GENEPÌ. Sviluppo di tecniche innovative a supporto della coltivazione e della trasformazione del genepì in Piemonte

The cultivation of medicinal plants represents a small fraction of the Italian and European agriculture. The largest Italian area occupied by the cultivation of medicinal plants is the Piedmont region. In recent years, among the different species of medicinal plants, the interest in wormwoods has increased. Five species of the genus Artemisia L. (Asteraceae family) are considered falling under the common name of wormwoods, among which is Artemisia umbelliformis. Wormwood is a wild plant growing at high altitude, with low temperatures, heavy rainfall, long winters and in soils with poor organic matter. For centuries, wormwood was wild crafted by local people to prepare drinks after drying and infusion in boiling water or alcohol. At present, the request of the raw material from this species has increased but the demand overcomes the supply locally produced. The wormwood cultivation presents genetic selection and adaptation and agronomic constraints which are limiting its crop expansion. The improvement of the wormwood qualitative and quantitative production by a standardized growing system and selective toward the best ecotypes could enhance the success of the crop. The aims of the work were to investigate the morphological and phonological traits of several ecotypes of A. umbelliformis and some cultural aspects able to positively affect the supply chain. Four ecotypes of wormwood (Gran Paradiso, Val Chisone, Elva and Valle Gesso) commonly cultivated in alpine valleys of the Province of Turin and Cuneo were monitored in the years 2010 and 2011 by inspections and morphological evaluations. Wormwood plants showing the best vigor and morphological and phenological characteristics were identified and chosen. From seeds of these selected plants, in spring 2011 new plants were grown in a nursery testing two different growing media (100% peat - 100T; 80% peat and 20% perlite - 80T). Plants were transplanted in summer 2011 in an experimental site at Pietraporzio (CN). Regularly from summer 2011 to autumn 2012, measures were taken of: engraftment percentage in post-transplant, mortality, morphological and phenological parameters and yield. During the nursery stage of the autochthonous ecotypes (Gran Paradiso, Val Chisone, Elva e Valle Gesso), wormwood mortality ranged from 0.8% to 5.8% increasing up to values from 4.5% to 13.1% for Elva × 80T and Gran Paradiso × 100T, respectively in the week before transplanting. In general, post-transplant mortality was low regardless treatments and their interaction. At first sampling after winter 2011, the mortality was below 1.5% and then increased until the end of the experiment, particularly for Gran Paradiso and 100T, up to values below 4%. For the all morphological and phenological parameters measured in 2011 and 2012 Val Chisone showed the longest diameter of the rosette in the first months post-transplant, while during the following year Valle Gesso was the ecotype with the greatest growth. Gran Paradiso showed the highest rosette height in all samplings. The substrate 100T used in the nursery favoured the growth compared to 80T for the rosette diameter and height until the spring post-transplant. From the following summer the highest rosette height was found with 80T. The highest inflorescence height was found in Valle Gesso × 80T. The ecotype with the greatest number of inflorescences per plant was Val Chisone, which along with Valle Gesso, showed the greatest dry weight yield. The lowest dry matter

La coltivazione delle piante officinali rappresenta una piccola parte dell'agricoltura Italiana ed Europea. In Italia la più grande area destinata alla coltivazione di piante officinali si trova in Piemonte. Negli ultimi anni, tra le diverse specie di piante officinali in coltivazione, è aumentato l'interesse per il genepì. Con il nome popolare di genepì sono classificate cinque specie di piante ascritte al genere Artemisia L. appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, tra cui la Artemisia umbelliformis. Il genepì è una pianta spontanea che vive in ambienti di alta quota caratterizzati da terreni poveri di sostanza organica, temperature rigide, violente precipitazioni e lunghi inverni. Per secoli la pianta del genepì cresciuta spontaneamente negli areali montani è stata raccolta dalle popolazioni locali per ottenerne bevande aromatiche previa essiccazione ed infusione in alcol o acqua bollente. Oggi l'interesse per questa specie è aumentato ed i quantitativi richiesti dal mercato risultano incompatibili con i quantitativi prodotti a livello locale. La coltivazione del genepì è caratterizzata da una serie di problematiche e di vincoli agronomici che ne limitano la diffusione. Il miglioramento della produzione qualitativa e quantitativa del genepì con un sistema di produzione selettivo verso i migliori ecotipi ed in grado di incrementare e standardizzare la produzione può rappresentare un elemento utile verso l'affermazione a livello territoriale di tale coltura. Tra gli obiettivi del lavoro vi era la caratterizzazione morfologica e fenologica di ecotipi diversi di A. umbelliformis e lo studio di alcuni aspetti colturali fondamentali per il miglioramento della filiera. Si sono monitorati negli anni 2010 e 2011 quattro ecotipi di genepì autoctoni (Gran Paradiso, Val Chsione, Elva e Valle Gesso) presenti nelle vallate alpine nelle Province di Torino e di Cuneo presso siti già in coltivazione. Nel corso di sopralluoghi avvenuti periodicamente in tale periodo si sono individuate e selezionate le piante con la migliore vigoria e con le migliori caratteristiche morfologiche e fenologiche. Nella primavera 2011, dal seme di queste piante sono state ottenute in vivaio nuove piante in due differenti substrati di crescita (100% torba - 100T; 80% torba e 20% perlite - 80T). Le piante ottenute sono state successivamente trapiantate nell'estate del 2011 presso un sito sperimentale appositamente allestito a Pietraporzio (CN). Su tali piante sono stati valutati ad intervalli regolari da estate 2011 ad autunno 2012 il grado di attecchimento post-trapianto, la moria, i principali parametri morfologici e fenologici e la resa. Durante la fase di vivaio delle piante ottenute dal seme raccolto dagli ecotipi autoctoni (Gran Paradiso, Val Chisone, Elva e Valle Gesso), la moria è stata compresa tra 0,8% e 5,8% salvo incrementare nell'ultima settimana pre-trapianto a valori compresi tra 4,5% e 13,1% rispettivamente per Elva × 80T e Gran Paradiso × 100T. Per quanto riguarda la moria post-trapianto questa è stata complessivamente molto bassa indipendentemente dai trattamenti e dalla loro interazione. Al primo rilievo dopo l'inverno dell'anno 2011 la moria è risultata inferiore a 1,5% per poi incrementare a fine sperimentazione, in particolare per l'ecotipo Gran Paradiso e il substrato 100T, sino a valori inferiori a 4%. Dalle misurazioni morfologiche e fenologiche totali effettuate tra il 2011 e il 2012 risulta che Val Chisone abbia mostrato il maggior diametro d