L'elaborato si pone come obiettivo di analizzare le condizioni sociali ed economiche che, negli Stati Uniti d'America, contribuirono alla nascita della classe operaia e allo sviluppo delle lotte di cui essa fu protagonista. Il periodo analizzato va dagli anni '30 dell'Ottocento, anni in cui presero vita i Working Men's Parties di Philadelphia e di New York, fino al grande trionfo del Congress of Industrial Organizations, negli anni '40 del Novecento. Ciò che accomunò i lavoratori nel corso del secolo preso in considerazione furono salari infimi, condizioni di lavoro disumane, sfruttamento e soprusi di ogni genere. Malgrado ciò il proletariato seppe reagire: le prime organizzazioni ebbero necessariamente la forma di società segrete, come i Knights of Labor, ma in seguito esse acquisirono maggiore forza e poterono avviarsi verso quegli scontri che avrebbero contribuito al delinearsi di una vera e propria coscienza di classe. Emblematica fu la grande insurrezione del 1877 che, sorta spontaneamente dall'azione di un gruppo di lavoratori delle ferrovie, si trasformò nel primo sciopero nazionale della storia americana. Ed altrettanto significativa fu la data del grande sciopero per le otto ore fissata per il primo maggio 1886: risale agli avvenimenti funesti di quei giorni, infatti, la nascita della festa dei lavoratori. Sempre nel 1886 vide la luce l'American Federation of Labor, imponente organizzazione sindacale rigidamente suddivisa per linee di mestiere che si caratterizzò principalmente per la difesa degli operai qualificati. Di tutt'altra tendenza furono gli Industrial Workers of the World, i cosiddetti ¿wobblies¿, i quali si resero protagonisti, durante il primo decennio del Novecento, di numerosi scioperi e delle famose lotte per la libertà di parola. Una costante durante gli scioperi e le proteste fu la spietata repressione attuata dalla classe padronale: con il sostegno delle forze governative, essa scatenò contro i lavoratori un'inaudita violenza che portò al sacrificio di migliaia di vite umane. La stessa opinione pubblica fu abilmente manipolata dal ¿big business¿ attraverso il controllo dei mezzi di informazione: a partire dalla Prima guerra mondiale, l'accusa di far parte di un complotto comunista fu costantemente mossa contro gli attivisti sindacali e si dimostrò un'arma tanto potente quanto efficace. Fu questa una delle principali cause del crollo dell'attività sindacale degli anni Venti. Un nuovo periodo di prosperità per il movimento dei lavoratori si ebbe solo in seguito, con l'avvento del New Deal: per la prima volta si riconosceva per legge il diritto alla contrattazione collettiva attraverso la mediazione dei sindacati. E proprio in questo clima si posero le premesse per la fondazione del CIO, nato come Committe for Industrial Organization, e trasformatosi poi in organizzazione permanente con il nome di Congress of Industrial Organizations. Nel 1940 la storia del movimento operaio era, per la prima volta nella storia americana, una storia vittoriosa e la formula della vittoria si dimostrò essere l'unità di tutti i lavoratori: essi, rifiutando di lasciarsi dividere da forze esterne, riuscirono a migliorare non solo paghe ed orari di lavoro, ma la propria dignità di esseri umani.
LE ORIGINI DELLA CLASSE OPERAIA AMERICANA E LE LOTTE SINDACALI (1830-1940)
MALLAMACE, MICHELA
2013/2014
Abstract
L'elaborato si pone come obiettivo di analizzare le condizioni sociali ed economiche che, negli Stati Uniti d'America, contribuirono alla nascita della classe operaia e allo sviluppo delle lotte di cui essa fu protagonista. Il periodo analizzato va dagli anni '30 dell'Ottocento, anni in cui presero vita i Working Men's Parties di Philadelphia e di New York, fino al grande trionfo del Congress of Industrial Organizations, negli anni '40 del Novecento. Ciò che accomunò i lavoratori nel corso del secolo preso in considerazione furono salari infimi, condizioni di lavoro disumane, sfruttamento e soprusi di ogni genere. Malgrado ciò il proletariato seppe reagire: le prime organizzazioni ebbero necessariamente la forma di società segrete, come i Knights of Labor, ma in seguito esse acquisirono maggiore forza e poterono avviarsi verso quegli scontri che avrebbero contribuito al delinearsi di una vera e propria coscienza di classe. Emblematica fu la grande insurrezione del 1877 che, sorta spontaneamente dall'azione di un gruppo di lavoratori delle ferrovie, si trasformò nel primo sciopero nazionale della storia americana. Ed altrettanto significativa fu la data del grande sciopero per le otto ore fissata per il primo maggio 1886: risale agli avvenimenti funesti di quei giorni, infatti, la nascita della festa dei lavoratori. Sempre nel 1886 vide la luce l'American Federation of Labor, imponente organizzazione sindacale rigidamente suddivisa per linee di mestiere che si caratterizzò principalmente per la difesa degli operai qualificati. Di tutt'altra tendenza furono gli Industrial Workers of the World, i cosiddetti ¿wobblies¿, i quali si resero protagonisti, durante il primo decennio del Novecento, di numerosi scioperi e delle famose lotte per la libertà di parola. Una costante durante gli scioperi e le proteste fu la spietata repressione attuata dalla classe padronale: con il sostegno delle forze governative, essa scatenò contro i lavoratori un'inaudita violenza che portò al sacrificio di migliaia di vite umane. La stessa opinione pubblica fu abilmente manipolata dal ¿big business¿ attraverso il controllo dei mezzi di informazione: a partire dalla Prima guerra mondiale, l'accusa di far parte di un complotto comunista fu costantemente mossa contro gli attivisti sindacali e si dimostrò un'arma tanto potente quanto efficace. Fu questa una delle principali cause del crollo dell'attività sindacale degli anni Venti. Un nuovo periodo di prosperità per il movimento dei lavoratori si ebbe solo in seguito, con l'avvento del New Deal: per la prima volta si riconosceva per legge il diritto alla contrattazione collettiva attraverso la mediazione dei sindacati. E proprio in questo clima si posero le premesse per la fondazione del CIO, nato come Committe for Industrial Organization, e trasformatosi poi in organizzazione permanente con il nome di Congress of Industrial Organizations. Nel 1940 la storia del movimento operaio era, per la prima volta nella storia americana, una storia vittoriosa e la formula della vittoria si dimostrò essere l'unità di tutti i lavoratori: essi, rifiutando di lasciarsi dividere da forze esterne, riuscirono a migliorare non solo paghe ed orari di lavoro, ma la propria dignità di esseri umani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61322