferato gesto, la moglie Giuliana si trasforma sottomessa e devota a donna capace di sollevare la testa e affermare la sua dignità, ne è riprova il fatto che nel film alla moglie di Hermil sono riservate un numero maggiore di battute rispetto asl trsto dove la sottomissione di Giuliana si misura anche con le poche parole da lei pronunciate, una rivalutazione del ruolo della donna che trova riscontro storico nelle lotte femministe che nella metà degli anni '70 si apprestavano a raggiungere degli obiettivi importanti, riforma del diritto di famiglia e legge sull'aborto fra tutte. Cambia anche il finale tra il film e il testo, mentre nel libro Hermil non prova nessun rimorso per ciò che ha compiuto e riesce a raccontare il fatto con un cinismo e una freddezza tipica del superuomo, nel film invece i rimorsi per ciò che ha compiuto lo porteranno a prendere coscienza della pochezza del suo essere tanto da spingerlo a togliersi la vita.

Dal testo al film: L'Innocente di Luchino Visconti

SUPPA, ROBERTA
2011/2012

Abstract

L'Innocente di Luchino visconti è l'ultimo capolavoro del regista. Tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'Annunzio il film racocnta la vicenda di Tullio Hermil, il quale scoperto il tradimento della moglie decide di sopprimere il frutto di quel tradimento. Ma nella realizzazione del film Visconti, pur rispettando l'impalcatura del romanzo, apporta notevoli cambiamenti. Cambia lo spessore dei personaggi, Tullio hermil non è più l'esteta assassino di un bambino ma un uomo che pagherà riconoscerà il suo efferato gesto, la moglie Giuliana si trasforma sottomessa e devota a donna capace di sollevare la testa e affermare la sua dignità, ne è riprova il fatto che nel film alla moglie di Hermil sono riservate un numero maggiore di battute rispetto asl trsto dove la sottomissione di Giuliana si misura anche con le poche parole da lei pronunciate, una rivalutazione del ruolo della donna che trova riscontro storico nelle lotte femministe che nella metà degli anni '70 si apprestavano a raggiungere degli obiettivi importanti, riforma del diritto di famiglia e legge sull'aborto fra tutte. Cambia anche il finale tra il film e il testo, mentre nel libro Hermil non prova nessun rimorso per ciò che ha compiuto e riesce a raccontare il fatto con un cinismo e una freddezza tipica del superuomo, nel film invece i rimorsi per ciò che ha compiuto lo porteranno a prendere coscienza della pochezza del suo essere tanto da spingerlo a togliersi la vita.
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