L'analisi del settore assicurativo inizia necessariamente capendo esattamente che cos'è l'Assicurazione. Concetto di Rischio, Concetto di Premio, Selezione avversa e azzardo morale. Tipologie di assicurazione, Assicurazioni vita categorie: Caso morte temporanea, Caso morte vita intera, Vita mista, Rendita, Malattie. Assicurazioni danni categorie: Assicurazione sulla proprietà e Assicurazione della responsabilità civile. Riassicurazione Natura giuridica delle società assicurative: Società per azioni (S.p.A.) e Società cooperative e Società di mutua assicurazione. Gruppi assicurativi in Italia: Il 2012 conferma la posizione di leader di mercato di Generali, sia a livello di mercato globale sia nel ramo Vita, perde invece una posizione nel ramo Danni passando al secondo posto. Unipol dall'nel ramo Danni conquista la prima posizione. Numero di imprese e risorse umane: Numero di imprese operanti in Italia: Nel 2012 risultano 235. Risorse umane: In totale il settore assicurativo in Italia nel 2012 da lavoro a circa 300.000 persone. Esse sono suddivise in due grandi categorie: Dipendenti: amministrativi più produttori e addetti alle reti di vendita e alla distribuzione prodotti. Distribuzione Possono esercitare l'attività di intermediazione solo i soggetti iscritti nel RUI. I soggetti abilitati all'attività assicurativa, sono: Agenti, Brokers, Produttori diretti, Banche Sim Poste e Collaboratori.Distribuzione canale Danni: Il primo intermediario di questo settore nel 2012 sono gli Agenti. Distribuzione canale Vita: Nel 2012 il primo intermediario in questo settore sono gli sportelli bancari Brokers. Organi di controllo l'IVASS e Consob. Situazione patrimoniale e Risultato di gestione: Premessa per analizzare la situazione patrimoniale ed economica è l'esposizione di quello che è il cosiddetto Ciclo produttivo inverso tipico del settore assicurativo. Infatti il ciclo degli investimenti per le imprese assicurative comincia con l'incasso dei premi dai clienti, sotto il profilo economico questo ricavo ha manifestazione finanziaria sempre anticipata rispetto a quella dei costi da sostenere in caso di sinistri. Questa liquidità quindi va gestita in modo da soddisfare i requisisti di redditività, sicurezza e liquidità. Il settore assicurativo in Italia nel 2012 segue l'andamento negativo dell'intera economia europea, questo accade perché le famiglie sono più incerte rispetto al loro futuro, i soggetti hanno meno capacità di risparmio e i tassi di rendimento offerti sono molto bassi. La raccolta di premi complessivi lordi è stata di circa 108 ¿ mld con un calo del 4,6% rispetto al 2011.A livello di bilancio considerando l'intero settore vi è un incremento di Patrimonio netto dovuto ad aumenti di capitale e il conseguimento dell'utile di 5.754 ¿ mln a copertura anche delle perdite del 2011. Migliorano altrettanto significativamente le Riserve tecniche, gli Investimenti e relativi utili. Confronto con l'estero Per quanto riguarda la distribuzione di premi assicurativi incassati l'Italia si posiziona al settimo posto nel mondo e al quarto in Europa. Nel 2012 in Italia l'incidenza dei premi in generale sul PIL è del 6,8% in leggero calo rispetto all'anno precedente e il rapporto Premi/PIL procapite è 1.812 ¿ questi dati sono i più bassi tra i paesi industrializzati.

Un'analisi del settore assicurativo italiano

ROSSATTO, DARIO
2012/2013

Abstract

L'analisi del settore assicurativo inizia necessariamente capendo esattamente che cos'è l'Assicurazione. Concetto di Rischio, Concetto di Premio, Selezione avversa e azzardo morale. Tipologie di assicurazione, Assicurazioni vita categorie: Caso morte temporanea, Caso morte vita intera, Vita mista, Rendita, Malattie. Assicurazioni danni categorie: Assicurazione sulla proprietà e Assicurazione della responsabilità civile. Riassicurazione Natura giuridica delle società assicurative: Società per azioni (S.p.A.) e Società cooperative e Società di mutua assicurazione. Gruppi assicurativi in Italia: Il 2012 conferma la posizione di leader di mercato di Generali, sia a livello di mercato globale sia nel ramo Vita, perde invece una posizione nel ramo Danni passando al secondo posto. Unipol dall'nel ramo Danni conquista la prima posizione. Numero di imprese e risorse umane: Numero di imprese operanti in Italia: Nel 2012 risultano 235. Risorse umane: In totale il settore assicurativo in Italia nel 2012 da lavoro a circa 300.000 persone. Esse sono suddivise in due grandi categorie: Dipendenti: amministrativi più produttori e addetti alle reti di vendita e alla distribuzione prodotti. Distribuzione Possono esercitare l'attività di intermediazione solo i soggetti iscritti nel RUI. I soggetti abilitati all'attività assicurativa, sono: Agenti, Brokers, Produttori diretti, Banche Sim Poste e Collaboratori.Distribuzione canale Danni: Il primo intermediario di questo settore nel 2012 sono gli Agenti. Distribuzione canale Vita: Nel 2012 il primo intermediario in questo settore sono gli sportelli bancari Brokers. Organi di controllo l'IVASS e Consob. Situazione patrimoniale e Risultato di gestione: Premessa per analizzare la situazione patrimoniale ed economica è l'esposizione di quello che è il cosiddetto Ciclo produttivo inverso tipico del settore assicurativo. Infatti il ciclo degli investimenti per le imprese assicurative comincia con l'incasso dei premi dai clienti, sotto il profilo economico questo ricavo ha manifestazione finanziaria sempre anticipata rispetto a quella dei costi da sostenere in caso di sinistri. Questa liquidità quindi va gestita in modo da soddisfare i requisisti di redditività, sicurezza e liquidità. Il settore assicurativo in Italia nel 2012 segue l'andamento negativo dell'intera economia europea, questo accade perché le famiglie sono più incerte rispetto al loro futuro, i soggetti hanno meno capacità di risparmio e i tassi di rendimento offerti sono molto bassi. La raccolta di premi complessivi lordi è stata di circa 108 ¿ mld con un calo del 4,6% rispetto al 2011.A livello di bilancio considerando l'intero settore vi è un incremento di Patrimonio netto dovuto ad aumenti di capitale e il conseguimento dell'utile di 5.754 ¿ mln a copertura anche delle perdite del 2011. Migliorano altrettanto significativamente le Riserve tecniche, gli Investimenti e relativi utili. Confronto con l'estero Per quanto riguarda la distribuzione di premi assicurativi incassati l'Italia si posiziona al settimo posto nel mondo e al quarto in Europa. Nel 2012 in Italia l'incidenza dei premi in generale sul PIL è del 6,8% in leggero calo rispetto all'anno precedente e il rapporto Premi/PIL procapite è 1.812 ¿ questi dati sono i più bassi tra i paesi industrializzati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/60744