Oggetto del presente elaborato è lo studio del Sindbad ed in particolar modo della versione siriaca della storia. Il presente studio vuole dimostrare come l'area siro-mesopotamica rappresentò nel corso di lunghi secoli, ed in particolar modo tra i primi secoli dell'era cristiana e il X sec. d.C., una vera e propria fucina letteraria, un melting pot di culture, all'interno del quale vennero a mescolarsi tra loro letterature dell'Oriente, del Vicino Oriente e di Bisanzio. Nel primo capitolo si è cercato di inquadrare il genere della novella all'interno di un periodo di tempo circoscritto, dal II-III sec. d.C. fino al IX-X sec. d.C., così come geograficamente circoscritte sono le regioni prese in esame: Bisanzio, Egitto e Vicino Oriente. Il secondo capitolo si concentra sugli scambi e sui flussi letterari che si ebbero, all'interno dello stesso periodo preso in esame nel capitolo precedente, tra Oriente (India, soprattutto), Vicino Oriente e Occidente, ma forse sarebbe più corretto dire Europa o Bisanzio. Nel terzo capitolo comincia lo studio vero e proprio dell'opera, ed in particolar modo del dibattito intorno alle sue origini. Il quarto capitolo contiene l'analisi della versione siriaca, confrontata con le più o meno coeve versioni greca ed ebraica del Sindbad: il Syntipas di Michele Andreopoulos e i Mi¿lê Sendebār. Il quinto ed ultimo capitolo contiene alcune riflessioni conclusive, cui si è giunti sulla base di tutti i dati a nostra disposizione, sia per quanto riguarda il Sindbad e le sue origini, sia per quanto riguarda l'evoluzione del genere novellistico nel Vicino Oriente. Chiude, infine, l'elaborato la traduzione in italiano della versione siriaca del Sindbad.

Il Libro di Sindban o della malizia delle donne: la versione siriaca a confronto con il Syntipas e i Mishle sendebar

RAIMONDI, MARZIO
2013/2014

Abstract

Oggetto del presente elaborato è lo studio del Sindbad ed in particolar modo della versione siriaca della storia. Il presente studio vuole dimostrare come l'area siro-mesopotamica rappresentò nel corso di lunghi secoli, ed in particolar modo tra i primi secoli dell'era cristiana e il X sec. d.C., una vera e propria fucina letteraria, un melting pot di culture, all'interno del quale vennero a mescolarsi tra loro letterature dell'Oriente, del Vicino Oriente e di Bisanzio. Nel primo capitolo si è cercato di inquadrare il genere della novella all'interno di un periodo di tempo circoscritto, dal II-III sec. d.C. fino al IX-X sec. d.C., così come geograficamente circoscritte sono le regioni prese in esame: Bisanzio, Egitto e Vicino Oriente. Il secondo capitolo si concentra sugli scambi e sui flussi letterari che si ebbero, all'interno dello stesso periodo preso in esame nel capitolo precedente, tra Oriente (India, soprattutto), Vicino Oriente e Occidente, ma forse sarebbe più corretto dire Europa o Bisanzio. Nel terzo capitolo comincia lo studio vero e proprio dell'opera, ed in particolar modo del dibattito intorno alle sue origini. Il quarto capitolo contiene l'analisi della versione siriaca, confrontata con le più o meno coeve versioni greca ed ebraica del Sindbad: il Syntipas di Michele Andreopoulos e i Mi¿lê Sendebār. Il quinto ed ultimo capitolo contiene alcune riflessioni conclusive, cui si è giunti sulla base di tutti i dati a nostra disposizione, sia per quanto riguarda il Sindbad e le sue origini, sia per quanto riguarda l'evoluzione del genere novellistico nel Vicino Oriente. Chiude, infine, l'elaborato la traduzione in italiano della versione siriaca del Sindbad.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/60253