Infortuni sul lavoro tra gli operatori sanitari: analisi retrospettiva in una grande Azienda Ospedaliera del Nord Italia

INTRODUCTION: Occupational injuries in the health care setting, especially in the hospital setting, are a significant problem in terms of both work reorganization and economics; the costs associated with an injury are both related to medical and insurance costs and concern the period of coverage of the injured employee in the workplace. Therefore, an analysis of injury events is important so as to identify and reduce possible risk factors. OBJECTIVES: The primary objective of this study was to assess the main characteristics of injuries among health care workers in a large Hospital Company, in terms of frequency, category, type, severity, diagnosis, duration, dynamics, and activity performed during its onset, as well as age, occupational qualification, and work department. Another objective was the association of different variables so as to have a detailed picture of the injury phenomenon in the Hospital Company. METHODS: A retrospective analysis was carried out by occupational medicine, in collaboration with the medical statistics section of the Hospital Company. Data of events from 2018 to 2021 were collected from files with health records of occupational injury cases. The general population was obtained from the Hospital Company's Health Surveillance database for the same time frame. A database was made with the Excel program, reporting different categories for each injury event. STATA 16® software was used for data processing and subsequent analysis. Finally, both descriptive and inferential analysis of the variables and their associations was performed. RESULTS: There were 1344 events, with an injury incidence of about 11%. Female health care workers had an injury incidence of 12%, higher than male subjects (9%); the difference in injury incidence between the two sexes was statistically significant. The average age of the injured persons was 49 years. The average duration of injury was 24 days. Two-thirds of the injuries were hospital while 80 percent were traumatic, compared with about 20 percent biological. There was a statistically significant correlation between type of injury and activity performed. OSS were the most injury-prone workers; the difference in injury incidence in the different occupations was found to be statistically significant. Injuries occurred among operators in medical and surgical departments in about half of the cases. In one-third of the cases, the injury occurred due to an accidental fall. The most frequent diagnoses were contusions and sprains-distractions-luxations; the anatomical sites most affected were the hand-foot and head-neck districts. Correlations were statistically significant between frequency of injury and time of triage access, between frequency of injury and department of work, between median duration of injury and occupational qualification, and between median duration of injury and anatomical site affected. CONCLUSIONS: the results suggest a low incidence of injuries,most frequently of a traumatic nature and occurring in hospital settings. The events recur more among women with OSS qualification and working in medical or surgical wards. Contusions and sprains-distractions-luxations occur mainly as a result of accidental falls. The injury often affects the hand-foot district.

INTRODUZIONE: Gli infortuni occupazionali in ambito sanitario, soprattutto nel contesto ospedaliero, sono un problema rilevante in termini sia di riorganizzazione dell’attività lavorativa sia economici; i costi legati ad un infortunio sono sia legati alle spese mediche e assicurative, sia riguardano il periodo di copertura del dipendente infortunato sul luogo di lavoro. È quindi importante un’analisi degli eventi infortunistici in modo da individuare e ridurre eventuali fattori di rischio. OBIETTIVI: L’obiettivo primario di tale studio è stata la valutazione delle principali caratteristiche degli infortuni tra gli operatori sanitari di una grande Azienda Ospedaliera, in termini di frequenza, categoria, tipologia, gravità, diagnosi, durata, dinamica e attività svolta durante la sua insorgenza, nonché età, qualifica professionale e reparto di lavoro. Un altro obiettivo è stata l’associazione di diverse variabili in modo da avere un quadro dettagliato del fenomeno infortunistico dell’Azienda Ospedaliera. METODI: è stata svolta un’analisi retrospettiva dalla medicina del lavoro, in collaborazione con la sezione di statistica medica dell’Azienda Ospedaliera. Sono stati raccolti i dati degli eventi dal 2018 al 2021, provenienti dalle cartelle con i dossier sanitari dei casi d’infortunio occupazionale. La popolazione generale è stata ricavata dal database della Sorveglianza Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera, relativa allo stesso arco temporale. Si è realizzato un database col programma Excel, riportando per ogni evento infortunistico differenti categorie. Per l’elaborazione dei dati e le successive analisi è stato usato il software STATA 16®. È stata infine eseguita un’analisi sia descrittiva sia inferenziale delle variabili e delle loro associazioni. RISULTATI: si sono registrati 1344 eventi, con un’incidenza d’infortuni del 11% circa. Le operatrici sanitarie hanno presentato un’incidenza d’infortunio del 12%, superiore a quella dei soggetti di sesso maschile (9%); la differenza d’incidenza d’infortunio tra i due sessi è risultata statisticamente significativa. L’età media degli infortunati è stata di 49 anni. La durata media d’infortunio è stata di 24 giorni. Due terzi degli infortuni è stato ospedaliero mentre l’80% è stato traumatico, a fronte di un 20% circa di tipo biologico. Si è riscontrata una correlazione statisticamente significativa tra tipo d’infortunio e attività svolta. Gli OSS sono stati gli operatori più soggetti ad infortunio; la differenza d’incidenza d’infortunio nelle diverse figure professionali è risultata statisticamente significativa. Gli infortuni si sono verificati tra operatori dei reparti di medicina e chirurgia in circa la metà dei casi. In un terzo dei casi l’infortunio è occorso a causa di una caduta accidentale. Le diagnosi più frequenti sono state le contusioni e le distorsioni-distrazioni-lussazioni; le sedi anatomiche più interessate sono stati i distretti mani-piedi e testa-collo. Sono risultate statisticamente significative le correlazioni tra frequenza d’infortuni e ora d’accesso al triage, tra frequenza infortuni e reparto di lavoro, tra durata mediana d’infortunio e qualifica professionale, tra mediana d’infortunio e sede anatomica interessata. CONCLUSIONI: i risultati suggeriscono una bassa incidenza d’infortuni ,più frequentemente di natura traumatica e in ambiente ospedaliero. Gli eventi ricorrono maggiormente tra le donne con la qualifica di OSS e che lavorano in reparti di medicina o chirurgia. Si verificano soprattutto contusioni e fenomeni di distorsione-distrazione-lussazione a seguito di cadute accidentali. L’infortunio interessa spesso il distretto mani-piedi.