This work aims at examining some of the most important aspects of the Diversified Farming Systems (DFS). The theoretical basis of DFS has been studied starting since 2000 in California, at Berkeley University and lays its foundation on the works of Altieri A. Miguel (1987). DFS approach is based on few but essential key concepts: multi-functionality of agriculture, sustainability and diversification. These concepts are referred to different temporal-spatial scales and condiders biodiversity preservation in its interaction with the social, the economic and the environmental aspects of agriculture. DFS may therefore represent a model of an agriculture able to meet the challenges of sustainability, even in marginal areas such as the European Alps. In order to verify such approach the case study of Gruppo di Azione Locale montagne biellesi (GAL) has been chosen by evaluating whether in such area there are elements of diversification and sustainability, and whether the action plan contained in the 2008 Local Development Plan can represent a tool able to optimize diversification, multi-functionality and sustainability. GAL works through four different actions, which should increase the value of the so called food short chain and producers' association, the promotion of a professional heath care system, the financing of premises for rural hospitality and the refurbishment of rural buildings. The analysis shows that these actions, albeit for different reasons, do not tend to diversification at the different temporal and spatial scales, and furthermore that the multi-functionality has not been considered in its entirety. The diversified farming systems are mainly based on the employment of internal resources, and can therefore make the territory more sustainable and more resilient to external crisis factors. A wider study on these systems could bring to a new approach in the planning/design of a more self conscious and environmental friendly local development.
L'elaborato ha lo scopo di esaminare alcuni dei più importanti aspetti concernenti i Diversified Farming Systems (DFS), termine traducibile in sistemi agricoli diversificati. Il paradigma teorico dei DFS è stato studiato a partire dagli anni 2000 presso la Berckeley University of California e posa le sue fondamenta sui principi dell'agroecologia proposti da Miguel A. Altieri (1990). L'approccio si fonda sulla sinergia di alcuni concetti chiave: la multifunzionalità dell'agricoltura, la sostenibilità e la diversificazione. Questi sono mantenuti su diverse scale spazio-temporali attraverso la preservazione della biodiversità e l'interazione tra gli aspetti sociali, economici ed ambientali legati all'agricoltura. I DFS quindi sembrerebbero rappresentare un modello di agricoltura capace di rispondere alle sfide poste dall'obbiettivo della sostenibilità, anche in contesti marginali quali gli spazi alpini europei. Per verificare tale ipotesi è stato selezionato il caso studio del Gruppo di Azione Locale (GAL) montagne biellesi, cercando di valutare se all'interno del territorio compreso fra i suoi confini si disponga già degli elementi di diversificazione e sostenibilità e se le linee d'intervento da esso proposte nel Piano di Sviluppo Locale 2008 possano rappresentare delle azioni in grado di valorizzare la diversificazione, la multifunzionalità e la sostenibilità. Le linee che il GAL ha individuato per far fronte a questo contesto sono quattro e sono rivolte a incrementare le filiere corte e l'associazionismo in agricoltura, promuovere forme d'impresa per l'assistenza sanitaria, finanziare strutture per l'accoglienza turistica (anche le aziende agricole) e ristrutturare i fabbricati rurali. L'analisi effettuata mostra che queste linee, per diverse ragioni, non mirano alla diversificazione su tutte le scale spazio-temporali, e l'aspetto della multifunzionalità sembra non essere stato considerato nel suo complesso. I sistemi agricoli diversificati si basano sullo sfruttamento delle risorse interne al sistema agricolo, quindi renderebbero il territorio più sostenibile e resiliente agli stress esterni. Uno studio più approfondito di questi sistemi potrebbe portare a un nuovo approccio nella progettazione e programmazione dello sviluppo locale con maggior consapevolezza e nel rispetto dell'ambiente.
Diversified Farming Sistems: verso una produzione sostenibile
BERTINARIA, FLAVIO
2012/2013
Abstract
L'elaborato ha lo scopo di esaminare alcuni dei più importanti aspetti concernenti i Diversified Farming Systems (DFS), termine traducibile in sistemi agricoli diversificati. Il paradigma teorico dei DFS è stato studiato a partire dagli anni 2000 presso la Berckeley University of California e posa le sue fondamenta sui principi dell'agroecologia proposti da Miguel A. Altieri (1990). L'approccio si fonda sulla sinergia di alcuni concetti chiave: la multifunzionalità dell'agricoltura, la sostenibilità e la diversificazione. Questi sono mantenuti su diverse scale spazio-temporali attraverso la preservazione della biodiversità e l'interazione tra gli aspetti sociali, economici ed ambientali legati all'agricoltura. I DFS quindi sembrerebbero rappresentare un modello di agricoltura capace di rispondere alle sfide poste dall'obbiettivo della sostenibilità, anche in contesti marginali quali gli spazi alpini europei. Per verificare tale ipotesi è stato selezionato il caso studio del Gruppo di Azione Locale (GAL) montagne biellesi, cercando di valutare se all'interno del territorio compreso fra i suoi confini si disponga già degli elementi di diversificazione e sostenibilità e se le linee d'intervento da esso proposte nel Piano di Sviluppo Locale 2008 possano rappresentare delle azioni in grado di valorizzare la diversificazione, la multifunzionalità e la sostenibilità. Le linee che il GAL ha individuato per far fronte a questo contesto sono quattro e sono rivolte a incrementare le filiere corte e l'associazionismo in agricoltura, promuovere forme d'impresa per l'assistenza sanitaria, finanziare strutture per l'accoglienza turistica (anche le aziende agricole) e ristrutturare i fabbricati rurali. L'analisi effettuata mostra che queste linee, per diverse ragioni, non mirano alla diversificazione su tutte le scale spazio-temporali, e l'aspetto della multifunzionalità sembra non essere stato considerato nel suo complesso. I sistemi agricoli diversificati si basano sullo sfruttamento delle risorse interne al sistema agricolo, quindi renderebbero il territorio più sostenibile e resiliente agli stress esterni. Uno studio più approfondito di questi sistemi potrebbe portare a un nuovo approccio nella progettazione e programmazione dello sviluppo locale con maggior consapevolezza e nel rispetto dell'ambiente.File | Dimensione | Formato | |
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