IMPATTO DELL'IMMIGRAZIONE SULL'ECONOMIA ITALIANA In Italia l'immigrazione è diventata un fenomeno di massa imponente in tempi successivi rispetto ad altri paesi Europei e al continente Americano, nel 2010 era il quinto paese in Europa per numero assoluto di stranieri residenti con il 7% della popolazione costituita da immigrati. In questo documento, dopo una breve analisi delle origini del flusso migratorio e delle principali motivazioni degli spostamenti, verrà analizzato il fenomeno delle migrazioni nel territorio italiano confrontando i flussi prima, durante e dopo la grave crisi del 2008 per poter avere una visione oggettiva e attuale della presenza straniera in Italia. Dalle analisi risulta che nel corso degli anni 2004-2012 l'immigrazione è un fenomeno in costante aumento, nonostante il grave periodo di crisi che il mondo sta passando. Oltre ad essere un flusso, ormai coloro che migrano molto spesso si stabiliscono nel nostro paese, entrando a tutti gli effetti a far parte dell'economia italiana; sempre più giovani e ragazzi frequentano i nostri istituti e sempre più donne vengono ad aiutare la parte di popolazione anziana stabilendosi in Italia. Il principale motivo degli spostamenti è senza dubbio la ricerca di lavoro, il nostro paese offre possibilità più interessanti rispetto ai paesi d'origine degli immigrati. Conseguentemente la distribuzione nel nostro territorio non è casuale, gli immigrati vanno dove sono sicuri di trovare occupazione. Un'altra motivazione importante è la richiesta di asilo politico da parte soprattutto delle fasce meno protette della popolazione che vedono nell'Italia un'ancora di salvezza dai loro regimi. Coloro che decidono di venire nel nostro paese alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore provengo prevalentemente dagli stati limitrofi: Nord Africa ed Europa dell'est. È difficile quantificare la presenza totale soprattutto dopo l'ingresso di stati come la Romania nella comunità Europea. Il rapporto che hanno gli stranieri con gli italiani a livello lavorativo è molto spesso complementare, ovvero ricoprono ruoli e incarichi a cui il lavoratore autoctono non è interessato a causa della bassa remunerazione o delle basse qualifiche necessarie. Gli immigrati, oltre ad essere una risorsa per il nostro paese, perché contribuiscono all'economia italiana, hanno parte della famiglia nel loro paese d'origine che devono mantenere. Gli invii di denaro che fuoriescono dall' Italia sono consistenti e aumentano di anno in anno, costituiscono una delle principali fonti di ricchezza dei paesi del terzo mondo.
Impatto dell'immigrazione sull'economia italiana.
TAGINI, ELEONORA
2012/2013
Abstract
IMPATTO DELL'IMMIGRAZIONE SULL'ECONOMIA ITALIANA In Italia l'immigrazione è diventata un fenomeno di massa imponente in tempi successivi rispetto ad altri paesi Europei e al continente Americano, nel 2010 era il quinto paese in Europa per numero assoluto di stranieri residenti con il 7% della popolazione costituita da immigrati. In questo documento, dopo una breve analisi delle origini del flusso migratorio e delle principali motivazioni degli spostamenti, verrà analizzato il fenomeno delle migrazioni nel territorio italiano confrontando i flussi prima, durante e dopo la grave crisi del 2008 per poter avere una visione oggettiva e attuale della presenza straniera in Italia. Dalle analisi risulta che nel corso degli anni 2004-2012 l'immigrazione è un fenomeno in costante aumento, nonostante il grave periodo di crisi che il mondo sta passando. Oltre ad essere un flusso, ormai coloro che migrano molto spesso si stabiliscono nel nostro paese, entrando a tutti gli effetti a far parte dell'economia italiana; sempre più giovani e ragazzi frequentano i nostri istituti e sempre più donne vengono ad aiutare la parte di popolazione anziana stabilendosi in Italia. Il principale motivo degli spostamenti è senza dubbio la ricerca di lavoro, il nostro paese offre possibilità più interessanti rispetto ai paesi d'origine degli immigrati. Conseguentemente la distribuzione nel nostro territorio non è casuale, gli immigrati vanno dove sono sicuri di trovare occupazione. Un'altra motivazione importante è la richiesta di asilo politico da parte soprattutto delle fasce meno protette della popolazione che vedono nell'Italia un'ancora di salvezza dai loro regimi. Coloro che decidono di venire nel nostro paese alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore provengo prevalentemente dagli stati limitrofi: Nord Africa ed Europa dell'est. È difficile quantificare la presenza totale soprattutto dopo l'ingresso di stati come la Romania nella comunità Europea. Il rapporto che hanno gli stranieri con gli italiani a livello lavorativo è molto spesso complementare, ovvero ricoprono ruoli e incarichi a cui il lavoratore autoctono non è interessato a causa della bassa remunerazione o delle basse qualifiche necessarie. Gli immigrati, oltre ad essere una risorsa per il nostro paese, perché contribuiscono all'economia italiana, hanno parte della famiglia nel loro paese d'origine che devono mantenere. Gli invii di denaro che fuoriescono dall' Italia sono consistenti e aumentano di anno in anno, costituiscono una delle principali fonti di ricchezza dei paesi del terzo mondo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61117