From the 50s of the last century the CAP, together with new technical means and knowledge, have promoted a new direction and speed to the environmental and landscape process of transformation driven by agriculture (green revolution). This process led to the intensification of lowland agriculture, but also to the abandonment of less profitable rural areas, with negative environmental consequences in both cases. In recent decades, the CAP has integrated in its goals the sustainable development, defining environmental priorities and tools to reach them (mainly cross-compliance and agro-environmental measures). Today it serves as one of the key policies to address environmental issues related to agriculture, reaching global issues such as climate change and biodiversity decline. This thesis aims to analyze the knowledge related to agro-environmental indicators already present in literature and formulate a proposal of an indicator set, suitable for the evaluation of agro-environmental measures at the regional scale, and for agricultural practices at a field scale. The thesis also aims to provide an overall view on the agro-environmental measures adopted by the RDP of the Piedmont Region, helpful for the new programming period. Taking into account the environmental priorities of the CAP (climate change, biodiversity, soil, water resources, etc..), a list of indicators for the assessment of the relevant aspects was defined, selecting them from the available lists included in IRENA projects and "Agro-Environmental Indicators" work defined by Eurostat and OECD. The matrices of indicators were then supplemented with indicators related to the use of pesticides, poorly developed in the original lists. Some of the indicators developed at a field scale, have shown to be applicable only at a farm scale (eg, the irrigable area). Some are very simple to be applied (e.g. Soil Cover), others are very complex and based on a great detail (e.g. GNB). Others are very difficult to be calculated, and largely based on data derived from literature but very few farm-specific (e.g. GHG emissions and ammonia). The framework of agro-environmental measures resulted to be very complex and articulated. The assessment was therefore based on basic criteria. The requirements of the cross-compliance, showed a rather low level of environmental compatibility, especially in the case of certain rules of BCAA. Others provide a minimum guarantees for environmental and public health. Measures included in Axis 2, in particular included in the 214 measures, promise the greatest effects in environmental terms but show also great limitations. The biggest problem is the lack of measures related to the adoption of minimum or no tillage practices. Considering the environmental role of agriculture and climate change progress, the next CAP period should take into account the improvements here analyzed. A set of appropriate agro-environmental indicators, such as the one here presented, should also be developed to assess the state of the agriculture and the performance of the agronomical practices.

Dagli anni '50 del secolo scorso la PAC, in sinergia con nuovi mezzi tecnici e conoscenze, hanno impresso una nuova direzione e velocità al processo di trasformazione dell'ambiente e del paesaggio da parte dell'agricoltura (rivoluzione verde). Tale processo ha portato, da un lato all'intensificazione dell'agricoltura di pianura, dall'altro all'abbandono delle aree rurali meno redditizie, con risvolti ambientali negativi in entrambi i casi. Negli ultimi decenni la PAC ha integrato fra i suoi obiettivi lo sviluppo sostenibile, definendo priorità ambientali e strumenti per raggiungerle (principalmente la condizionalità e le misure agroambientali). Oggi si propone come una delle politiche principali per indirizzare le problematiche ambientali collegate all'agricoltura, fino a toccare questioni globali come la lotta ai cambiamenti climatici e al declino della biodiversità. La tesi si propone di analizzare le conoscenze relative agli indicatori agroambientali presenti in letteratura e di formulare una proposta di indicatori, adatti sia alla valutazione delle misure agro-ambientali alla scala regionale, che delle pratiche agronomiche alla scala aziendale e di campo. La tesi si prefigge inoltre di fornire un parere complessivo sulle misure agro-ambientali adottate dal PSR della Regione Piemonte, in vista del nuovo periodo di programmazione. Tenendo conto che le priorità ambientali dalla PAC (cambiamenti climatici, biodiversità, suolo, risorse idriche, ecc.), si è definito un elenco di indicatori finalizzati alla valutazione degli aspetti rilevanti, selezionandoli fra quelli disponibili soprattutto nell'ambito dei progetti IRENA e del lavoro ¿Agro-Environmental indicators¿ definito da Eurostat ed OECD. Le matrici di indicatori sono state quindi integrate con indicatori legati all'uso di fitofarmaci, poco sviluppati nelle matrici di partenza. Alcuni indicatori, sviluppati per la scala colturale, si sono mostrati applicabili alla sola scala aziendale (es. la superficie irrigabile). Alcuni sono molto semplici da applicare (es. Soil Cover), altri molto complessi ma basati su grande dettaglio (es. GNB). Altri ancora, sono molto complessi da calcolare, largamente basati su dati di letteratura e poco calati nella realtà specifica aziendale (es. le emissioni di GHG e di ammoniaca). Il quadro delle misure agro-ambientali è parso complesso ed articolato. La valutazione si è quindi basata su criteri elementari. I requisiti della ecocondizionalità, garantiscono nel loro complesso un livello piuttosto basso di compatibilità ambientale, soprattutto nel caso di alcune norme di BCAA. Altri forniscono tuttavia delle garanzie minime di protezione fondamentali per l'ambiente e la salute pubblica. Le misure dell'asse 2 rivolte al settore agricolo, in particolare la 214, promettono le maggiori ricadute in termini ambientali ma presentano talora limiti evidenti. Il problema più rilevante è la mancanza di impegni validi circa l'adozione di tecniche di lavorazione conservative. Considerato il ruolo ambientale dell'agricoltura e i cambiamenti climatici in corso, pare opportuno inserire nel prossimo periodo di programmazione quegli impegni che sono stati trascurati. Occorre inoltre sviluppare un set di indicatori, come quello presentato, adatto a valutare lo stato dell'ambiente agricolo e riferire circa le prestazioni delle pratiche agronomiche.

Indicatori agro-ambientali utilizzabili per la valutazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte

BEDETTI, LORENZO
2012/2013

Abstract

Dagli anni '50 del secolo scorso la PAC, in sinergia con nuovi mezzi tecnici e conoscenze, hanno impresso una nuova direzione e velocità al processo di trasformazione dell'ambiente e del paesaggio da parte dell'agricoltura (rivoluzione verde). Tale processo ha portato, da un lato all'intensificazione dell'agricoltura di pianura, dall'altro all'abbandono delle aree rurali meno redditizie, con risvolti ambientali negativi in entrambi i casi. Negli ultimi decenni la PAC ha integrato fra i suoi obiettivi lo sviluppo sostenibile, definendo priorità ambientali e strumenti per raggiungerle (principalmente la condizionalità e le misure agroambientali). Oggi si propone come una delle politiche principali per indirizzare le problematiche ambientali collegate all'agricoltura, fino a toccare questioni globali come la lotta ai cambiamenti climatici e al declino della biodiversità. La tesi si propone di analizzare le conoscenze relative agli indicatori agroambientali presenti in letteratura e di formulare una proposta di indicatori, adatti sia alla valutazione delle misure agro-ambientali alla scala regionale, che delle pratiche agronomiche alla scala aziendale e di campo. La tesi si prefigge inoltre di fornire un parere complessivo sulle misure agro-ambientali adottate dal PSR della Regione Piemonte, in vista del nuovo periodo di programmazione. Tenendo conto che le priorità ambientali dalla PAC (cambiamenti climatici, biodiversità, suolo, risorse idriche, ecc.), si è definito un elenco di indicatori finalizzati alla valutazione degli aspetti rilevanti, selezionandoli fra quelli disponibili soprattutto nell'ambito dei progetti IRENA e del lavoro ¿Agro-Environmental indicators¿ definito da Eurostat ed OECD. Le matrici di indicatori sono state quindi integrate con indicatori legati all'uso di fitofarmaci, poco sviluppati nelle matrici di partenza. Alcuni indicatori, sviluppati per la scala colturale, si sono mostrati applicabili alla sola scala aziendale (es. la superficie irrigabile). Alcuni sono molto semplici da applicare (es. Soil Cover), altri molto complessi ma basati su grande dettaglio (es. GNB). Altri ancora, sono molto complessi da calcolare, largamente basati su dati di letteratura e poco calati nella realtà specifica aziendale (es. le emissioni di GHG e di ammoniaca). Il quadro delle misure agro-ambientali è parso complesso ed articolato. La valutazione si è quindi basata su criteri elementari. I requisiti della ecocondizionalità, garantiscono nel loro complesso un livello piuttosto basso di compatibilità ambientale, soprattutto nel caso di alcune norme di BCAA. Altri forniscono tuttavia delle garanzie minime di protezione fondamentali per l'ambiente e la salute pubblica. Le misure dell'asse 2 rivolte al settore agricolo, in particolare la 214, promettono le maggiori ricadute in termini ambientali ma presentano talora limiti evidenti. Il problema più rilevante è la mancanza di impegni validi circa l'adozione di tecniche di lavorazione conservative. Considerato il ruolo ambientale dell'agricoltura e i cambiamenti climatici in corso, pare opportuno inserire nel prossimo periodo di programmazione quegli impegni che sono stati trascurati. Occorre inoltre sviluppare un set di indicatori, come quello presentato, adatto a valutare lo stato dell'ambiente agricolo e riferire circa le prestazioni delle pratiche agronomiche.
ITA
From the 50s of the last century the CAP, together with new technical means and knowledge, have promoted a new direction and speed to the environmental and landscape process of transformation driven by agriculture (green revolution). This process led to the intensification of lowland agriculture, but also to the abandonment of less profitable rural areas, with negative environmental consequences in both cases. In recent decades, the CAP has integrated in its goals the sustainable development, defining environmental priorities and tools to reach them (mainly cross-compliance and agro-environmental measures). Today it serves as one of the key policies to address environmental issues related to agriculture, reaching global issues such as climate change and biodiversity decline. This thesis aims to analyze the knowledge related to agro-environmental indicators already present in literature and formulate a proposal of an indicator set, suitable for the evaluation of agro-environmental measures at the regional scale, and for agricultural practices at a field scale. The thesis also aims to provide an overall view on the agro-environmental measures adopted by the RDP of the Piedmont Region, helpful for the new programming period. Taking into account the environmental priorities of the CAP (climate change, biodiversity, soil, water resources, etc..), a list of indicators for the assessment of the relevant aspects was defined, selecting them from the available lists included in IRENA projects and "Agro-Environmental Indicators" work defined by Eurostat and OECD. The matrices of indicators were then supplemented with indicators related to the use of pesticides, poorly developed in the original lists. Some of the indicators developed at a field scale, have shown to be applicable only at a farm scale (eg, the irrigable area). Some are very simple to be applied (e.g. Soil Cover), others are very complex and based on a great detail (e.g. GNB). Others are very difficult to be calculated, and largely based on data derived from literature but very few farm-specific (e.g. GHG emissions and ammonia). The framework of agro-environmental measures resulted to be very complex and articulated. The assessment was therefore based on basic criteria. The requirements of the cross-compliance, showed a rather low level of environmental compatibility, especially in the case of certain rules of BCAA. Others provide a minimum guarantees for environmental and public health. Measures included in Axis 2, in particular included in the 214 measures, promise the greatest effects in environmental terms but show also great limitations. The biggest problem is the lack of measures related to the adoption of minimum or no tillage practices. Considering the environmental role of agriculture and climate change progress, the next CAP period should take into account the improvements here analyzed. A set of appropriate agro-environmental indicators, such as the one here presented, should also be developed to assess the state of the agriculture and the performance of the agronomical practices.
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