The aim of the thesis is to deal with the theme of corporate social responsibility in the fashion industry, with a critical and objective eye. Corporate social responsibility means that the enterprises integrate, within the framework of their productive and commercial activities and their relationships with stakeholders, practices aimed at protecting the environment and reaching health and safety for workers and consumers and development and well-being for the community they belong to. Choosing to write about the fashion field has been dictated by the curiosity to gather information about a world that it's not just made of the desiderability by which it appears (and wants) to be surrounded: the clothes and accessories we wear are products of an industry with billionaire businesses, long and complicated productive chains and with millions employees worldwide. The multiplicity of initiatives undertaken over the past few decades regarding corporate social responsibility in the fashion industry on a global, European and national level (and the wide resonance obtained by many of them in the public opinion) appears as, at the same time, cause and effect of the greater attention of the contemporary citizen towards what he consumes: the clothes and accessories he wears, as well as the food he buys and transportation he prefers to use. Although we're aware of the complexity of the topic, due in particular to the fact that stakeholders, in the case of corporate social responsibility, are many (enterprises, suppliers, workers, consumers, Governments, institutions, non-governmental organizations, the community in general) and they often have conflicting demands, the intent of the thesis is to provide a tool for evaluating initiatives of corporate social responsibility undertaken by fashion houses; as, in some cases, they turn out to be hiding other decidedly less ethical business practices which, on the other hand, cannot be tagged as good or bad or right or wrong, but only observed with a critical eye.
L'elaborato si propone di affrontare il tema della responsabilità sociale d'impresa nell'industria della moda, con un occhio il più possibile obiettivo e critico. Con responsabilità sociale d'impresa s'intende l'integrazione da parte delle imprese, nell'ambito delle proprie attività produttive e commerciali e delle proprie relazioni con le parti interessate, di pratiche finalizzate al rispetto dell'ambiente, alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, allo sviluppo ed al benessere del territorio e, in generale, della comunità di cui fanno parte. La scelta di trattare del settore della moda è stata dettata dalla curiosità di documentarsi su un mondo che non si esaurisce affatto nell'aura di desiderabilità dalla quale può (e vuole) apparire circondato: i capi d'abbigliamento e gli accessori che indossiamo sono i prodotti di un'industria con giri d'affari di miliardi di euro, caratterizzata da lunghe filiere produttive e con milioni di lavoratori impiegati in tutto il mondo. La molteplicità di iniziative intraprese negli ultimi decenni nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa nel settore della moda a livello mondiale, europeo e nazionale (e l'ampia risonanza ottenuta da molte di esse nell'opinione pubblica) si configura come, al contempo, causa ed effetto di una maggiore attenzione del cittadino nei confronti di ciò che consuma: gli abiti a gli accessori che indossa, così come il cibo che acquista ed i mezzi di trasporto che predilige. Nonostante si sia consapevoli della complessità dell'argomento, dovuta in particolare al fatto che i portatori d'interesse, nel caso della responsabilità sociale d'impresa, siano molteplici (imprese, fornitori, lavoratori, consumatori, governi, istituzioni, organizzazioni non governative, comunità in generale) e abbiano istanze spesso contrastanti fra loro, l'intento dell'elaborato rimane quello di fornire uno strumento per la valutazione delle iniziative di responsabilità sociale d'impresa intraprese dalle case di moda che, in alcuni casi, si rivelano essere progetti di responsabilità ¿di facciata¿ che nascondono altre pratiche aziendali decisamente meno etiche ma, d'altro canto, non possono essere etichettate come buone o cattive, né giuste o sbagliate, ma solo osservate con sguardo critico.
Etica ed estetica: la responsabilità sociale d'impresa nell'industria della moda
GOBBO, ELEONORA
2013/2014
Abstract
L'elaborato si propone di affrontare il tema della responsabilità sociale d'impresa nell'industria della moda, con un occhio il più possibile obiettivo e critico. Con responsabilità sociale d'impresa s'intende l'integrazione da parte delle imprese, nell'ambito delle proprie attività produttive e commerciali e delle proprie relazioni con le parti interessate, di pratiche finalizzate al rispetto dell'ambiente, alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, allo sviluppo ed al benessere del territorio e, in generale, della comunità di cui fanno parte. La scelta di trattare del settore della moda è stata dettata dalla curiosità di documentarsi su un mondo che non si esaurisce affatto nell'aura di desiderabilità dalla quale può (e vuole) apparire circondato: i capi d'abbigliamento e gli accessori che indossiamo sono i prodotti di un'industria con giri d'affari di miliardi di euro, caratterizzata da lunghe filiere produttive e con milioni di lavoratori impiegati in tutto il mondo. La molteplicità di iniziative intraprese negli ultimi decenni nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa nel settore della moda a livello mondiale, europeo e nazionale (e l'ampia risonanza ottenuta da molte di esse nell'opinione pubblica) si configura come, al contempo, causa ed effetto di una maggiore attenzione del cittadino nei confronti di ciò che consuma: gli abiti a gli accessori che indossa, così come il cibo che acquista ed i mezzi di trasporto che predilige. Nonostante si sia consapevoli della complessità dell'argomento, dovuta in particolare al fatto che i portatori d'interesse, nel caso della responsabilità sociale d'impresa, siano molteplici (imprese, fornitori, lavoratori, consumatori, governi, istituzioni, organizzazioni non governative, comunità in generale) e abbiano istanze spesso contrastanti fra loro, l'intento dell'elaborato rimane quello di fornire uno strumento per la valutazione delle iniziative di responsabilità sociale d'impresa intraprese dalle case di moda che, in alcuni casi, si rivelano essere progetti di responsabilità ¿di facciata¿ che nascondono altre pratiche aziendali decisamente meno etiche ma, d'altro canto, non possono essere etichettate come buone o cattive, né giuste o sbagliate, ma solo osservate con sguardo critico.File | Dimensione | Formato | |
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