The thesis addresses the complex relationship between the construction of personal identity and the use of social media, utilizing the conceptual framework offered by Erving Goffman's sociological theory. The research focuses on how individuals construct and manage their public image online, staging a representation of themselves that conforms to social expectations and the aesthetic pressure imposed by digital platforms. Drawing on Goffman’s theatrical metaphor, which distinguishes between "front stage" and "backstage," the study analyzes how social media users primarily act on the front stage—namely, their public profiles—filtering their image to present an idealized version of themselves. However, this representation does not always correspond to their real identity, as the backstage, the space where individuals can be authentic, is rarely accessible in the digital world. Charles Horton Cooley's theory of the "looking-glass self," which emphasizes the importance of others' perceptions in the construction of self-esteem, becomes relevant in this context. Every online social interaction, such as a "like" or a comment, acts as a mirror reflecting the image others have of us, influencing our sense of identity. The success of this digital performance depends on the individual’s ability to convince their audience of their authenticity, but this dynamic brings with it significant social pressure and psychological stress. The thesis also explores the dissonance between front stage and backstage, highlighting how the pressure to maintain a perfect public image may conflict with individuals' private and authentic identities. In this scenario, the risk of a fracture between the public self and the private self can lead to psychological tensions and difficulties in processing genuine emotions. Through a review of existing literature and the analysis of concrete case studies, the research aims to investigate how digital platforms influence the process of identity construction, the need for social belonging, and the perception of self-esteem. In conclusion, the thesis offers a critical reflection on how social media is transforming the way people interact and construct their identity. Understanding these dynamics is essential in an increasingly connected world, where online representation has become an integral part of everyday experience, and where the concept of authenticity is constantly evolving.
La tesi affronta la complessa relazione tra la costruzione dell'identità personale e l'uso dei social media, utilizzando il quadro concettuale offerto dalla teoria sociologica di Erving Goffman. La ricerca si concentra su come gli individui costruiscono e gestiscono la propria immagine pubblica online, mettendo in scena una rappresentazione di sé che risponde alle aspettative sociali e alla pressione estetica imposta dalle piattaforme digitali. Partendo dalla metafora teatrale di Goffman, che distingue tra la "ribalta" e il "retroscena", viene analizzato il modo in cui gli utenti dei social media agiscono principalmente nella ribalta, ovvero nel profilo pubblico, filtrando la propria immagine per presentare una versione idealizzata di sé. Tuttavia, questa rappresentazione non sempre corrisponde alla loro identità reale, poiché il retroscena, lo spazio in cui gli individui possono essere autentici, è raramente accessibile nel mondo digitale. La teoria del "sé riflesso" di Charles Horton Cooley, che sottolinea l'importanza della percezione altrui nella costruzione dell'autostima, diventa rilevante in questo contesto. Ogni interazione sociale online, come un "like" o un commento, funge da specchio che riflette l'immagine che gli altri hanno di noi, influenzando la nostra percezione di identità. Il successo di questa performance digitale dipende dall'abilità dell'individuo di convincere il proprio pubblico della sua autenticità, ma questa dinamica porta con sé una notevole pressione sociale e stress psicologico. La tesi esplora anche la dissonanza tra ribalta e retroscena, evidenziando come la pressione a mantenere un'immagine pubblica perfetta possa entrare in conflitto con l'identità privata e autentica degli individui. In questo scenario, il rischio di una frattura tra il sé pubblico e il sé privato può portare a tensioni psicologiche e difficoltà nell'elaborazione delle emozioni autentiche. Attraverso una revisione della letteratura esistente e l'analisi di casi di studio concreti, la ricerca si propone di indagare come le piattaforme digitali influenzino il processo di costruzione dell'identità, il bisogno di appartenenza e la percezione dell'autostima. In conclusione, la tesi offre una riflessione critica su come i social media stanno trasformando il modo in cui le persone interagiscono e costruiscono la propria identità. La comprensione di queste dinamiche è essenziale in un mondo sempre più connesso, dove la rappresentazione online è diventata parte integrante dell'esperienza quotidiana e dove il concetto di autenticità si evolve costantemente.
L'identità nell'era social: narrativa di un'autorappresentazione
MERCURIO, BIANCA
2023/2024
Abstract
La tesi affronta la complessa relazione tra la costruzione dell'identità personale e l'uso dei social media, utilizzando il quadro concettuale offerto dalla teoria sociologica di Erving Goffman. La ricerca si concentra su come gli individui costruiscono e gestiscono la propria immagine pubblica online, mettendo in scena una rappresentazione di sé che risponde alle aspettative sociali e alla pressione estetica imposta dalle piattaforme digitali. Partendo dalla metafora teatrale di Goffman, che distingue tra la "ribalta" e il "retroscena", viene analizzato il modo in cui gli utenti dei social media agiscono principalmente nella ribalta, ovvero nel profilo pubblico, filtrando la propria immagine per presentare una versione idealizzata di sé. Tuttavia, questa rappresentazione non sempre corrisponde alla loro identità reale, poiché il retroscena, lo spazio in cui gli individui possono essere autentici, è raramente accessibile nel mondo digitale. La teoria del "sé riflesso" di Charles Horton Cooley, che sottolinea l'importanza della percezione altrui nella costruzione dell'autostima, diventa rilevante in questo contesto. Ogni interazione sociale online, come un "like" o un commento, funge da specchio che riflette l'immagine che gli altri hanno di noi, influenzando la nostra percezione di identità. Il successo di questa performance digitale dipende dall'abilità dell'individuo di convincere il proprio pubblico della sua autenticità, ma questa dinamica porta con sé una notevole pressione sociale e stress psicologico. La tesi esplora anche la dissonanza tra ribalta e retroscena, evidenziando come la pressione a mantenere un'immagine pubblica perfetta possa entrare in conflitto con l'identità privata e autentica degli individui. In questo scenario, il rischio di una frattura tra il sé pubblico e il sé privato può portare a tensioni psicologiche e difficoltà nell'elaborazione delle emozioni autentiche. Attraverso una revisione della letteratura esistente e l'analisi di casi di studio concreti, la ricerca si propone di indagare come le piattaforme digitali influenzino il processo di costruzione dell'identità, il bisogno di appartenenza e la percezione dell'autostima. In conclusione, la tesi offre una riflessione critica su come i social media stanno trasformando il modo in cui le persone interagiscono e costruiscono la propria identità. La comprensione di queste dinamiche è essenziale in un mondo sempre più connesso, dove la rappresentazione online è diventata parte integrante dell'esperienza quotidiana e dove il concetto di autenticità si evolve costantemente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6043