Modern agriculture has become multifunctional: it is no longer focused exclusively on the production, but also to protect the environment. And in fact the concern of governments to the state of environmental health has increased and this led to direct attention on the pollution of anthropogenic origin. In agricolture, the livestock sector is definitely what can cause more environmental damage. High concentrations of nitrates in the groundwater, derived from organic fertilizers by animals, can be harmful to the environment. In the early 90's were detected especially in the countries of Northern Europe high levels of nitrates in water, due to the high concentration of livestock in confined areas and to the uncontrolled spreading of fertilizers of organic origin. This has prompted the European Union to enact the Nitrates Directive (91/676/EEC), which said criteria, restraints and prohibitions to follow in the management of fertilization with organic fertilizers. In this context the directive has introduced the constraint of 170 kg / ha of nitrogen from livestock manure as the maximum limit that can be spread in fields each year; this has led many farms in deficit of land on which spill the sewage. Often farms are already in areas of high livestock density and they can't observe the Nitrates Directive even though the enslavement. To overcome this, there are two ways: the first one is by increasing farm land on which spill the sewage; the second one is sewage treatment. One possible way is the solid-liquid separation with the transfer outside of solid fraction. If organic fertilizers are valued, they can reduce or replace the use of chemicals. Regarding the costs, the purchase of mineral fertilizers takes a significant percentage of the total disbursements, so it is necessary to see the waste products as an asset, not a problem. This report has attempted to answer the following question: is it possible to value the animal waste through the solid-liquid separation? Undoubtedly the fact of being able to administer organic fertilizer according to crop needs at different times is favorable, as well as to have several different types of material for fertilizer effect. Being able to transfer to other farms part of the nitrogen produced in the farm business and reduce the load. On this topic Project Life Aqua suggests that separate the solid can be effectively used in fertilization plans attributing to the effect not only of manure, but fertilizer. If it would derive economic benefits for the replacement of part of the mineral fertilization and environmental in terms of lower content of mineral nitrogen in the soil. On the other hand implement this technique has a significant cost in terms of investment that only large farms are able to amortize. It would be desirable for the development of effluent the creation of consortia of separation, which also allow smaller farms to be able to separate their sewage and then reap the benefits listed above.

La moderna agricoltura ha assunto un ruolo multifunzionale: non è più orientata esclusivamente alla produzione, ma anche alla tutela dell'ambiente. E' infatti aumentata la preoccupazione dei governi verso lo stato di salute dell'ambiente e questo ha portato a rivolgere l'attenzione verso l'inquinamento di origine antropica. Per quanto riguarda le attività agricole, il comparto zootecnico è sicuramente quello che può causare maggiori danni ambientali. Concentrazioni elevate di nitrati nell'acqua di falda derivati da fertilizzanti organici di origine zootecnica possono essere dannose per l'ambiente. Agli inizi degli anni 90 sono stati rilevati, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, alti livelli di nitrati nelle acque, imputabili all'elevata concentrazione di allevamenti zootecnici in areali ristretti e allo spandimento non controllato di fertilizzanti di origine organica. Ciò ha spinto l'Unione Europea a promulgare la Direttiva Nitrati (91/676/CEE), la quale detta criteri, vincoli e divieti a cui attenersi nella gestione della concimazione organica con fertilizzanti di origine zootecnica. In quest'ottica la suddetta direttiva ha introdotto il vincolo dei 170 kg/ha di azoto da effluenti zootecnici come limite massimo somministrabile in campo annualmente e ciò ha reso moltissime aziende zootecniche in deficit di terreni su cui spandere i reflui. Spesso esse si trovano già in aree ad alta densità zootecnica e, anche ricorrendo all'asservimento per lo spandimento su terreni non aziendali, non riescono a rientrare nei carichi consentiti. Per ovviare a ciò vi sono due strade: aumento della superficie aziendale su cui spandere i reflui oppure trattamento dei liquami. A questo fine una delle strade percorribili è la separazione solido-liquido con trasferimento fuori azienda della frazione solida. In ottica di fertilizzazione le aziende zootecniche potrebbero senza dubbio sfruttare al meglio gli effluenti da allevamento valorizzandoli come concimi, in modo da limitare o addirittura eliminare le concimazioni chimiche. Relativamente ai costi, la parte delle concimazioni minerali copre una percentuale significativa del totale degli esborsi aziendali, per cui gioverebbe al bilancio una loro drastica riduzione. In sintesi, è necessario vedere i reflui prodotti come una ricchezza e non come un problema. Più nel dettaglio questa relazione ha tentato di rispondere alla seguente domanda: è possibile valorizzare al meglio i reflui tramite la separazione solido liquido? Indubbiamente il fatto di poter somministrare del concime organico in base al fabbisogno delle colture in momenti diversi è favorevole, così come l'avere a disposizione diverse tipologie di materiale differenti per effetto fertilizzante. Il poter cedere a terzi parte dell'azoto prodotto in azienda ridurrebbe il carico aziendale e svincolerebbe gli allevatori dalla spasmodica ricerca di terreni con conseguente risparmio economico. I risultati di un progetto Life dedicato a questo argomento (Progetto Life Aqua) suggeriscono che il separato solido possa essere efficacemente utilizzato in piani di concimazione attribuendo al prodotto un effetto non solo di ammendante, ma anche di concime. Se ne ricaverebbero vantaggi economici per la sostituzione di parte della concimazione minerale e ambientali in termini di minore contenuto di azoto minerale nel suolo. D'altro canto attuare questa tecnica ha un costo significativo in termini di investimento che solo allevamenti di grandi dimensioni riescono ad ammortizzare. Sarebbe auspicabile per la valorizzazione degli effluenti la creazione di consorzi di separazione, che permettano anche agli allevamenti più piccoli di poter separare i propri liquami e quindi trarre i vantaggi sopraelencati.

IL BILANCIO DELL'AZOTO COME STRUMENTO PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI

GATTI, ALBERTO
2013/2014

Abstract

La moderna agricoltura ha assunto un ruolo multifunzionale: non è più orientata esclusivamente alla produzione, ma anche alla tutela dell'ambiente. E' infatti aumentata la preoccupazione dei governi verso lo stato di salute dell'ambiente e questo ha portato a rivolgere l'attenzione verso l'inquinamento di origine antropica. Per quanto riguarda le attività agricole, il comparto zootecnico è sicuramente quello che può causare maggiori danni ambientali. Concentrazioni elevate di nitrati nell'acqua di falda derivati da fertilizzanti organici di origine zootecnica possono essere dannose per l'ambiente. Agli inizi degli anni 90 sono stati rilevati, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, alti livelli di nitrati nelle acque, imputabili all'elevata concentrazione di allevamenti zootecnici in areali ristretti e allo spandimento non controllato di fertilizzanti di origine organica. Ciò ha spinto l'Unione Europea a promulgare la Direttiva Nitrati (91/676/CEE), la quale detta criteri, vincoli e divieti a cui attenersi nella gestione della concimazione organica con fertilizzanti di origine zootecnica. In quest'ottica la suddetta direttiva ha introdotto il vincolo dei 170 kg/ha di azoto da effluenti zootecnici come limite massimo somministrabile in campo annualmente e ciò ha reso moltissime aziende zootecniche in deficit di terreni su cui spandere i reflui. Spesso esse si trovano già in aree ad alta densità zootecnica e, anche ricorrendo all'asservimento per lo spandimento su terreni non aziendali, non riescono a rientrare nei carichi consentiti. Per ovviare a ciò vi sono due strade: aumento della superficie aziendale su cui spandere i reflui oppure trattamento dei liquami. A questo fine una delle strade percorribili è la separazione solido-liquido con trasferimento fuori azienda della frazione solida. In ottica di fertilizzazione le aziende zootecniche potrebbero senza dubbio sfruttare al meglio gli effluenti da allevamento valorizzandoli come concimi, in modo da limitare o addirittura eliminare le concimazioni chimiche. Relativamente ai costi, la parte delle concimazioni minerali copre una percentuale significativa del totale degli esborsi aziendali, per cui gioverebbe al bilancio una loro drastica riduzione. In sintesi, è necessario vedere i reflui prodotti come una ricchezza e non come un problema. Più nel dettaglio questa relazione ha tentato di rispondere alla seguente domanda: è possibile valorizzare al meglio i reflui tramite la separazione solido liquido? Indubbiamente il fatto di poter somministrare del concime organico in base al fabbisogno delle colture in momenti diversi è favorevole, così come l'avere a disposizione diverse tipologie di materiale differenti per effetto fertilizzante. Il poter cedere a terzi parte dell'azoto prodotto in azienda ridurrebbe il carico aziendale e svincolerebbe gli allevatori dalla spasmodica ricerca di terreni con conseguente risparmio economico. I risultati di un progetto Life dedicato a questo argomento (Progetto Life Aqua) suggeriscono che il separato solido possa essere efficacemente utilizzato in piani di concimazione attribuendo al prodotto un effetto non solo di ammendante, ma anche di concime. Se ne ricaverebbero vantaggi economici per la sostituzione di parte della concimazione minerale e ambientali in termini di minore contenuto di azoto minerale nel suolo. D'altro canto attuare questa tecnica ha un costo significativo in termini di investimento che solo allevamenti di grandi dimensioni riescono ad ammortizzare. Sarebbe auspicabile per la valorizzazione degli effluenti la creazione di consorzi di separazione, che permettano anche agli allevamenti più piccoli di poter separare i propri liquami e quindi trarre i vantaggi sopraelencati.
ITA
Modern agriculture has become multifunctional: it is no longer focused exclusively on the production, but also to protect the environment. And in fact the concern of governments to the state of environmental health has increased and this led to direct attention on the pollution of anthropogenic origin. In agricolture, the livestock sector is definitely what can cause more environmental damage. High concentrations of nitrates in the groundwater, derived from organic fertilizers by animals, can be harmful to the environment. In the early 90's were detected especially in the countries of Northern Europe high levels of nitrates in water, due to the high concentration of livestock in confined areas and to the uncontrolled spreading of fertilizers of organic origin. This has prompted the European Union to enact the Nitrates Directive (91/676/EEC), which said criteria, restraints and prohibitions to follow in the management of fertilization with organic fertilizers. In this context the directive has introduced the constraint of 170 kg / ha of nitrogen from livestock manure as the maximum limit that can be spread in fields each year; this has led many farms in deficit of land on which spill the sewage. Often farms are already in areas of high livestock density and they can't observe the Nitrates Directive even though the enslavement. To overcome this, there are two ways: the first one is by increasing farm land on which spill the sewage; the second one is sewage treatment. One possible way is the solid-liquid separation with the transfer outside of solid fraction. If organic fertilizers are valued, they can reduce or replace the use of chemicals. Regarding the costs, the purchase of mineral fertilizers takes a significant percentage of the total disbursements, so it is necessary to see the waste products as an asset, not a problem. This report has attempted to answer the following question: is it possible to value the animal waste through the solid-liquid separation? Undoubtedly the fact of being able to administer organic fertilizer according to crop needs at different times is favorable, as well as to have several different types of material for fertilizer effect. Being able to transfer to other farms part of the nitrogen produced in the farm business and reduce the load. On this topic Project Life Aqua suggests that separate the solid can be effectively used in fertilization plans attributing to the effect not only of manure, but fertilizer. If it would derive economic benefits for the replacement of part of the mineral fertilization and environmental in terms of lower content of mineral nitrogen in the soil. On the other hand implement this technique has a significant cost in terms of investment that only large farms are able to amortize. It would be desirable for the development of effluent the creation of consortia of separation, which also allow smaller farms to be able to separate their sewage and then reap the benefits listed above.
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