Background: In the last decade innovative drugs such as BRAF and MEK inhibitors (targeted therapy) and anti-PD1 and anti-CTLA-4 immuno-checkpoint inhibitors (immunotherapy) have been introduced into clinical practice for the treatment of advanced and metastatic melanoma. These drugs have shown a benefit in terms of disease-free and overall survival. In this clinical scenario, PET-CT with 18F-FDG is a functional imaging method, which has both a diagnostic value by indicating the efficacy of treatment, and a prognostic value. Objectives: The primary objective was to evaluate the role of baseline (pre-therapy) FDG PET-CT as a predictor of early and late progression in patients with cutaneous malignant melanoma treated with target therapy or immunotherapy. The secondary objective was to evaluate the association between semiquantitative PET parameters (global metabolic tumour burden) and progression-free survival (PFS) and overall survival (OS). Materials and Methods: This is a retrospective, observational, non-interventional study. Patients with stage III or IV malignant melanoma without previous courses of systemic therapy, candidates for targeted therapy or immunotherapy, with FDG PET-CT performed at least four months prior to initiation of therapy were selected. Clinical and radiological follow-up data were available in all patients. Disease progression during therapy was assessed by CT radiographic imaging at three months (early restaging) and at twelve months (late restaging). Correlation of semi-quantitative PET parameters and radiological progression was assessed by Mann-Whitney test and ROC curve analysis, OS and PFS by Kaplan-Meier curves. Results: In accordance with the inclusion/exclusion criteria, 50 patients (30 males and 20 females; median age 62 years) were analysed. 32/50 patients were treated with targeted therapy and 18/50 treated with immunotherapy. The median follow-up was 22 months, and 11/50 deaths and 22/50 disease progressions were observed. At early evaluation 6/50 patients showed early radiological progression and 11/50 showed late progression. Comparing the early radiological response with the semi-quantitative parameters of PET baseline no significant association was found. On the contrary, high values of MTV, TLG and SUVmax, both global (total body) and exclusively for bone locations, were significantly associated with late radiological progression. These results were also confirmed in the analysis of the subpopulation treated with targeted therapy, whereas no association was observed in the subpopulation treated with immunotherapy. The analysis of survival curves showed that high values of semi-quantitative PET parameters were significantly associated with a worse prognosis, in particular MTV (p=0.05) and TLG (p=0.03) total body correlated significantly with OS and TLG total body (p=0.04) with PFS. Conclusions: In our study it was observed that semi-quantitative PET parameters (MTV, TLG, SUVmax) were significantly associated with late radiological progression. Global metabolic tumour burden (expressed as total body MTV and TLG) was also a significant prognostic factor, as a higher burden of metabolically active disease was associated with a lower OS (MTV and TLG) and PFS (TLG). These preliminary results should be confirmed by future prospective studies in larger population cohorts.

Background: nell’ultimo decennio sono stati introdotti nella pratica clinica farmaci innovativi appartenenti alle classi di targeted therapy e immunoterapia, per il trattamento del melanoma avanzato e metastatico, che hanno mostrato un beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia e globale. In questo scenario clinico, la PET-TC con 18F-FDG è una metodica di imaging funzionale, che ha sia un valore diagnostico dando indicazione dell’efficacia del trattamento, che prognostico. Obiettivi: l’obiettivo primario è stato quello di valutare il ruolo della PET-TC con FDG baseline (pre-terapia) come parametro predittore di progressione precoce e tardiva, in pazienti affetti da melanoma cutaneo maligno trattati con terapia target o immunoterapia. L’obiettivo secondario è stato quello di valutare l’associazione tra i parametri PET semiquantitativi (carico tumorale metabolico globale) e la progression-free survival (PFS) e l’overall survival (OS). Materiali e Metodi: questo è uno studio retrospettivo, osservazionale, non interventistico. Sono stati selezionati pazienti affetti da melanoma maligno al III o IV stadio, che non avessero effettuato precedenti cicli di terapie sistemiche, candidati a targeted therapy o immunoterapia, con PET-TC FDG eseguita almeno quattro mesi prima dell’inizio della terapia. Dati relativi al follow-up clinico e radiologico erano disponibili in tutti i pazienti. La progressione di malattia in corso di terapia è stata valutata con imaging radiologico TC a tre mesi (ristadiazione precoce) e a dodici mesi (ristadiazione tardiva). La correlazione dei parametri PET semiquantitativi e la progressione radiologica è stata valutata tramite test di Mann-Whitney e l’analisi di curve ROC, mentre OS e PFS tramite curve di Kaplan-Meier. Risultati: in accordo con i criteri di inclusione/esclusione sono stati analizzati 50 pazienti (30 maschi e 20 femmine; età mediana 62 anni). 32/50 pazienti sono stati trattati con targeted therapy e 18/50 trattati con immunoterapia. Il follow-up mediano è stato di 22 mesi, e sono stati osservati 11/50 decessi e 22/50 progressioni di malattia. Alla valutazione precoce 6/50 pazienti hanno mostrato progressione radiologica precoce e 11/50 hanno mostrato progressione tardiva. Confrontando la risposta radiologica precoce con i parametri semiquantitativi della PET baseline non si è riscontrata alcuna associazione significativa. Al contrario elevati valori di MTV, TLG e SUVmax, sia globali (total body) che esclusivamente per le localizzazioni ossee, erano significativamente associati a una progressione radiologica tardiva. Questi risultati sono stati inoltre confermati nell’analisi della sottopopolazione trattata con targeted therapy, mentre non è stata osservata nessuna associazione nella sottopopolazione trattata con immunoterapia. L’analisi delle curve di sopravvivenza ha mostrato che valori elevati dei parametri PET semiquantitativi erano significativamente associati a una peggiore prognosi, in particolare MTV (p=0,05) e TLG (p=0,03) total body correlavano significativamente con l’OS e il TLG total body (p=0,04) con la PFS. Conclusioni: nel nostro studio è stata osservata che i parametri PET semiquantitativi (MTV, TLG, SUVmax) erano significativamente associati a una progressione radiologica tardiva. Il carico tumorale metabolico globale (espresso come total body MTV e TLG) risultava essere inoltre un fattore prognostico significativo, in quanto un carico maggiore di malattia metabolicamente attiva era associata a una minore OS (MTV e TLG) e PFS (TLG). Questi risultati preliminari dovranno essere confermati da futuri studi prospettici in coorti di popolazioni più ampie.

Ruolo prognostico della 18F-FDG PET-TC in pazienti con melanoma metastatico in regime di immunoterapia o terapia target

MIMMO, RICCARDO
2019/2020

Abstract

Background: nell’ultimo decennio sono stati introdotti nella pratica clinica farmaci innovativi appartenenti alle classi di targeted therapy e immunoterapia, per il trattamento del melanoma avanzato e metastatico, che hanno mostrato un beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia e globale. In questo scenario clinico, la PET-TC con 18F-FDG è una metodica di imaging funzionale, che ha sia un valore diagnostico dando indicazione dell’efficacia del trattamento, che prognostico. Obiettivi: l’obiettivo primario è stato quello di valutare il ruolo della PET-TC con FDG baseline (pre-terapia) come parametro predittore di progressione precoce e tardiva, in pazienti affetti da melanoma cutaneo maligno trattati con terapia target o immunoterapia. L’obiettivo secondario è stato quello di valutare l’associazione tra i parametri PET semiquantitativi (carico tumorale metabolico globale) e la progression-free survival (PFS) e l’overall survival (OS). Materiali e Metodi: questo è uno studio retrospettivo, osservazionale, non interventistico. Sono stati selezionati pazienti affetti da melanoma maligno al III o IV stadio, che non avessero effettuato precedenti cicli di terapie sistemiche, candidati a targeted therapy o immunoterapia, con PET-TC FDG eseguita almeno quattro mesi prima dell’inizio della terapia. Dati relativi al follow-up clinico e radiologico erano disponibili in tutti i pazienti. La progressione di malattia in corso di terapia è stata valutata con imaging radiologico TC a tre mesi (ristadiazione precoce) e a dodici mesi (ristadiazione tardiva). La correlazione dei parametri PET semiquantitativi e la progressione radiologica è stata valutata tramite test di Mann-Whitney e l’analisi di curve ROC, mentre OS e PFS tramite curve di Kaplan-Meier. Risultati: in accordo con i criteri di inclusione/esclusione sono stati analizzati 50 pazienti (30 maschi e 20 femmine; età mediana 62 anni). 32/50 pazienti sono stati trattati con targeted therapy e 18/50 trattati con immunoterapia. Il follow-up mediano è stato di 22 mesi, e sono stati osservati 11/50 decessi e 22/50 progressioni di malattia. Alla valutazione precoce 6/50 pazienti hanno mostrato progressione radiologica precoce e 11/50 hanno mostrato progressione tardiva. Confrontando la risposta radiologica precoce con i parametri semiquantitativi della PET baseline non si è riscontrata alcuna associazione significativa. Al contrario elevati valori di MTV, TLG e SUVmax, sia globali (total body) che esclusivamente per le localizzazioni ossee, erano significativamente associati a una progressione radiologica tardiva. Questi risultati sono stati inoltre confermati nell’analisi della sottopopolazione trattata con targeted therapy, mentre non è stata osservata nessuna associazione nella sottopopolazione trattata con immunoterapia. L’analisi delle curve di sopravvivenza ha mostrato che valori elevati dei parametri PET semiquantitativi erano significativamente associati a una peggiore prognosi, in particolare MTV (p=0,05) e TLG (p=0,03) total body correlavano significativamente con l’OS e il TLG total body (p=0,04) con la PFS. Conclusioni: nel nostro studio è stata osservata che i parametri PET semiquantitativi (MTV, TLG, SUVmax) erano significativamente associati a una progressione radiologica tardiva. Il carico tumorale metabolico globale (espresso come total body MTV e TLG) risultava essere inoltre un fattore prognostico significativo, in quanto un carico maggiore di malattia metabolicamente attiva era associata a una minore OS (MTV e TLG) e PFS (TLG). Questi risultati preliminari dovranno essere confermati da futuri studi prospettici in coorti di popolazioni più ampie.
Prognostic role of 18F-FDG PET-TC in metastatic melanoma treated with immunotherapy or targeted therapy
Background: In the last decade innovative drugs such as BRAF and MEK inhibitors (targeted therapy) and anti-PD1 and anti-CTLA-4 immuno-checkpoint inhibitors (immunotherapy) have been introduced into clinical practice for the treatment of advanced and metastatic melanoma. These drugs have shown a benefit in terms of disease-free and overall survival. In this clinical scenario, PET-CT with 18F-FDG is a functional imaging method, which has both a diagnostic value by indicating the efficacy of treatment, and a prognostic value. Objectives: The primary objective was to evaluate the role of baseline (pre-therapy) FDG PET-CT as a predictor of early and late progression in patients with cutaneous malignant melanoma treated with target therapy or immunotherapy. The secondary objective was to evaluate the association between semiquantitative PET parameters (global metabolic tumour burden) and progression-free survival (PFS) and overall survival (OS). Materials and Methods: This is a retrospective, observational, non-interventional study. Patients with stage III or IV malignant melanoma without previous courses of systemic therapy, candidates for targeted therapy or immunotherapy, with FDG PET-CT performed at least four months prior to initiation of therapy were selected. Clinical and radiological follow-up data were available in all patients. Disease progression during therapy was assessed by CT radiographic imaging at three months (early restaging) and at twelve months (late restaging). Correlation of semi-quantitative PET parameters and radiological progression was assessed by Mann-Whitney test and ROC curve analysis, OS and PFS by Kaplan-Meier curves. Results: In accordance with the inclusion/exclusion criteria, 50 patients (30 males and 20 females; median age 62 years) were analysed. 32/50 patients were treated with targeted therapy and 18/50 treated with immunotherapy. The median follow-up was 22 months, and 11/50 deaths and 22/50 disease progressions were observed. At early evaluation 6/50 patients showed early radiological progression and 11/50 showed late progression. Comparing the early radiological response with the semi-quantitative parameters of PET baseline no significant association was found. On the contrary, high values of MTV, TLG and SUVmax, both global (total body) and exclusively for bone locations, were significantly associated with late radiological progression. These results were also confirmed in the analysis of the subpopulation treated with targeted therapy, whereas no association was observed in the subpopulation treated with immunotherapy. The analysis of survival curves showed that high values of semi-quantitative PET parameters were significantly associated with a worse prognosis, in particular MTV (p=0.05) and TLG (p=0.03) total body correlated significantly with OS and TLG total body (p=0.04) with PFS. Conclusions: In our study it was observed that semi-quantitative PET parameters (MTV, TLG, SUVmax) were significantly associated with late radiological progression. Global metabolic tumour burden (expressed as total body MTV and TLG) was also a significant prognostic factor, as a higher burden of metabolically active disease was associated with a lower OS (MTV and TLG) and PFS (TLG). These preliminary results should be confirmed by future prospective studies in larger population cohorts.
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