Microcredit is an innovative financial instrument, officially created in 1974 in Bangladesh by Muhammad Yunus. The peculiarity of microcredit is to be addressed to who do not have access to traditional financial system, so-called "unbankable" because they do not have adequate collaterals in order to access a loan. In Bangladesh this situation concerns the majority of the population, especially in the villages. To answer this problem, Yunus and his colleagues develop an effective system, based on networks of relationships that are the basis of village life: they give loans of relatively small amount to a group of people who want to start small businesses that enable them to gradually improve their living conditions. This system creates a dynamic of collective responsibility and social control, which brings the client to engage as much as possible to try to repay the loan. The rate of repayment of the loans is much higher than the average of industrialized countries. The success of microcredit soon crossed national borders to spread first in the less-developed countries and later in industrialized countries. Microcredit is a tool that can be effectively adapted to the specificities of the context in which it is realized. The ability to exploit the dynamics of the local environment and to optimize resources allows to take root in the territory and triggering processes of development that are long-lasting. Microcredit has not only economic but also social effects on the territory, that is a suitable characteristic to be considered a real instrument of territorial development. The goals that are pursued through this instrument often coincide with the objectives for which numerous territorial development policies are created. The revival of the local economy and the strengthening of social relationships are a number of elements that link micro and regional development strategies. In particular, the urban regeneration policies concerns the discussion: these act on the local dimension, following several lines of action. Microcredit could therefore play an interesting role with regard to the recovery of the local economy initiatives within broader strategies for urban regeneration. Two examples bear out this thesis: the Turin experience of the project FaciliTo, implemented within the European programme Urban in the district of Barriera di Milano and action promoted in the urban boroughs, the banlieues, by the French association Adie.
Il microcredito è uno strumento finanziario innovativo, nato ufficialmente nel 1974 in Bangladesh ad opera di Muhammad Yunus. La particolarità del microcredito è quella di essere rivolto ai soggetti che non possono accedere al sistema finanziario tradizionale, cosiddetti ¿non bancabili¿, in quanto non dispongono di garanzie sufficienti per poter accedere a un prestito. In Bangladesh questa situazione riguarda la maggior parte della popolazione, in particolare nei villaggi. Per rispondere a tale problematica, Yunus ed i suoi collaboratori elaborano un sistema efficace: appoggiandosi alle reti di relazioni che stanno alla base della vita del villaggio, vengono concessi dei prestiti di gruppo di ammontare relativamente ridotto, finalizzati ad avviare piccole attività che consentano ai clienti di migliorare gradualmente le proprie condizioni di vita. Si crea in questo modo una dinamica di responsabilità collettiva e controllo sociale, che induce i beneficiari ad impegnarsi il più possibile per cercare di rimborsare il prestito. Il tasso di rimborso dei prestiti è infatti molto più alto della media dei paesi industrializzati. Il successo dell'iniziativa porta il microcredito a varcare ben presto i confini nazionali, per diffondersi dapprima nei paesi in ritardo di sviluppo e in seguito nei paesi industrializzati. Il microcredito è infatti uno strumento che può essere adattato efficacemente alle specificità del contesto nel quale viene realizzato. Il saper sfruttare le dinamiche proprie del contesto locale e valorizzarne le risorse è inoltre la caratteristica che consente di radicarsi sul territorio e innescare processi di sviluppo che siano duraturi nel tempo. Per le ricadute, non solo economiche ma anche sociali, che ha sul territorio, il microcredito ha le caratteristiche adatte per essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio strumento di sviluppo territoriale. Le finalità che vengono perseguite attraverso tale strumento coincidono sovente con gli obiettivi per i quali numerose politiche di sviluppo territoriale vengono elaborate. Il rilancio dell'economia locale ed il rafforzamento del tessuto sociale sono infatti alcuni degli elementi che accomunano microcredito e strategie di sviluppo territoriale. In particolare, sono le politiche di rigenerazione urbana ad interessare la trattazione: queste infatti agiscono sulla dimensione locale, seguendo svariate linee di azione. Il microcredito potrebbe dunque ricoprire un ruolo interessante per quanto riguarda le iniziative di rilancio dell'economia locale all'interno di strategie più ampie di riqualificazione urbana. Due esempi avvalorano questa tesi: l'esperienza torinese del progetto FaciliTo, realizzato all'interno del programma comunitario Urban nel quartiere di Barriera di Milano e l'azione nelle banlieues promossa dall'associazione francese Adie.
IL MICROCREDITO COME STRUMENTO DI SVILUPPO TERRITORIALE
SALVAI, MADDALENA
2011/2012
Abstract
Il microcredito è uno strumento finanziario innovativo, nato ufficialmente nel 1974 in Bangladesh ad opera di Muhammad Yunus. La particolarità del microcredito è quella di essere rivolto ai soggetti che non possono accedere al sistema finanziario tradizionale, cosiddetti ¿non bancabili¿, in quanto non dispongono di garanzie sufficienti per poter accedere a un prestito. In Bangladesh questa situazione riguarda la maggior parte della popolazione, in particolare nei villaggi. Per rispondere a tale problematica, Yunus ed i suoi collaboratori elaborano un sistema efficace: appoggiandosi alle reti di relazioni che stanno alla base della vita del villaggio, vengono concessi dei prestiti di gruppo di ammontare relativamente ridotto, finalizzati ad avviare piccole attività che consentano ai clienti di migliorare gradualmente le proprie condizioni di vita. Si crea in questo modo una dinamica di responsabilità collettiva e controllo sociale, che induce i beneficiari ad impegnarsi il più possibile per cercare di rimborsare il prestito. Il tasso di rimborso dei prestiti è infatti molto più alto della media dei paesi industrializzati. Il successo dell'iniziativa porta il microcredito a varcare ben presto i confini nazionali, per diffondersi dapprima nei paesi in ritardo di sviluppo e in seguito nei paesi industrializzati. Il microcredito è infatti uno strumento che può essere adattato efficacemente alle specificità del contesto nel quale viene realizzato. Il saper sfruttare le dinamiche proprie del contesto locale e valorizzarne le risorse è inoltre la caratteristica che consente di radicarsi sul territorio e innescare processi di sviluppo che siano duraturi nel tempo. Per le ricadute, non solo economiche ma anche sociali, che ha sul territorio, il microcredito ha le caratteristiche adatte per essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio strumento di sviluppo territoriale. Le finalità che vengono perseguite attraverso tale strumento coincidono sovente con gli obiettivi per i quali numerose politiche di sviluppo territoriale vengono elaborate. Il rilancio dell'economia locale ed il rafforzamento del tessuto sociale sono infatti alcuni degli elementi che accomunano microcredito e strategie di sviluppo territoriale. In particolare, sono le politiche di rigenerazione urbana ad interessare la trattazione: queste infatti agiscono sulla dimensione locale, seguendo svariate linee di azione. Il microcredito potrebbe dunque ricoprire un ruolo interessante per quanto riguarda le iniziative di rilancio dell'economia locale all'interno di strategie più ampie di riqualificazione urbana. Due esempi avvalorano questa tesi: l'esperienza torinese del progetto FaciliTo, realizzato all'interno del programma comunitario Urban nel quartiere di Barriera di Milano e l'azione nelle banlieues promossa dall'associazione francese Adie.File | Dimensione | Formato | |
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