L’utilizzo dei movimenti orali non verbali nel trattamento dei bambini con speech sound disorders (SSD): revisione della letteratura e ipotesi di studio futuro

Background. Children with speech sound disorders (SSD) encounter difficulties in verbal production due to several underlying causes. One therapeutic approach adopted by speech therapists to deal with these problems is non-speech oral motor treatment (NSOMT). This method involves the use of non-verbal activities aimed at stimulating or improving verbal production and correcting specific speech errors. However, the effectiveness of this treatment approach is controversial and debated in the literature. Objectives. The aim of this thesis project is to examine whether there is evidence on the effectiveness of the use of oral non-speech oral motor treatment in children with SSD and, if it is used, what the characteristics of its implementation are, examining the advantages and disadvantages in relation to the speech therapy treatment of these disorders. The aim is also to provide speech therapists with an overview of the reflections in the literature on this subject, in order to guide them in making decisions regarding their daily clinical practice. Methods. A literature review was conducted using the search databases PubMed, CINAHL Complete, PsycInfo and Cochrane Library, on clinical questions structured according to the P.I.O. model. Results. It emerged from the literature reviewed that the use of non-verbal oral motor tasks in the treatment of children with SSD remains controversial and there is currently a lack of convincing evidence to support this practice as an effective treatment in its own right. The literature review presented also concludes that recommendations for the use of NSOMT are generally only based on the opinions of clinicians as there is a lack of well-designed experimental studies that have investigated the efficacy or non-efficacy of this single intervention in this patient group. Clinical implications. Clinical decisions with respect to the use of this technique cannot therefore be based on studies that have verified its appropriateness. However, the clinician, in his or her practice, having personalised the diagnostic procedure and having described a profile of the user's functioning, can certainly make choices that are founded on the clinical reasoning that derives from these two fundamental steps. The central point, however, is that it is to be hoped that further research will be carried out in this field. This is why a hypothesis for a future study evaluating the possible benefits of non-verbal oral motor treatment in children with SSD is presented at the conclusion of this work. It is essential to follow strict methodological criteria to ensure the reliability of the results obtained. The precise definition of terms and the use of sensitive measurements to assess the therapeutic outcome are essential elements in this process.

Introduzione. I bambini affetti da speech sound disorders (SSD) incontrano difficoltà nella produzione verbale a causa di varie cause sottostanti. Un approccio terapeutico adottato dai logopedisti per affrontare questi problemi è il trattamento motorio orale non verbale (NSOMT). Questo metodo prevede l'utilizzo di attività non verbali mirate a stimolare o migliorare la produzione verbale e a correggere specifici errori di pronuncia. Tuttavia, l'efficacia di questo approccio terapeutico è controversa e dibattuta in letteratura. Obiettivi. Il presente progetto di tesi si propone di esaminare se esistano evidenze sull'efficacia dell'utilizzo del trattamento motorio orale non verbale nei bambini con SSD e, nel caso sia utilizzato, quali siano le caratteristiche della sua implementazione, esaminando i vantaggi e gli svantaggi in relazione alla presa in carico logopedica di questi disturbi. L'obiettivo è anche quello di offrire ai logopedisti una panoramica delle riflessioni presenti in letteratura su questo tema, al fine di guidarli nelle decisioni riguardanti la loro pratica clinica quotidiana. Metodi. È stata condotta una revisione della letteratura utilizzando i motori di ricerca PubMed, CINAHL Complete, PsycInfo e Cochrane Library, su quesiti clinici strutturati secondo il modello P.I.O. Risultati. Dal materiale bibliografico preso in considerazione è emerso che l'uso dei compiti di motricità orale non verbale nel trattamento dei bambini con SSD rimane controverso e attualmente mancano prove convincenti per supportare questa pratica come un trattamento efficace in sé. La revisione della letteratura presentata, inoltre, giunge alle conclusioni che le raccomandazioni per l’utilizzo del NSOMT sono generalmente basate solo sulle opinioni dei clinici poiché mancano studi sperimentali ben progettati che abbiano studiato l’efficacia o meno di questo singolo intervento in questo gruppo di pazienti. Implicazioni cliniche. Le decisioni cliniche rispetto all’uso di questa tecnica non possono dunque basarsi su studi che ne abbiano verificato l’appropriatezza. Tuttavia il clinico, nella sua pratica, avendo personalizzato la procedura diagnostica e avendo descritto un profilo di funzionamento dell’utente, può sicuramente compiere delle scelte che trovano fondamento nel ragionamento clinico che deriva da questi due fondamentali passaggi. Il dato centrale risulta, tuttavia, essere quello di poter auspicare che altre ricerche siano effettuate in questo ambito. Per questo motivo si presenta, a conclusione di questo lavoro, un’ipotesi di studio futuro che valuti gli eventuali benefici di un trattamento motorio orale non verbale nei bambini con uno SSD. È fondamentale seguire criteri metodologici rigorosi per garantire l’affidabilità dei risultati ottenuti. La precisa definizione dei termini e l'impiego di misurazioni sensibili per valutare l'esito terapeutico rappresentano elementi imprescindibili in questo processo.