The ¿Coalvi¿, its history and the many activities it has carried out to enhance the meat of the Piemontese cattle breed have been the subject of my training and of this report. The Coalvi, the Safeguarding Consortium of the Piemontese cattle breed, was established in Bra in 1984 with the purpose of enhancing the meat of this native breed, because it was no longer considered sufficient by the farmers to produce meat without promoting the culture of quality meat. In those years, therefore, the Coalvi started to the first example of traceability of meat, now widespread and also required at the European level, by putting on all the animals reared by the members of the Association an ear tag to make them recognizable at the slaughterhouse in a unique way. This however, was not considered sufficient: the Consortium also created a logo to identify the butchers selling Coalvi's meat. In 1988 the brand Coalvi obtained the award of "Quality Brand". Since February 2000, the Coalvi, in compliance with EU regulations and to ensure the traceability of its products, operates on the basis of a disciplinary of voluntary labeling approved by the Ministry of Food and Agricultural Policies (IT007ET), whose voluntarily members are breeders, slaughterhouses, cutting plants, traditional retail shops and supermarkets. All operators in the supply chain are inspected as required by the labeling regulations, to verify that the procedures are being followed. In turn, the Consortium, the operators and all the labeling system shall be subject to supervision by a third-party body to ensure the proper conduct of traceability operations. The Consortium therefore enhances the uniqueness and the quality of this excellent production, guaranteeing the origin of the Piemontese beef and making it recognizable thanks to a certification obtained through the electronic labeling. This system allows consumers to check on the receipt the information on the origin of the meat purchased (cattle identification data, farm of origin, race, slaughtering data, etc.). The label issued by the Consortium includes the word "Italian Origin" which can only be used by meat that can demonstrate that the animal birth, breeding, slaughter and cutting have occurred throughout the Country. The Coalvi plays then, towards the associated members, a technical support activity with qualified staff (agronomists and veterinarians) for the improvement of the product quality, the optimization of the production factors and the knowledge of the new regulations.

Il Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, è stato istituito a Bra nel 1984 con lo scopo statutario di valorizzare la carne di questa razza autoctona, perché non era più ritenuto sufficiente da parte degli allevatori produrre carne senza promuovere la cultura della carne di qualità. In quegli anni diede quindi inizio al primo esempio di tracciabilità delle carni, ora diffuso e richiesto anche a livello europeo, apponendo a tutti i capi dei soci del Consorzio delle marche auricolari per renderli riconoscibili al macello in modo univoco. Questo non fu però ritenuto sufficiente: si creò anche un logo per identificare le macellerie che vendevano la carne Coalvi. Nel 1988 il marchio Colavi ottenne il riconoscimento di ¿marchio qualità¿. Dal febbraio del 2000 il Coalvi, in ottemperanza ai regolamenti comunitari e per garantire la tracciabilità dei suoi prodotti, opera sulla base di un disciplinare di etichettatura volontaria approvato dal Ministero delle Politiche Agroalimentari (IT007ET), a cui aderiscono volontariamente allevatori, macelli, laboratori di sezionamento e punti vendita del dettaglio tradizionale e della grande distribuzione. Tutti gli operatori della filiera sono sottoposti ai controlli previsti dal disciplinare di etichettatura, per verificare che le procedure siano rispettate. A sua volta il Consorzio, gli operatori e tutto il sistema di etichettatura sono sottoposti ai controlli da parte di un Ente terzo al fine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di tracciabilità. Il Consorzio valorizza quindi la tipicità e la qualità di questa produzione di eccellenza, garantendone la provenienza e rendendo riconoscibile la carne bovina Piemontese grazie a una certificazione ottenuta con l'etichettatura elettronica. Tale sistema permette al consumatore di verificare sullo scontrino i dati relativi all'origine della carne acquistata (dati identificativi del bovino, allevamento di provenienza, razza, dati di macellazione, ecc.). Partendo da queste premesse il Coalvi si impegna anche in un'opera di valorizzazione del prodotto, con iniziative di comunicazione promozionale e pubblicitarie che hanno portato, nel corso di questi anni, sia il marchio sia la carne di razza Piemontese a ottimi livelli di notorietà in tutta Italia. A tale scopo nel dicembre 2013 è stato distribuito nei fast food McDonald's di tutta Italia l'hamburger realizzato con carne di razza Piemontese, che ha riscontrato un grande successo. Tra le iniziative del Consorzio vi è anche la compravendita di vitelloni e vacche (progetto ¿Patto Chiaro¿) allo scopo di ridurre il numero di intermediari che si interpongono tra allevatore e macellaio: questo consente di offrire ai primi un prezzo leggermente più alto e basato sulle caratteristiche del proprio animale, ed ai secondi la possibilità di rifornirsi, tramite il Consorzio, dei singoli tagli di carne di cui necessita. Il Coalvi, inoltre, è stato individuato dalla filiera di produzione della carne di razza Piemontese come ¿Ente Proponente¿ per richiedere la registrazione dell'IGP ¿Vitelloni Piemontesi della coscia¿. Questo rappresenta uno strumento di valorizzazione internazionale della carne ottenuta da questi bovini, che consentirà ai vari operatori della filiera un allargamento delle prospettive di qualificazione e valorizzazione di questa grande produzione italiana di qualità.

Il CoAlVi: la garanzia sulla carne dei bovini Piemontesi lungo tutta la filiera

FRAIRIA, FIORELLA
2012/2013

Abstract

Il Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, è stato istituito a Bra nel 1984 con lo scopo statutario di valorizzare la carne di questa razza autoctona, perché non era più ritenuto sufficiente da parte degli allevatori produrre carne senza promuovere la cultura della carne di qualità. In quegli anni diede quindi inizio al primo esempio di tracciabilità delle carni, ora diffuso e richiesto anche a livello europeo, apponendo a tutti i capi dei soci del Consorzio delle marche auricolari per renderli riconoscibili al macello in modo univoco. Questo non fu però ritenuto sufficiente: si creò anche un logo per identificare le macellerie che vendevano la carne Coalvi. Nel 1988 il marchio Colavi ottenne il riconoscimento di ¿marchio qualità¿. Dal febbraio del 2000 il Coalvi, in ottemperanza ai regolamenti comunitari e per garantire la tracciabilità dei suoi prodotti, opera sulla base di un disciplinare di etichettatura volontaria approvato dal Ministero delle Politiche Agroalimentari (IT007ET), a cui aderiscono volontariamente allevatori, macelli, laboratori di sezionamento e punti vendita del dettaglio tradizionale e della grande distribuzione. Tutti gli operatori della filiera sono sottoposti ai controlli previsti dal disciplinare di etichettatura, per verificare che le procedure siano rispettate. A sua volta il Consorzio, gli operatori e tutto il sistema di etichettatura sono sottoposti ai controlli da parte di un Ente terzo al fine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di tracciabilità. Il Consorzio valorizza quindi la tipicità e la qualità di questa produzione di eccellenza, garantendone la provenienza e rendendo riconoscibile la carne bovina Piemontese grazie a una certificazione ottenuta con l'etichettatura elettronica. Tale sistema permette al consumatore di verificare sullo scontrino i dati relativi all'origine della carne acquistata (dati identificativi del bovino, allevamento di provenienza, razza, dati di macellazione, ecc.). Partendo da queste premesse il Coalvi si impegna anche in un'opera di valorizzazione del prodotto, con iniziative di comunicazione promozionale e pubblicitarie che hanno portato, nel corso di questi anni, sia il marchio sia la carne di razza Piemontese a ottimi livelli di notorietà in tutta Italia. A tale scopo nel dicembre 2013 è stato distribuito nei fast food McDonald's di tutta Italia l'hamburger realizzato con carne di razza Piemontese, che ha riscontrato un grande successo. Tra le iniziative del Consorzio vi è anche la compravendita di vitelloni e vacche (progetto ¿Patto Chiaro¿) allo scopo di ridurre il numero di intermediari che si interpongono tra allevatore e macellaio: questo consente di offrire ai primi un prezzo leggermente più alto e basato sulle caratteristiche del proprio animale, ed ai secondi la possibilità di rifornirsi, tramite il Consorzio, dei singoli tagli di carne di cui necessita. Il Coalvi, inoltre, è stato individuato dalla filiera di produzione della carne di razza Piemontese come ¿Ente Proponente¿ per richiedere la registrazione dell'IGP ¿Vitelloni Piemontesi della coscia¿. Questo rappresenta uno strumento di valorizzazione internazionale della carne ottenuta da questi bovini, che consentirà ai vari operatori della filiera un allargamento delle prospettive di qualificazione e valorizzazione di questa grande produzione italiana di qualità.
ITA
The ¿Coalvi¿, its history and the many activities it has carried out to enhance the meat of the Piemontese cattle breed have been the subject of my training and of this report. The Coalvi, the Safeguarding Consortium of the Piemontese cattle breed, was established in Bra in 1984 with the purpose of enhancing the meat of this native breed, because it was no longer considered sufficient by the farmers to produce meat without promoting the culture of quality meat. In those years, therefore, the Coalvi started to the first example of traceability of meat, now widespread and also required at the European level, by putting on all the animals reared by the members of the Association an ear tag to make them recognizable at the slaughterhouse in a unique way. This however, was not considered sufficient: the Consortium also created a logo to identify the butchers selling Coalvi's meat. In 1988 the brand Coalvi obtained the award of "Quality Brand". Since February 2000, the Coalvi, in compliance with EU regulations and to ensure the traceability of its products, operates on the basis of a disciplinary of voluntary labeling approved by the Ministry of Food and Agricultural Policies (IT007ET), whose voluntarily members are breeders, slaughterhouses, cutting plants, traditional retail shops and supermarkets. All operators in the supply chain are inspected as required by the labeling regulations, to verify that the procedures are being followed. In turn, the Consortium, the operators and all the labeling system shall be subject to supervision by a third-party body to ensure the proper conduct of traceability operations. The Consortium therefore enhances the uniqueness and the quality of this excellent production, guaranteeing the origin of the Piemontese beef and making it recognizable thanks to a certification obtained through the electronic labeling. This system allows consumers to check on the receipt the information on the origin of the meat purchased (cattle identification data, farm of origin, race, slaughtering data, etc.). The label issued by the Consortium includes the word "Italian Origin" which can only be used by meat that can demonstrate that the animal birth, breeding, slaughter and cutting have occurred throughout the Country. The Coalvi plays then, towards the associated members, a technical support activity with qualified staff (agronomists and veterinarians) for the improvement of the product quality, the optimization of the production factors and the knowledge of the new regulations.
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