Il presente lavoro si occupa della riqualificazione delle periferie delle città europee, mediante l'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea ed analizza in particolare le trasformazioni avvenute a Torino e più nello specifico nel quartiere di Barriera di Milano dagli anni '90 ad oggi. Il primo capitolo presenta un percorso storico e cronologico della politica di coesione necessario per poter comprendere la metodologia di attuazione dei vari programmi di iniziativa europea. Segue un'analisi dei programmi URBAN (I progetti pilota, URBAN I ed URBAN II) che hanno per primi utilizzato il metodo integrato e hanno permesso la realizzazione di progetti di rinnovazione urbana in molte città europee sin dagli anni '90. Dando maggiore rilevanza alla città di Torino, vengono qui studiati alcuni dei progetti URBAN attuati nelle periferie d'Europa. Si analizza inoltre il passaggio tra i programmi URBAN ed i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.), facenti parte dei Piani Operativi Regionali (POR). Questi ultimi sono documenti proposti dalle regioni alla Commissione europea e definiscono le modalità con le quali vengono programmate le risorse dei Fondi strutturali dell'Unione Europea. Nel secondo capitolo viene esaminato il Programma europeo di assistenza strutturale URBACT, protagonista della politica di coesione nell'ambito della Cooperazione territoriale europea. Il Programma ha lo scopo di promuovere la cooperazione in tema di sviluppo urbano sostenibile in tutta Europa ed incoraggia lo scambio di esperienze tra le varie città. L'importanza di URBACT è rilevante: si tratta infatti di un progetto che si pone al di sopra degli altri Programmi di iniziativa europea, poiché mette in comunicazione le città protagoniste di tali programmi. All'interno del capitolo vengono studiati i tre progetti di URBACT che hanno avuto come protagonista, tra le altre città europee, Torino: MILE (gestione della migrazione ed integrazione a livello locale), BHC (costruire comunità sane e sostenibili) ed URBACT Markets, (sulla riqualificazione dei mercati rionali). Il terzo capitolo è dedicato ai vari progetti del programma di URBAN III, nome informale del Progetto Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) di Torino. Protagonista è il quartiere di Barriera di Milano. Dopo aver esaminato il Piano Operativo Regionale (POR) del Piemonte, si analizza il P.I.S.U. di Torino in ogni sua peculiarità. Partendo dalla storia e dalle caratteristiche del quartiere di Barriera di Milano, scelto come punto focale di interesse in quanto area multietnica e ricca di spazi da riqualificare, si approfondisce il P.I.S.U. dal punto di vista dell'organizzazione e della gestione dei progetti, in modo più particolareggiato rispetto ai precedenti programmi URBAN. La divisione dei progetti in assi strategici (ambientale, sociale, economico e comunicazionale) è funzionale all'attuazione del metodo integrato. I progetti URBAN III in fase di attuazione sono circa trenta e vengono singolarmente presentati. Viene inoltre approfondita la Variante 200 del Piano regolatore di Torino anche se non appartenente al progetto di URBAN III, poiché essa coinvolge in maniera diretta il quartiere. Si tratta infatti della riqualificazione delle aree tra Barriera di Milano e Corso Regio Parco, in funzione anche della realizzazione futura della linea 2 della metropolitana di Torino. Il capitolo si conclude infine con un'analisi del livello di integrazione raggiunto dal P.I.S.U. di Torino.

I Programmi di Iniziativa Comunitaria URBAN: dalle periferie d'Europa a Torino

PIEDE, GIULIA
2011/2012

Abstract

Il presente lavoro si occupa della riqualificazione delle periferie delle città europee, mediante l'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea ed analizza in particolare le trasformazioni avvenute a Torino e più nello specifico nel quartiere di Barriera di Milano dagli anni '90 ad oggi. Il primo capitolo presenta un percorso storico e cronologico della politica di coesione necessario per poter comprendere la metodologia di attuazione dei vari programmi di iniziativa europea. Segue un'analisi dei programmi URBAN (I progetti pilota, URBAN I ed URBAN II) che hanno per primi utilizzato il metodo integrato e hanno permesso la realizzazione di progetti di rinnovazione urbana in molte città europee sin dagli anni '90. Dando maggiore rilevanza alla città di Torino, vengono qui studiati alcuni dei progetti URBAN attuati nelle periferie d'Europa. Si analizza inoltre il passaggio tra i programmi URBAN ed i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.), facenti parte dei Piani Operativi Regionali (POR). Questi ultimi sono documenti proposti dalle regioni alla Commissione europea e definiscono le modalità con le quali vengono programmate le risorse dei Fondi strutturali dell'Unione Europea. Nel secondo capitolo viene esaminato il Programma europeo di assistenza strutturale URBACT, protagonista della politica di coesione nell'ambito della Cooperazione territoriale europea. Il Programma ha lo scopo di promuovere la cooperazione in tema di sviluppo urbano sostenibile in tutta Europa ed incoraggia lo scambio di esperienze tra le varie città. L'importanza di URBACT è rilevante: si tratta infatti di un progetto che si pone al di sopra degli altri Programmi di iniziativa europea, poiché mette in comunicazione le città protagoniste di tali programmi. All'interno del capitolo vengono studiati i tre progetti di URBACT che hanno avuto come protagonista, tra le altre città europee, Torino: MILE (gestione della migrazione ed integrazione a livello locale), BHC (costruire comunità sane e sostenibili) ed URBACT Markets, (sulla riqualificazione dei mercati rionali). Il terzo capitolo è dedicato ai vari progetti del programma di URBAN III, nome informale del Progetto Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) di Torino. Protagonista è il quartiere di Barriera di Milano. Dopo aver esaminato il Piano Operativo Regionale (POR) del Piemonte, si analizza il P.I.S.U. di Torino in ogni sua peculiarità. Partendo dalla storia e dalle caratteristiche del quartiere di Barriera di Milano, scelto come punto focale di interesse in quanto area multietnica e ricca di spazi da riqualificare, si approfondisce il P.I.S.U. dal punto di vista dell'organizzazione e della gestione dei progetti, in modo più particolareggiato rispetto ai precedenti programmi URBAN. La divisione dei progetti in assi strategici (ambientale, sociale, economico e comunicazionale) è funzionale all'attuazione del metodo integrato. I progetti URBAN III in fase di attuazione sono circa trenta e vengono singolarmente presentati. Viene inoltre approfondita la Variante 200 del Piano regolatore di Torino anche se non appartenente al progetto di URBAN III, poiché essa coinvolge in maniera diretta il quartiere. Si tratta infatti della riqualificazione delle aree tra Barriera di Milano e Corso Regio Parco, in funzione anche della realizzazione futura della linea 2 della metropolitana di Torino. Il capitolo si conclude infine con un'analisi del livello di integrazione raggiunto dal P.I.S.U. di Torino.
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