Analogamente ad altri intermediari finanziari anche le compagnie assicurative possono essere classificate in modo istituzionale, facendo riferimento agli strumenti assicurativi utilizzati (prodotti, polizze), ai diversi rami (vita e danni) o a macrosegmenti di domanda (famiglia, imprese, enti pubblici ecc.) che si rivolgono agli operatori dell'offerta per soddisfare bisogni sia di copertura del rischio sia di natura finanziaria e previdenziale. Nel mercato operano più compagnie più o meno specializzate in uno o più rami vita o danni, ogni compagnia può operare su più aree strategiche d'affari (ASA) definite da tipo di polizze, segmenti di clientela serviti e da sistemi di risorse adeguati per produrre e distribuire le polizze a determinati segmenti in determinate aree geografiche. Il campo d'azione risulta dunque molto ampio considerando anche prodotti creditizi e mobiliari oltre a quelli assicurativi nei gruppi e nei conglomerati. Il portafoglio strategico va gestito sia nella composizione delle ASA e della loro estensione geografica (da domestica a internazionale) sia in riferimento ad altre strategie che riguardano le risorse finanziarie, le strutture organizzative e i principali processi, la strategia sociale e le relazioni tra diverse ASA per valorizzare le interdipendenze positive (sinergie). In Italia negli ultimi vent'anni vi è stato un ampliamento delle opportunità concorrenziali agevolato da processi di deregolamentazione e ri-regolamentazione, di innovazione tecnologica e di cambiamento di assetti proprietari (privatizzazione) che hanno coinvolto il sistema finanziario nel suo insieme e quindi anche il settore del credito e dell'intermediazione finanziaria sui mercati. Il riflesso di questi cambiamenti è stata l'attuazione di strategie di business sempre più originali da parte di imprese e gruppi assicurativi classificati per strategie di portafoglio (gamma di prodotti e rami coperti, grado di internazionalizzazione). Imprese o compagnie appartenenti al medesimo gruppo però non seguono necessariamente strategie competitive simili in quanto cercano di differenziarsi dai concorrenti percepiti come i maggiori rivali.
Analisi della concorrenza nel mercato assicurativo
ZOTTA, ANDREA
2013/2014
Abstract
Analogamente ad altri intermediari finanziari anche le compagnie assicurative possono essere classificate in modo istituzionale, facendo riferimento agli strumenti assicurativi utilizzati (prodotti, polizze), ai diversi rami (vita e danni) o a macrosegmenti di domanda (famiglia, imprese, enti pubblici ecc.) che si rivolgono agli operatori dell'offerta per soddisfare bisogni sia di copertura del rischio sia di natura finanziaria e previdenziale. Nel mercato operano più compagnie più o meno specializzate in uno o più rami vita o danni, ogni compagnia può operare su più aree strategiche d'affari (ASA) definite da tipo di polizze, segmenti di clientela serviti e da sistemi di risorse adeguati per produrre e distribuire le polizze a determinati segmenti in determinate aree geografiche. Il campo d'azione risulta dunque molto ampio considerando anche prodotti creditizi e mobiliari oltre a quelli assicurativi nei gruppi e nei conglomerati. Il portafoglio strategico va gestito sia nella composizione delle ASA e della loro estensione geografica (da domestica a internazionale) sia in riferimento ad altre strategie che riguardano le risorse finanziarie, le strutture organizzative e i principali processi, la strategia sociale e le relazioni tra diverse ASA per valorizzare le interdipendenze positive (sinergie). In Italia negli ultimi vent'anni vi è stato un ampliamento delle opportunità concorrenziali agevolato da processi di deregolamentazione e ri-regolamentazione, di innovazione tecnologica e di cambiamento di assetti proprietari (privatizzazione) che hanno coinvolto il sistema finanziario nel suo insieme e quindi anche il settore del credito e dell'intermediazione finanziaria sui mercati. Il riflesso di questi cambiamenti è stata l'attuazione di strategie di business sempre più originali da parte di imprese e gruppi assicurativi classificati per strategie di portafoglio (gamma di prodotti e rami coperti, grado di internazionalizzazione). Imprese o compagnie appartenenti al medesimo gruppo però non seguono necessariamente strategie competitive simili in quanto cercano di differenziarsi dai concorrenti percepiti come i maggiori rivali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61222