Se si escludono gli ambiti militare e spaziale, fino a prima degli anni '70, la maggior parte delle aziende era sostanzialmente legata ad una gestione informale dei progetti, tramite i responsabili di area interessati di volta in volta dalle attività. Dagli anni '70 e '80, la comprensione e l'adozione delle tecniche di Project Management è andata progressivamente ampliandosi in ambito privato come risposta all'incremento delle dimensioni e della complessità dei lavori. L'allungamento dei tempi di consegna, l'aumento dei costi e la necessità di una maggiore e migliore organizzazione hanno reso non procrastinabile il passaggio ad un approccio strutturato. Molte aziende hanno compreso che essere concorrenziali sul mercato non era solo una questione di costi contenuti, ma anche di qualità del servizio offerto. E' diventata quindi pratica diffusa l'adozione dei principi di Project Management al fine di implementare la Total Quality Management (TQM, Gestione Totale della Qualità). La somma delle competenze e delle responsabilità a carico dei responsabili funzionali, a cui era tradizionalmente demandata la gestione dei progetti, si rivelò eccessiva, non permettendo loro prestazioni sufficienti ed adeguate. Compagnie come la NASA e Dipartimento della Difesa americano decisero di forzare i propri fornitori all'applicazione delle nuove metodologie. Negli anni '90 le aziende cominciarono a comprendere che il Project Management non era una scelta, ma una necessità. Le aziende manifatturiere, ad esempio, si accorsero che gli impatti sui flussi di cassa e sulla tempistica potevano comportare l'inattività dei dipendenti. I periodi di crisi, dal 1989 al 1993 e negli anni successivi al 2008, hanno costretto le organizzazioni a munirsi di sistemi di gestione dei progetti in grado di ridurre sensibilmente i costi, contrarre le durate, permettere di concentrarsi sulle attività importanti. I processi sono stati snelliti, il controllo dei progetti è stato decentrato verso strutture dedicate, interne o esterne all'azienda, permettendo ai manager funzionali di alleggerire e concentrare il proprio impegno, mantenendo comunque l'attenzione e la responsabilità sulle iniziative progettuali. La tesi espone una panoramica di alcuni concetti fondamentali legati al Project Management al fine di permettere di coglierne gli aspetti generali e, insieme, di apprezzarne la complessità e l'importanza che riveste. Nel primo capitolo, sono descritte le entità principali che costituiscono l'ambito di gestione dei progetti. Nel secondo, è presentato lo standard per la gestione di progetti maggiormente diffuso a livello mondiale, descrivendo i diversi processi che lo compongono. Nel terzo capitolo sono approfondite alcune tecniche principali, attraverso semplici casi studio reali o fittizi. L'ultimo capitolo affronta, da una prospettiva più ampia, aspetti concreti legati all'applicazione del Project Management partendo da indagini effettuate sulla situazione corrente.
IL PROJECT MANAGEMENT: CONOSCENZE, CAPACITÀ, STRUMENTI E TECNICHE
SARDELLA, GIUSEPPE
2012/2013
Abstract
Se si escludono gli ambiti militare e spaziale, fino a prima degli anni '70, la maggior parte delle aziende era sostanzialmente legata ad una gestione informale dei progetti, tramite i responsabili di area interessati di volta in volta dalle attività. Dagli anni '70 e '80, la comprensione e l'adozione delle tecniche di Project Management è andata progressivamente ampliandosi in ambito privato come risposta all'incremento delle dimensioni e della complessità dei lavori. L'allungamento dei tempi di consegna, l'aumento dei costi e la necessità di una maggiore e migliore organizzazione hanno reso non procrastinabile il passaggio ad un approccio strutturato. Molte aziende hanno compreso che essere concorrenziali sul mercato non era solo una questione di costi contenuti, ma anche di qualità del servizio offerto. E' diventata quindi pratica diffusa l'adozione dei principi di Project Management al fine di implementare la Total Quality Management (TQM, Gestione Totale della Qualità). La somma delle competenze e delle responsabilità a carico dei responsabili funzionali, a cui era tradizionalmente demandata la gestione dei progetti, si rivelò eccessiva, non permettendo loro prestazioni sufficienti ed adeguate. Compagnie come la NASA e Dipartimento della Difesa americano decisero di forzare i propri fornitori all'applicazione delle nuove metodologie. Negli anni '90 le aziende cominciarono a comprendere che il Project Management non era una scelta, ma una necessità. Le aziende manifatturiere, ad esempio, si accorsero che gli impatti sui flussi di cassa e sulla tempistica potevano comportare l'inattività dei dipendenti. I periodi di crisi, dal 1989 al 1993 e negli anni successivi al 2008, hanno costretto le organizzazioni a munirsi di sistemi di gestione dei progetti in grado di ridurre sensibilmente i costi, contrarre le durate, permettere di concentrarsi sulle attività importanti. I processi sono stati snelliti, il controllo dei progetti è stato decentrato verso strutture dedicate, interne o esterne all'azienda, permettendo ai manager funzionali di alleggerire e concentrare il proprio impegno, mantenendo comunque l'attenzione e la responsabilità sulle iniziative progettuali. La tesi espone una panoramica di alcuni concetti fondamentali legati al Project Management al fine di permettere di coglierne gli aspetti generali e, insieme, di apprezzarne la complessità e l'importanza che riveste. Nel primo capitolo, sono descritte le entità principali che costituiscono l'ambito di gestione dei progetti. Nel secondo, è presentato lo standard per la gestione di progetti maggiormente diffuso a livello mondiale, descrivendo i diversi processi che lo compongono. Nel terzo capitolo sono approfondite alcune tecniche principali, attraverso semplici casi studio reali o fittizi. L'ultimo capitolo affronta, da una prospettiva più ampia, aspetti concreti legati all'applicazione del Project Management partendo da indagini effettuate sulla situazione corrente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/60502