Tenendo conto della necessità di giungere quanto prima anche in Italia ad una classificazione delle tipologie di macchine irroratrici e delle relative configurazioni in funzione della deriva generata, lo scopo della tesi è stato quello di mettere a punto una metodologia di prova per la determinazione della deriva generata dalle macchine irroratrici per le colture arboree e per la loro classificazione. Al momento, sulla base delle Normative Internazionali vigenti, tale classificazione è possibile soltanto effettuando prove di confronto della misura della deriva reale fra attrezzature diverse applicando la metodologia di prova riportata nella norma ISO 22866, la quale risulta assai complessa poiché richiede la presenza di vento di intensità e direzione costanti nel corso delle prove e, nel caso delle irroratrici per colture arboree, è condizionata dalle caratteristiche, non standardizzabili, del vigneto/frutteto in cui si opera. Al fine di definire un metodo di prova più semplice, rapido e soprattutto in grado di fornire una maggiore oggettività dei risultati rispetto alla metodologia di prova prevista dalla norma ISO 22866, in questo studio si è esaminata la possibilità di misurare, in assenza di vento e con l'ausilio di appositi banchi prova, l'entità della deriva potenziale generata dalle irroratrici per le colture arboree. Per lo sviluppo della nuova metodologia di prova, messa a punto presso il DiSAFA dell'Università di Torino, è stata utilizzata una macchina irroratrice per vigneto, della quale sono state prese in esame varie configurazioni, combinando differenti dispositivi ed accorgimenti per ridurre la deriva del prodotto fitosanitario. I risultati ottenuti hanno evidenziato che con l'utilizzo dei suddetti dispositivi ed accorgimenti si ottiene una riduzione sensibile della deriva prodotta dall'irroratrice rispetto ad una configurazione di riferimento che non prevede l'utilizzo di alcun sistema di riduzione della deriva. Al fine di verificare la compatibilità dei risultati di misura della deriva potenziale ottenuti impiegando i banchi prova con le misure della deriva reale in campo, impiegando la medesima tipologia di macchina irroratrice ed alcune delle configurazioni esaminate con i banchi prova, sono state condotte delle prove di misura della deriva reale in vigneto applicando la metodologia ISO 22866. Il nuovo metodo di misura della deriva potenziale è risultato in grado di fornire indicazioni concordi con quelle che si ottengono applicando il più complesso metodo di misura della deriva reale in campo (ISO 22866) per quanto riguarda i confronti relativi tra la configurazione di riferimento della macchina irroratrice e quelle che prevedono l'adozione di dispositivi in grado di limitare la deriva. Si ritiene di conseguenza, alla luce dei risultati ottenuti, che l'impiego dei banchi prova per la misura della deriva potenziale possa essere utilizzato per poter classificare le diverse tipologie e/o configurazioni di macchine irroratrici in funzione della deriva generata, poiché permette di ottenere indicazioni coerenti con gli andamenti che si riscontrano in campo, applicando però un metodo di prova più rapido e soprattutto svincolato dal contesto agro-ambientale nel quale si opera, quindi più facilmente riproducibile in tempi e luoghi diversi.

Messa a punto di una metodologia di prova per la determinazione della deriva generata dalle macchine irroratrici per le colture arboree e per la relativa classificazione

PASTRONE, MATTEO
2012/2013

Abstract

Tenendo conto della necessità di giungere quanto prima anche in Italia ad una classificazione delle tipologie di macchine irroratrici e delle relative configurazioni in funzione della deriva generata, lo scopo della tesi è stato quello di mettere a punto una metodologia di prova per la determinazione della deriva generata dalle macchine irroratrici per le colture arboree e per la loro classificazione. Al momento, sulla base delle Normative Internazionali vigenti, tale classificazione è possibile soltanto effettuando prove di confronto della misura della deriva reale fra attrezzature diverse applicando la metodologia di prova riportata nella norma ISO 22866, la quale risulta assai complessa poiché richiede la presenza di vento di intensità e direzione costanti nel corso delle prove e, nel caso delle irroratrici per colture arboree, è condizionata dalle caratteristiche, non standardizzabili, del vigneto/frutteto in cui si opera. Al fine di definire un metodo di prova più semplice, rapido e soprattutto in grado di fornire una maggiore oggettività dei risultati rispetto alla metodologia di prova prevista dalla norma ISO 22866, in questo studio si è esaminata la possibilità di misurare, in assenza di vento e con l'ausilio di appositi banchi prova, l'entità della deriva potenziale generata dalle irroratrici per le colture arboree. Per lo sviluppo della nuova metodologia di prova, messa a punto presso il DiSAFA dell'Università di Torino, è stata utilizzata una macchina irroratrice per vigneto, della quale sono state prese in esame varie configurazioni, combinando differenti dispositivi ed accorgimenti per ridurre la deriva del prodotto fitosanitario. I risultati ottenuti hanno evidenziato che con l'utilizzo dei suddetti dispositivi ed accorgimenti si ottiene una riduzione sensibile della deriva prodotta dall'irroratrice rispetto ad una configurazione di riferimento che non prevede l'utilizzo di alcun sistema di riduzione della deriva. Al fine di verificare la compatibilità dei risultati di misura della deriva potenziale ottenuti impiegando i banchi prova con le misure della deriva reale in campo, impiegando la medesima tipologia di macchina irroratrice ed alcune delle configurazioni esaminate con i banchi prova, sono state condotte delle prove di misura della deriva reale in vigneto applicando la metodologia ISO 22866. Il nuovo metodo di misura della deriva potenziale è risultato in grado di fornire indicazioni concordi con quelle che si ottengono applicando il più complesso metodo di misura della deriva reale in campo (ISO 22866) per quanto riguarda i confronti relativi tra la configurazione di riferimento della macchina irroratrice e quelle che prevedono l'adozione di dispositivi in grado di limitare la deriva. Si ritiene di conseguenza, alla luce dei risultati ottenuti, che l'impiego dei banchi prova per la misura della deriva potenziale possa essere utilizzato per poter classificare le diverse tipologie e/o configurazioni di macchine irroratrici in funzione della deriva generata, poiché permette di ottenere indicazioni coerenti con gli andamenti che si riscontrano in campo, applicando però un metodo di prova più rapido e soprattutto svincolato dal contesto agro-ambientale nel quale si opera, quindi più facilmente riproducibile in tempi e luoghi diversi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59930