Nell'ottobre del 2008, dopo il fallimento di Lehman Brothers e un mese prima della fine del mandato del presidente Bush, il Congresso approvava il c.d. "Emergency Economic Stabilization Act", con l'obiettivo di acquistare i titoli "tossici" dai portafogli delle banche in difficoltà e permettere al sistema finanziario di riprendersi dalle enormi perdite. Nel giugno del 2009 il presidente Obama introduceva con un discorso al parlamento la proposta di una riforma complessiva del sistema di regolamentazione USA, per evitare che in futuro potessero ripetersi crisi così dannose per il sistema economico e per i contribuenti. Nel luglio 2010, infine, entrava in vigore il c.d. "Dodd‐Frank Act", con un titolo decisamente esplicativo degli ambiziosi obiettivi della legge: "An Act to promote the financial stability of the United States by improving accountability and transparency in the financial system, to end "too big to fail", to protect the American taxpayer by ending bailouts, to protect consumers from abusive financial services practices, and for other purposes". Frutto di un lavoro parlamentare relativamente breve (la legge fu proposta alle camere solo nel dicembre 2009 dai parlamentari Chris Dodd e Barney Frank), il Dodd‐Frank Act è ritenuto da molti la più rilevante riforma della regolamentazione finanziaria dai tempi del Glass‐Steagall Act. La legge ha effettivamente una portata molto ampia e va a toccare tutti i principali nodi irrisolti della regolamentazione, dalla protezione dei consumatori al rischio sistemico, dal problema delle "too‐big‐to‐fail" al ruolo delle istituzioni regolatrici, dai compensi al management ai mercati "over‐the‐counter". E' innegabile tuttavia che alcuni di questi problemi siano stati affrontati in modo parziale e non efficace, soprattutto a causa dell'inevitabile lobbying compiuta del settore finanziario e dei meccanismi di ricerca del consenso tipici dei processi parlamentari. Con questa tesi si cercherà di dare un quadro completo delle riforme attuate, le fonti maggiormente usate, oltre al vero e proprio testo della legge (che supera le 2000 pagine), sono le analisi condotte dagli studi legali internazionali "Davis Polk & Wardwell LLP" e "Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom LLP", che analizzano punto per punto le varie disposizioni del Dodd‐Frank Act con un'impostazione giuridica. La legge è articolata in 16 ¿titoli¿ tematici, e richiede per essere interamente applicata che i vari regolatori creino 243 regolamenti attuativi e conducano 67 nuovi studi e report. L'iter legislativo necessario per la piena attuazione richiederà quindi ancora diverso tempo.

La riforma USA:il Dodd‐Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act

PINO, PAOLO
2013/2014

Abstract

Nell'ottobre del 2008, dopo il fallimento di Lehman Brothers e un mese prima della fine del mandato del presidente Bush, il Congresso approvava il c.d. "Emergency Economic Stabilization Act", con l'obiettivo di acquistare i titoli "tossici" dai portafogli delle banche in difficoltà e permettere al sistema finanziario di riprendersi dalle enormi perdite. Nel giugno del 2009 il presidente Obama introduceva con un discorso al parlamento la proposta di una riforma complessiva del sistema di regolamentazione USA, per evitare che in futuro potessero ripetersi crisi così dannose per il sistema economico e per i contribuenti. Nel luglio 2010, infine, entrava in vigore il c.d. "Dodd‐Frank Act", con un titolo decisamente esplicativo degli ambiziosi obiettivi della legge: "An Act to promote the financial stability of the United States by improving accountability and transparency in the financial system, to end "too big to fail", to protect the American taxpayer by ending bailouts, to protect consumers from abusive financial services practices, and for other purposes". Frutto di un lavoro parlamentare relativamente breve (la legge fu proposta alle camere solo nel dicembre 2009 dai parlamentari Chris Dodd e Barney Frank), il Dodd‐Frank Act è ritenuto da molti la più rilevante riforma della regolamentazione finanziaria dai tempi del Glass‐Steagall Act. La legge ha effettivamente una portata molto ampia e va a toccare tutti i principali nodi irrisolti della regolamentazione, dalla protezione dei consumatori al rischio sistemico, dal problema delle "too‐big‐to‐fail" al ruolo delle istituzioni regolatrici, dai compensi al management ai mercati "over‐the‐counter". E' innegabile tuttavia che alcuni di questi problemi siano stati affrontati in modo parziale e non efficace, soprattutto a causa dell'inevitabile lobbying compiuta del settore finanziario e dei meccanismi di ricerca del consenso tipici dei processi parlamentari. Con questa tesi si cercherà di dare un quadro completo delle riforme attuate, le fonti maggiormente usate, oltre al vero e proprio testo della legge (che supera le 2000 pagine), sono le analisi condotte dagli studi legali internazionali "Davis Polk & Wardwell LLP" e "Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom LLP", che analizzano punto per punto le varie disposizioni del Dodd‐Frank Act con un'impostazione giuridica. La legge è articolata in 16 ¿titoli¿ tematici, e richiede per essere interamente applicata che i vari regolatori creino 243 regolamenti attuativi e conducano 67 nuovi studi e report. L'iter legislativo necessario per la piena attuazione richiederà quindi ancora diverso tempo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/60889