Abstract Introduzione - La nausea e il vomito si verificano frequentemente dopo un intervento chirurgico. Questa complicanza è limitata nel tempo ma comporta un costo sanitario non indifferente, può ritardare la dimissione e comportare gravi complicanze cliniche. Esistono in letteratura diversi modelli di identificazione dei punteggi dei fattori di rischio al fine di identificare i pazienti ad alto rischio di nausea e vomito postoperatori (PONV) e applicare procedure di riduzione del rischio e profilassi. Obiettivo - Lo scopo della presente revisione è di valutare la validità dello strumento di identificazione del rischio di PONV di "Apfel" in modo da poter riconoscere i pazienti ad alto rischio e adottare in tempo misure preventive. Materiali e metodi - E' stato effettuato uno studio osservazionale su un campione di pazienti adulti operati nel reparto di ortopedia dell'ospedale "Edoardo Agnelli" di Pinerolo e di week surgery dell'ospedale "San Luigi" di Orbassano, tra dicembre 2012 e gennaio 2013. Attraverso l'analisi dei dati raccolti tramite l'utilizzo del modello di identificazione del rischio "Apfel", ottenuto mediante consultazioni di alcuni database elettronici(Medline, Pubmed, Ovid). Risultati - È stato formato un campione di 52 soggetti di cui 33 uomini e 19 donne. Il 63% del campione è di sesso maschile; il gruppo di pazienti con età compresa tra 70 e 80 anni è il più numeroso, rappresentando il 52% del campione totale e le donne sopra gli 80 anni sono il 58%. Per ogni soggetto di questo campione è stato compilato lo strumento di rivelazione del rischio di PONV di "Apfel". È stata stimata la percentuale di rischio di ogni campione. La maggioranza del campione aveva un rischio basso-moderato. Il 23% del campione ha riferito PONV. Tra i soggetti che hanno riferito PONV il 75% è costituito da donne. Discussione - La nausea e il vomito si verificano frequentemente dopo un intervento chirurgico. Nonostante le donne fossero soltanto il 37% del campione totale, il 69% dei soggetti che hanno riferito PONV è di sesso femminile, sottolineando quindi la loro maggiore predisposizione dovuta molto probabilmente a fattori gonadotropici. La percentuale di rischio stimata aveva identificato 31 soggetti (60%) a basso rischio, 10 soggetti (19%) a rischio moderato, 7 soggetti (13%) a rischio grave, 4 soggetti (8%) a rischio molto grave. Tra i soggetti a basso rischio, (rischio stimato della Tabella 3 = 10-20%) nessuno ha riferito PONV, tra i soggetti a rischio moderato (rischio stimato della Tabella 3 = 40%) il 30% ha riferito PONV, tra i soggetti a rischio grave (rischio stimato della Tabella 3 = 60%) circa il 71% ha riferito PONV e infine tra i soggetti a rischio molto grave (rischio stimato della Tabella 3 = 80% o più) tutti hanno riferito PONV. Osservando i risultati quindi, si può dire che lo strumento di identificazione del rischio di PONV di "Apfel", sembra essere affidabile e se utilizzato su larga scala potrebbe portare a una riduzione degli episodi di nausea e vomito post-operatorio, evitando quindi possibili complicanze o aumento dei giorni di degenza.
Valutazione della nausea e del vomito nel post-operatorio
RORO, RICCARDO
2011/2012
Abstract
Abstract Introduzione - La nausea e il vomito si verificano frequentemente dopo un intervento chirurgico. Questa complicanza è limitata nel tempo ma comporta un costo sanitario non indifferente, può ritardare la dimissione e comportare gravi complicanze cliniche. Esistono in letteratura diversi modelli di identificazione dei punteggi dei fattori di rischio al fine di identificare i pazienti ad alto rischio di nausea e vomito postoperatori (PONV) e applicare procedure di riduzione del rischio e profilassi. Obiettivo - Lo scopo della presente revisione è di valutare la validità dello strumento di identificazione del rischio di PONV di "Apfel" in modo da poter riconoscere i pazienti ad alto rischio e adottare in tempo misure preventive. Materiali e metodi - E' stato effettuato uno studio osservazionale su un campione di pazienti adulti operati nel reparto di ortopedia dell'ospedale "Edoardo Agnelli" di Pinerolo e di week surgery dell'ospedale "San Luigi" di Orbassano, tra dicembre 2012 e gennaio 2013. Attraverso l'analisi dei dati raccolti tramite l'utilizzo del modello di identificazione del rischio "Apfel", ottenuto mediante consultazioni di alcuni database elettronici(Medline, Pubmed, Ovid). Risultati - È stato formato un campione di 52 soggetti di cui 33 uomini e 19 donne. Il 63% del campione è di sesso maschile; il gruppo di pazienti con età compresa tra 70 e 80 anni è il più numeroso, rappresentando il 52% del campione totale e le donne sopra gli 80 anni sono il 58%. Per ogni soggetto di questo campione è stato compilato lo strumento di rivelazione del rischio di PONV di "Apfel". È stata stimata la percentuale di rischio di ogni campione. La maggioranza del campione aveva un rischio basso-moderato. Il 23% del campione ha riferito PONV. Tra i soggetti che hanno riferito PONV il 75% è costituito da donne. Discussione - La nausea e il vomito si verificano frequentemente dopo un intervento chirurgico. Nonostante le donne fossero soltanto il 37% del campione totale, il 69% dei soggetti che hanno riferito PONV è di sesso femminile, sottolineando quindi la loro maggiore predisposizione dovuta molto probabilmente a fattori gonadotropici. La percentuale di rischio stimata aveva identificato 31 soggetti (60%) a basso rischio, 10 soggetti (19%) a rischio moderato, 7 soggetti (13%) a rischio grave, 4 soggetti (8%) a rischio molto grave. Tra i soggetti a basso rischio, (rischio stimato della Tabella 3 = 10-20%) nessuno ha riferito PONV, tra i soggetti a rischio moderato (rischio stimato della Tabella 3 = 40%) il 30% ha riferito PONV, tra i soggetti a rischio grave (rischio stimato della Tabella 3 = 60%) circa il 71% ha riferito PONV e infine tra i soggetti a rischio molto grave (rischio stimato della Tabella 3 = 80% o più) tutti hanno riferito PONV. Osservando i risultati quindi, si può dire che lo strumento di identificazione del rischio di PONV di "Apfel", sembra essere affidabile e se utilizzato su larga scala potrebbe portare a una riduzione degli episodi di nausea e vomito post-operatorio, evitando quindi possibili complicanze o aumento dei giorni di degenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/59614