All'interno del Dipartimenti di Emergenza e Accettazione ci si trova ogni giorno ad affrontare una svariata quantità di situazioni, ognuna diversa dalle altre e con diversa priorità di trattamento. Per questo motivo è importante sviluppare la capacità di individuare quelle situazioni che potenzialmente potrebbero evolvere e mettere in pericolo la vita del paziente, con massima velocità e competenza, riuscendo così a gestire anche le situazioni più critiche. Il triage riveste un ruolo da protagonista in questo iter, in quanto permette di fare una prima cernita, individuando i pazienti con patologie urgenti (pericolose o potenzialmente tali per la vita del paziente). Quando ci si trova ad assistere un paziente traumatizzato la situazione si può complicare a causa della velocità con cui possono evolvere le condizioni generali del paziente. Una delle patologia frequenti nel paziente traumatizzato è il pneumotorace, ossia la presenza di una breccia tra i due foglietti pleurici e conseguente accumulo di aria nel cavo pleurico. Può essere causato da una moltitudine di traumi ed è per questo motivo che possiamo trovarci ad assistere pazienti con diverse tipologie di pneumotorace. La sintomatologia di pneumotorace è comune ad altre patologie (dolore toracico, dispnea, tosse) e può inoltre presentarsi come semplice effetto del trauma subito. È per questo che è molto importante lo sviluppo di tecniche che puntino ad una diagnosi veloce e mirata già in ambito extraospedaliero. Una di queste è la puntura esplorativa che permette la diagnosi di pneumotorace iperteso in maniera semplice e rapida senza l'ausilio della radiografia del torace, che a volte può prolungare i tempi. Una volta fatta la diagnosi ci si concentrerà sul trattamento e quindi sulla decompressione del pneumotorace con l'ausilio, il più delle volte, del drenaggio toracico di grosso calibro, in grado di drenare grandi quantità di liquido e aria dalla cavità toracica del paziente. Il mio lavoro si concentra essenzialmente su una revisione bibliografica. Il risultato principale che è emerso, da tale revisione, è l'importanza della velocità della diagnosi e del trattamento, in quanto il pneumotorace rientra nelle patologie pericolose per la vita del paziente e che potrebbero evolvere verso prognosi infausta. È da sottolineare, infine, l'importanza dell'assistenza del paziente anche dopo l'evento acuto e quindi, soprattutto, la conoscenza della gestione del paziente portare di drenaggio toracico in modo da poter prevenire possibili complicanze.

Il pneumotorace traumatico

RESTIVO, VERONICA
2012/2013

Abstract

All'interno del Dipartimenti di Emergenza e Accettazione ci si trova ogni giorno ad affrontare una svariata quantità di situazioni, ognuna diversa dalle altre e con diversa priorità di trattamento. Per questo motivo è importante sviluppare la capacità di individuare quelle situazioni che potenzialmente potrebbero evolvere e mettere in pericolo la vita del paziente, con massima velocità e competenza, riuscendo così a gestire anche le situazioni più critiche. Il triage riveste un ruolo da protagonista in questo iter, in quanto permette di fare una prima cernita, individuando i pazienti con patologie urgenti (pericolose o potenzialmente tali per la vita del paziente). Quando ci si trova ad assistere un paziente traumatizzato la situazione si può complicare a causa della velocità con cui possono evolvere le condizioni generali del paziente. Una delle patologia frequenti nel paziente traumatizzato è il pneumotorace, ossia la presenza di una breccia tra i due foglietti pleurici e conseguente accumulo di aria nel cavo pleurico. Può essere causato da una moltitudine di traumi ed è per questo motivo che possiamo trovarci ad assistere pazienti con diverse tipologie di pneumotorace. La sintomatologia di pneumotorace è comune ad altre patologie (dolore toracico, dispnea, tosse) e può inoltre presentarsi come semplice effetto del trauma subito. È per questo che è molto importante lo sviluppo di tecniche che puntino ad una diagnosi veloce e mirata già in ambito extraospedaliero. Una di queste è la puntura esplorativa che permette la diagnosi di pneumotorace iperteso in maniera semplice e rapida senza l'ausilio della radiografia del torace, che a volte può prolungare i tempi. Una volta fatta la diagnosi ci si concentrerà sul trattamento e quindi sulla decompressione del pneumotorace con l'ausilio, il più delle volte, del drenaggio toracico di grosso calibro, in grado di drenare grandi quantità di liquido e aria dalla cavità toracica del paziente. Il mio lavoro si concentra essenzialmente su una revisione bibliografica. Il risultato principale che è emerso, da tale revisione, è l'importanza della velocità della diagnosi e del trattamento, in quanto il pneumotorace rientra nelle patologie pericolose per la vita del paziente e che potrebbero evolvere verso prognosi infausta. È da sottolineare, infine, l'importanza dell'assistenza del paziente anche dopo l'evento acuto e quindi, soprattutto, la conoscenza della gestione del paziente portare di drenaggio toracico in modo da poter prevenire possibili complicanze.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59544