Negli ultimi anni il processo di globalizzazione del mercato mondiale ha influito in modo determinante sul settore finanziario. Il concetto classico di tripartizione del mercato nei settori finanziario, assicurativo e bancario risulta meno nitido; ad entrare in crisi è stato in particolare il principio utilizzato per isolare il mercato assicurativo (e quello bancario) dal mercato mobiliare, in quanto è venuto meno il criterio che faceva riferimento al contenuto dei diversi tipi di prodotto. Pertanto, si è ceduto il passo ad un mercato in cui gli operatori si despecializzano, al fine di acquisire ulteriori vantaggi svolgendo attività un tempo precluse. La despecializzazione delle attività finanziarie è generata da un lato attraverso l'introduzione di prodotti ¿misti¿, in cui è difficile individuare la componente prevalente, e dall'altro, mediante la tendenza alla creazione di operatori polifunzionali, che operano in diversi mercati, pur avvalendosi di una rete distributiva unitaria. Preme sottolineare come l'evoluzione dell'assicurazione sulla vita sia andata sempre verso un'unica direzione, quella della finanza, a tal punto che, per disciplinare più opportunamente tale fenomeno, si è reso necessario un intervento del legislatore, che ha scelto di estendere l'applicabilità di alcune norme, inizialmente riservate ai soli prodotti finanziari, anche ad alcuni tipi di assicurazione. Il TUF ha recepito questa tendenza, contemplando all'interno della definizione di prodotto finanziario, non solo i valori mobiliari tradizionali, ma altresì qualsiasi forma di investimento avente natura finanziaria. In tal modo è stata sancita l'applicabilità della disciplina dei mercati finanziari a tutti gli strumenti di raccolta del capitale con finalità di investimento e quindi anche ai prodotti assicurativi con prevalente componente finanziaria, quali le polizze Unit e Index Linked e i contratti di capitalizzazione. Si tratta di un processo lungo, ma da questa integrazione nel mercato assicurativo sono nate nuove opportunità: le compagnie assicurative, adottando nuove strategie per aumentare la propria capacità di attrarre il risparmio, hanno valorizzato, grazie alla collaborazione degli intermediari finanziari, la componente di investimento finanziario, insita in alcuni prodotti assicurativi del ramo vita. Se la tradizionale configurazione codicistica dell'assicurazione sulla vita prevede come caratteristiche essenziali la realizzazione di una funzione previdenziale e il rischio finanziario a carico dell'assicuratore, negli ultimi decenni la componente finanziaria si è accentuata sempre di più, in quanto l'aumento dell'inflazione ha comportato una disaffezione del pubblico nei confronti dell'assicurazione sulla vita a causa della svalutazione monetaria dei premi versati. Di conseguenza, le imprese di assicurazione, nel tentativo di riconquistare i risparmiatori, hanno iniziato a puntare sulle polizze Unit e Index Linked e sui contratti di capitalizzazione, in cui la componente finanziaria diviene preponderante. Tali prodotti, distaccandosi dall'assicurazione vita tradizionale ed assumendo i caratteri delle operazioni finanziarie, comportano la necessità di estendere ad essi la normativa riguardante gli obblighi informativi, dettata per i prodotti di investimento, al fine di imporre all'intermediario precisi doveri di informazione e comportamento affinchè l'assicurato-investitore sia adeguatamente tutelato.
I PRODOTTI FINANZIARI EMESSI DA IMPRESE DI ASSICURAZIONE
ROLANDO, ALESSANDRA
2012/2013
Abstract
Negli ultimi anni il processo di globalizzazione del mercato mondiale ha influito in modo determinante sul settore finanziario. Il concetto classico di tripartizione del mercato nei settori finanziario, assicurativo e bancario risulta meno nitido; ad entrare in crisi è stato in particolare il principio utilizzato per isolare il mercato assicurativo (e quello bancario) dal mercato mobiliare, in quanto è venuto meno il criterio che faceva riferimento al contenuto dei diversi tipi di prodotto. Pertanto, si è ceduto il passo ad un mercato in cui gli operatori si despecializzano, al fine di acquisire ulteriori vantaggi svolgendo attività un tempo precluse. La despecializzazione delle attività finanziarie è generata da un lato attraverso l'introduzione di prodotti ¿misti¿, in cui è difficile individuare la componente prevalente, e dall'altro, mediante la tendenza alla creazione di operatori polifunzionali, che operano in diversi mercati, pur avvalendosi di una rete distributiva unitaria. Preme sottolineare come l'evoluzione dell'assicurazione sulla vita sia andata sempre verso un'unica direzione, quella della finanza, a tal punto che, per disciplinare più opportunamente tale fenomeno, si è reso necessario un intervento del legislatore, che ha scelto di estendere l'applicabilità di alcune norme, inizialmente riservate ai soli prodotti finanziari, anche ad alcuni tipi di assicurazione. Il TUF ha recepito questa tendenza, contemplando all'interno della definizione di prodotto finanziario, non solo i valori mobiliari tradizionali, ma altresì qualsiasi forma di investimento avente natura finanziaria. In tal modo è stata sancita l'applicabilità della disciplina dei mercati finanziari a tutti gli strumenti di raccolta del capitale con finalità di investimento e quindi anche ai prodotti assicurativi con prevalente componente finanziaria, quali le polizze Unit e Index Linked e i contratti di capitalizzazione. Si tratta di un processo lungo, ma da questa integrazione nel mercato assicurativo sono nate nuove opportunità: le compagnie assicurative, adottando nuove strategie per aumentare la propria capacità di attrarre il risparmio, hanno valorizzato, grazie alla collaborazione degli intermediari finanziari, la componente di investimento finanziario, insita in alcuni prodotti assicurativi del ramo vita. Se la tradizionale configurazione codicistica dell'assicurazione sulla vita prevede come caratteristiche essenziali la realizzazione di una funzione previdenziale e il rischio finanziario a carico dell'assicuratore, negli ultimi decenni la componente finanziaria si è accentuata sempre di più, in quanto l'aumento dell'inflazione ha comportato una disaffezione del pubblico nei confronti dell'assicurazione sulla vita a causa della svalutazione monetaria dei premi versati. Di conseguenza, le imprese di assicurazione, nel tentativo di riconquistare i risparmiatori, hanno iniziato a puntare sulle polizze Unit e Index Linked e sui contratti di capitalizzazione, in cui la componente finanziaria diviene preponderante. Tali prodotti, distaccandosi dall'assicurazione vita tradizionale ed assumendo i caratteri delle operazioni finanziarie, comportano la necessità di estendere ad essi la normativa riguardante gli obblighi informativi, dettata per i prodotti di investimento, al fine di imporre all'intermediario precisi doveri di informazione e comportamento affinchè l'assicurato-investitore sia adeguatamente tutelato.File | Dimensione | Formato | |
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