ANALISI DELLA COERENZA IN SOGGETTI NON FLUENTI

BACKGROUND: la maggior parte dei test classici utilizzati per valutare l'afasia non è in grado di cogliere esattamente le abilità residue dei pazienti affetti da questo disturbo, riguardante la produzione e comprensione del linguaggio. Ecco perché ultimamente ci si sta affidando ad un recente metodo di indagine: l'analisi narrativa; un'analisi multidimensionale della produzione verbale ottenuta da pazienti con trauma cranico o affetti da afasia, il più delle volte durante compiti di descrizione di immagini. SCOPO: in questo studio si sono volute indagare le capacità narrative di 9 pazienti afasici, durante un compito di descrizione di immagini; la coerenza della loro produzione verbale rispetto agli stimoli presentati e, soprattutto, se esista una differenza di produttività in base al tipo di compito richiesto. METODI E PROCEDURE: gli stimoli presentati ai pazienti affetti da afasia consistevano in due storie fatte solo di immagini colorate e quattro immagini singole in bianco e nero. La prestazione dei pazienti è stata messa a confronto con quella di 15 soggetti sani di controllo, pari ai pazienti per età e scolarità. Le produzioni verbali dei due gruppi sono state registrate durante lo svolgimento del compito e poi trascritte, suddivise in enunciati, e ancora in sintagmi, di cui sono stati presi in considerazione solo quelli rilevanti al fine dell'immagine. RISULTATI: da un'analisi ANOVA è emerso che il gruppo di pazienti afasici ha ottenuto medie di produttività sempre minori rispetto al gruppo di controllo. Il dato rilevante, invece, è l'ampiezza del range delle parole rilevanti prodotte, che aumenta se posti di fronte ad una sequenza di immagini, piuttosto che a delle immagini singole. E ciò succede sia per i pazienti afasici, che per i soggetti sani di controllo. Questo dato contribuisce a confermare la nostra ipotesi di partenza: in risposta a stimoli diversi, vi è una differenza di produttività.