In questa tesi si persegue un duplice intento: da un lato mostrare il processo di indigenizzazione in un ambito specifico come lo sport, ed in particolare il rugby, dall'altro evidenziare come questa trasformazione abbia condizionato tutto il rugby mondiale. L'indigenizzazione del rugby in Nuova Zelanda da parte dei Māori, ha le stesse caratteristiche di processi simili sempre legati a pratiche sportive. In particolare le analogie con lo studio svolto da Appadurai sull'indigenizzazione del cricket in India sono notevoli. Il cricket era la pratica che, meglio di ogni altra, comunicava i valori dell'Inghilterra vittoriana. Simili caratteristiche avrebbero dovuto preservare il cricket dall'indigenizzazione, invece ¿in modo del tutto sorprendente, è diventato del tutto indigenizzato¿. Lo stesso avvenne per il rugby in Nuova Zelanda, qui i Māori selezionarono questo sport che venne innestato su pratiche ludiche pre-esistenti che furono in modo poco lungimirante vietate dalle autorità coloniali. Tuttavia questo da solo non è sufficiente a spiegare il livello di indigenizzazione raggiunto dal rugby in questa area del Pacifico. Senza la pretesa di aver descritto un quadro completo dell'indigenizzazione del rugby, ma avendone fornito almeno uno spaccato di ampio respiro, questo lavoro ha proseguito verso la seconda direttrice. Il rugby giocato oggi in entrambi gli emisferi è totalmente diverso da quel gioco che, partito da una scuola del Warwickshire, viaggiò attraverso tutti i continenti; uno sport che si è arricchito e innovato continuamente dal confronto con le diverse culture. Si commetterebbe però un errore se si pensasse a questo sport esclusivamente come a una pratica creolizzata, poiché il rugby odierno è un rugby che si ispira e guarda essenzialmente verso l'Oceania, verso il rugby dei Māori. Da qui arrivano tutte le innovazioni in questo sport, ma non solo, da qui proviene il modo di giocare verso il quale l'Europa, ma anche Australia e Sud Africa, tendono e che hanno fatto loro. In questa sede, per esprimere questo metaforico viaggio di ritorno del rugby, abbiamo utilizzato il concetto di modernità ¿māorizzata¿ intendendo con ciò quel processo che, iniziato con l' indigenizzazione del rugby in Nuova Zelanda, è proseguito con la colonizzazione da parte del rugby ¿māorizzato¿ dell'intero pianeta ovale. Per perseguire lo scopo che ci siamo proposti abbiamo in primo luogo ricostruito la nascita ¿mitologica¿ del rugby, e dopo averne brevemente narrato le vicende che lo hanno caratterizzato nei primi anni di vita, abbiamo descritto la diffusione che ha portato il rugby ad essere presente in tutto il mondo. Il secondo capitolo in particolare tratta della specificità del rugby neozelandese: sono state analizzate la nascita e la prima diffusione, il significato odierno del rugby in Nuova Zelanda e in modo specifico il rapporto tra questo sport e i Māori. Un rapporto che come vedremo va aldilà di un processo di controllo e integrazione tra la componente indigena e quella coloniale, sfociando in un'appropriazione ed un'integrazione di questo sport all'interno della cultura e delle pratiche sociali locali. Il terzo ed ultimo capitolo cercherà di fornire per sommi capi, un'immagine del ruolo ricoperto dal rugby all'interno della società Māori. Un ultimo paragrafo è stato dedicato alla danza della haka, cercando di capire il motivo per cui questa danza viene eseguita prima delle partite degli All Blacks e il suo significato e valore originario.

Antropologia del rugby: un esempio di indigenizzazione della modernità o di modernità "maorizzata"?

FINOTTI, ALESSANDRO
2011/2012

Abstract

In questa tesi si persegue un duplice intento: da un lato mostrare il processo di indigenizzazione in un ambito specifico come lo sport, ed in particolare il rugby, dall'altro evidenziare come questa trasformazione abbia condizionato tutto il rugby mondiale. L'indigenizzazione del rugby in Nuova Zelanda da parte dei Māori, ha le stesse caratteristiche di processi simili sempre legati a pratiche sportive. In particolare le analogie con lo studio svolto da Appadurai sull'indigenizzazione del cricket in India sono notevoli. Il cricket era la pratica che, meglio di ogni altra, comunicava i valori dell'Inghilterra vittoriana. Simili caratteristiche avrebbero dovuto preservare il cricket dall'indigenizzazione, invece ¿in modo del tutto sorprendente, è diventato del tutto indigenizzato¿. Lo stesso avvenne per il rugby in Nuova Zelanda, qui i Māori selezionarono questo sport che venne innestato su pratiche ludiche pre-esistenti che furono in modo poco lungimirante vietate dalle autorità coloniali. Tuttavia questo da solo non è sufficiente a spiegare il livello di indigenizzazione raggiunto dal rugby in questa area del Pacifico. Senza la pretesa di aver descritto un quadro completo dell'indigenizzazione del rugby, ma avendone fornito almeno uno spaccato di ampio respiro, questo lavoro ha proseguito verso la seconda direttrice. Il rugby giocato oggi in entrambi gli emisferi è totalmente diverso da quel gioco che, partito da una scuola del Warwickshire, viaggiò attraverso tutti i continenti; uno sport che si è arricchito e innovato continuamente dal confronto con le diverse culture. Si commetterebbe però un errore se si pensasse a questo sport esclusivamente come a una pratica creolizzata, poiché il rugby odierno è un rugby che si ispira e guarda essenzialmente verso l'Oceania, verso il rugby dei Māori. Da qui arrivano tutte le innovazioni in questo sport, ma non solo, da qui proviene il modo di giocare verso il quale l'Europa, ma anche Australia e Sud Africa, tendono e che hanno fatto loro. In questa sede, per esprimere questo metaforico viaggio di ritorno del rugby, abbiamo utilizzato il concetto di modernità ¿māorizzata¿ intendendo con ciò quel processo che, iniziato con l' indigenizzazione del rugby in Nuova Zelanda, è proseguito con la colonizzazione da parte del rugby ¿māorizzato¿ dell'intero pianeta ovale. Per perseguire lo scopo che ci siamo proposti abbiamo in primo luogo ricostruito la nascita ¿mitologica¿ del rugby, e dopo averne brevemente narrato le vicende che lo hanno caratterizzato nei primi anni di vita, abbiamo descritto la diffusione che ha portato il rugby ad essere presente in tutto il mondo. Il secondo capitolo in particolare tratta della specificità del rugby neozelandese: sono state analizzate la nascita e la prima diffusione, il significato odierno del rugby in Nuova Zelanda e in modo specifico il rapporto tra questo sport e i Māori. Un rapporto che come vedremo va aldilà di un processo di controllo e integrazione tra la componente indigena e quella coloniale, sfociando in un'appropriazione ed un'integrazione di questo sport all'interno della cultura e delle pratiche sociali locali. Il terzo ed ultimo capitolo cercherà di fornire per sommi capi, un'immagine del ruolo ricoperto dal rugby all'interno della società Māori. Un ultimo paragrafo è stato dedicato alla danza della haka, cercando di capire il motivo per cui questa danza viene eseguita prima delle partite degli All Blacks e il suo significato e valore originario.
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