Obiettivo: La Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) è considerata la prima causa di morte nei neonati tra un mese e un anno, ha un'incidenza che corrisponde circa ad un caso ogni 2000 nati vive, in Italia in particolare equivale a circa 300 bambini l'anno. Questa sindrome si manifesta con la scomparsa del neonato per cause ancor oggi non del tutto note; è necessario quindi che le famiglie ricevano una buona informazione riguardo ai fattori di rischio e di protezione della SIDS. Il personale sanitario che lavora a contatto con le famiglie, in particolare gli infermieri, deve essere preparato per poter sostenere di fronte ai neo-genitori questo problema attraverso un'efficacia educazione sanitaria. L'obiettivo di questo elaborato è il seguente: Identificare quali siano le modalità di gestione delle raccomandazioni su "nanna sicura" degli infermieri del Punto Nascita dell'A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo attraverso un'intervista semi-strutturata individuando eventuali proposte migliorative. Materiali e Metodi: L'indagine condotta è stata svolta seguendo il metodo qualitativo. E' stata condotta un'intervista semi-strutturata formata da otto domande utili all'infermiere per riflettere sulle sue conoscenze e sul suo approccio di fronte alla prevenzione delle morti in culla. Sono stati selezionati per l'indagine gli infermieri della Struttura Semplice del Nido, Punto Nascita dell'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. L'adesione a questa indagine è stata proposta a 15 infermiere di cui solamente 9 hanno accettato; sono state quindi sottoposte a interviste semi-strutturate della durata di 15 minuti circa. Risultati Dai risultati ottenuti dell'indagine è emerso che le raccomandazioni più conosciute e citate dalle infermiere sono ¿fresco è meglio¿, ¿fare dormire il bambino nella stanza con i genitori ma nel suo lettino¿, ¿tenere il bambino lontano dal fumo¿ ed infine la raccomandazione considerata la più importante ¿fare dormire il bambino a pancia in su¿. Per quanto riguarda l'educazione sanitaria si è evidenziato che tutte le infermiere forniscono informazioni corrette sulla posizione del lattante durante il sonno ma non danno indicazioni riguardo le altre cinque raccomandazioni. È stato chiesto alle infermiere un parere riguardo alle conoscenze dei genitori e si evidenziano diversi punti di vista ma con un pensiero comune, ovvero la presenza di ostacoli che impediscono al genitore una comprensione ottimale delle informazioni ricevute dalle infermiere. Per quanto riguarda le attività di formazione sulla prevenzione delle morti in culla proposte dall'A.O. S. Croce e Carle, eccetto una, ogni infermiera ha affermato di non aver mai partecipato. Le infermiere del Punto Nascita hanno dichiarato di essersi formate in materia di SIDS attraverso l'esperienza lavorativa e le nozioni teoriche apprese durante il percorso universitario di base. Discussione dei risultati Dai risultati ottenuti e da quanto esplicitato dalle infermiere del Punto Nascita di Cuneo risulta che le infermiere non siano formate in materia di SIDS in modo completo e in alcuni casi siano ancora influenzate da retaggi del passato, nonostante alcune conoscenze al riguardo siano corrette. Si rileva inoltre una discrepanza tra le conoscenze del personale infermieristico riguardo le morti in culla e quelle trasmesse ai genitori. I genitori a loro volta si presentano impreparati ed insicuri, ad eccezione di quelli che hanno seguito i corsi di preparazione alla nascita. Secondo le infermiere
"NANNA SICURA". PREVENZIONE DELLE MORTI BIANCHE
FRAU, SILVIA
2012/2013
Abstract
Obiettivo: La Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) è considerata la prima causa di morte nei neonati tra un mese e un anno, ha un'incidenza che corrisponde circa ad un caso ogni 2000 nati vive, in Italia in particolare equivale a circa 300 bambini l'anno. Questa sindrome si manifesta con la scomparsa del neonato per cause ancor oggi non del tutto note; è necessario quindi che le famiglie ricevano una buona informazione riguardo ai fattori di rischio e di protezione della SIDS. Il personale sanitario che lavora a contatto con le famiglie, in particolare gli infermieri, deve essere preparato per poter sostenere di fronte ai neo-genitori questo problema attraverso un'efficacia educazione sanitaria. L'obiettivo di questo elaborato è il seguente: Identificare quali siano le modalità di gestione delle raccomandazioni su "nanna sicura" degli infermieri del Punto Nascita dell'A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo attraverso un'intervista semi-strutturata individuando eventuali proposte migliorative. Materiali e Metodi: L'indagine condotta è stata svolta seguendo il metodo qualitativo. E' stata condotta un'intervista semi-strutturata formata da otto domande utili all'infermiere per riflettere sulle sue conoscenze e sul suo approccio di fronte alla prevenzione delle morti in culla. Sono stati selezionati per l'indagine gli infermieri della Struttura Semplice del Nido, Punto Nascita dell'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. L'adesione a questa indagine è stata proposta a 15 infermiere di cui solamente 9 hanno accettato; sono state quindi sottoposte a interviste semi-strutturate della durata di 15 minuti circa. Risultati Dai risultati ottenuti dell'indagine è emerso che le raccomandazioni più conosciute e citate dalle infermiere sono ¿fresco è meglio¿, ¿fare dormire il bambino nella stanza con i genitori ma nel suo lettino¿, ¿tenere il bambino lontano dal fumo¿ ed infine la raccomandazione considerata la più importante ¿fare dormire il bambino a pancia in su¿. Per quanto riguarda l'educazione sanitaria si è evidenziato che tutte le infermiere forniscono informazioni corrette sulla posizione del lattante durante il sonno ma non danno indicazioni riguardo le altre cinque raccomandazioni. È stato chiesto alle infermiere un parere riguardo alle conoscenze dei genitori e si evidenziano diversi punti di vista ma con un pensiero comune, ovvero la presenza di ostacoli che impediscono al genitore una comprensione ottimale delle informazioni ricevute dalle infermiere. Per quanto riguarda le attività di formazione sulla prevenzione delle morti in culla proposte dall'A.O. S. Croce e Carle, eccetto una, ogni infermiera ha affermato di non aver mai partecipato. Le infermiere del Punto Nascita hanno dichiarato di essersi formate in materia di SIDS attraverso l'esperienza lavorativa e le nozioni teoriche apprese durante il percorso universitario di base. Discussione dei risultati Dai risultati ottenuti e da quanto esplicitato dalle infermiere del Punto Nascita di Cuneo risulta che le infermiere non siano formate in materia di SIDS in modo completo e in alcuni casi siano ancora influenzate da retaggi del passato, nonostante alcune conoscenze al riguardo siano corrette. Si rileva inoltre una discrepanza tra le conoscenze del personale infermieristico riguardo le morti in culla e quelle trasmesse ai genitori. I genitori a loro volta si presentano impreparati ed insicuri, ad eccezione di quelli che hanno seguito i corsi di preparazione alla nascita. Secondo le infermiereFile | Dimensione | Formato | |
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