L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tra le problematiche sanitarie globali l'insorgenza di batteri che hanno sviluppato resistenze multiple alla terapia antimicrobica, quale conseguenza dell'utilizzo massivo di terapia antibiotica. Obiettivo del lavoro: valutare l'incidenza, l'eziologia delle infezioni delle vie urinarie, in particolare la prevalenza di batteri multi-resistenti, in pazienti ultra 65enni ricoverati in ospedale per acuti. L'obiettivo è valutare se vi sia una correlazione tra differente incidenza di germi multi resistenti a seconda di alcune caratteristiche della persona assista: provenienza, età, sintomi, presenza o meno di catetere vescicale, recenti ricoveri ospedalieri e/o recente antibioticoterapia. Materiali e metodi: Presso il Servizio di Batteriologia dell'ASO S.Croce e Carle di Cuneo sono state reperite tutte le urinocolture positive dei pazienti ultra 65-enni ricoverati nei reparti ospedalieri dell'ASO dal 1/7/2012 al 31/12/2012. Dalla cartella clinica sono stati ottenuti i dati utili alla ricerca. Questi sono stati elaborati statisticamente. Risultati: Sui 7373 pazienti ultra 65-enni la provenienza dei pazienti da un regime ospedaliero (lungodegenza, altri ospedali o da altri reparti), la recente assunzione di terapia antibiotica, un doppio germe identificato all'urocoltura, il ricovero ospedaliero nei tre mesi precedenti sono tutte condizioni risultate correlate in maniera statisticamente significativa a un'infezione da batteri multi-resistenti. Al contrario il ricovero in area medica o chirurgica, la presenza del catetere vescicale, la presenza di sintomatologia clinica al momento dell'esame colturale non sono risultati significativamente correlati. Discussioni e conclusioni: Nell'età geriatrica sono frequenti gli eventi infettivi che causano il ricovero o complicano il ricovero stesso: l'età media di 79,90 anni conferma la significatività della problematica in tutti i reparti ospedalieri dell'ASO S.Croce e Carle di Cuneo. Non ho rilevato differenze riguardo la prevalenza di infezioni di germi multi¿resistenti in base alla provenienza del paziente. Tale dato è significativo in quanto conferma i recenti dati della letteratura che evidenziano come l'eziologia è sovrapponibile nei due gruppi, risultando prognostico in senso negativo per la sopravvivenza lo stato funzionale e le comorbidità. Il nostro lavoro ha rilevato una forte associazione tra il recente utilizzo di terapia antibiotica e lo sviluppo di infezioni multi-resistenti, Ciò rafforza e conferma l'idea dell'utilizzo corretto della terapia antibiotica. Significativa è l'associazione tra germi multi-resistenti e la provenienza da un contesto ospedaliero in cui vi è una prevalenza di questa tipologia di batteri. Il campione esaminato è costituito da pazienti geriatrici con plurime comorbidità ed elevati bisogni sanitari che determinano la necessità di ricoveri ospedalieri. Tale evento rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di infezioni multi¿resistenti anche nei mesi successivi per una contaminazione legata all'ambiente ospedaliero. La positività dell'urocoltura per due germi simultaneamente è risultata essere correlata a eziologia da germi multi¿resistenti. Tale risultato può riflettere una maggiore compromissione clinica e delle difese immunitarie del paziente in cui si sviluppa una doppia infezione pertanto è possibile che sia stato necessaria una terapia antibiotica o dei ricoveri ospedalieri.

La patologia infettiva dell'anziano ricoverato in geriatria. Valutazione delle infezioni delle vie urinarie in base alla provenienza della persona assistita e ruolo dell'infermiere.

GARNERONE, NOEMI
2012/2013

Abstract

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tra le problematiche sanitarie globali l'insorgenza di batteri che hanno sviluppato resistenze multiple alla terapia antimicrobica, quale conseguenza dell'utilizzo massivo di terapia antibiotica. Obiettivo del lavoro: valutare l'incidenza, l'eziologia delle infezioni delle vie urinarie, in particolare la prevalenza di batteri multi-resistenti, in pazienti ultra 65enni ricoverati in ospedale per acuti. L'obiettivo è valutare se vi sia una correlazione tra differente incidenza di germi multi resistenti a seconda di alcune caratteristiche della persona assista: provenienza, età, sintomi, presenza o meno di catetere vescicale, recenti ricoveri ospedalieri e/o recente antibioticoterapia. Materiali e metodi: Presso il Servizio di Batteriologia dell'ASO S.Croce e Carle di Cuneo sono state reperite tutte le urinocolture positive dei pazienti ultra 65-enni ricoverati nei reparti ospedalieri dell'ASO dal 1/7/2012 al 31/12/2012. Dalla cartella clinica sono stati ottenuti i dati utili alla ricerca. Questi sono stati elaborati statisticamente. Risultati: Sui 7373 pazienti ultra 65-enni la provenienza dei pazienti da un regime ospedaliero (lungodegenza, altri ospedali o da altri reparti), la recente assunzione di terapia antibiotica, un doppio germe identificato all'urocoltura, il ricovero ospedaliero nei tre mesi precedenti sono tutte condizioni risultate correlate in maniera statisticamente significativa a un'infezione da batteri multi-resistenti. Al contrario il ricovero in area medica o chirurgica, la presenza del catetere vescicale, la presenza di sintomatologia clinica al momento dell'esame colturale non sono risultati significativamente correlati. Discussioni e conclusioni: Nell'età geriatrica sono frequenti gli eventi infettivi che causano il ricovero o complicano il ricovero stesso: l'età media di 79,90 anni conferma la significatività della problematica in tutti i reparti ospedalieri dell'ASO S.Croce e Carle di Cuneo. Non ho rilevato differenze riguardo la prevalenza di infezioni di germi multi¿resistenti in base alla provenienza del paziente. Tale dato è significativo in quanto conferma i recenti dati della letteratura che evidenziano come l'eziologia è sovrapponibile nei due gruppi, risultando prognostico in senso negativo per la sopravvivenza lo stato funzionale e le comorbidità. Il nostro lavoro ha rilevato una forte associazione tra il recente utilizzo di terapia antibiotica e lo sviluppo di infezioni multi-resistenti, Ciò rafforza e conferma l'idea dell'utilizzo corretto della terapia antibiotica. Significativa è l'associazione tra germi multi-resistenti e la provenienza da un contesto ospedaliero in cui vi è una prevalenza di questa tipologia di batteri. Il campione esaminato è costituito da pazienti geriatrici con plurime comorbidità ed elevati bisogni sanitari che determinano la necessità di ricoveri ospedalieri. Tale evento rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di infezioni multi¿resistenti anche nei mesi successivi per una contaminazione legata all'ambiente ospedaliero. La positività dell'urocoltura per due germi simultaneamente è risultata essere correlata a eziologia da germi multi¿resistenti. Tale risultato può riflettere una maggiore compromissione clinica e delle difese immunitarie del paziente in cui si sviluppa una doppia infezione pertanto è possibile che sia stato necessaria una terapia antibiotica o dei ricoveri ospedalieri.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
738526_tesi_738526.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 841.81 kB
Formato Adobe PDF
841.81 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/61129