ABSTRACT Introduzione: I pazienti con scompenso cardiaco continuano ad essere sottovalutati o trattati in maniera insufficiente nonostante sia una patologia sempre più frequente. Questo studio retrospettivo verifica il tipo di approccio adottato e identifica quali sono i veri bisogni dei pazienti in relazione ai sintomi che manifestano in modo da ottimizzare i trattamenti e favorire una qualità di vita più soddisfacente. Obiettivi: Descrivere l'intensità dei sintomi, le comorbidità e gli indicatori prognostici e documentare gli interventi effettuati durante il ricovero nei pazienti deceduti per scompenso cardiaco in ospedale. Materiali e metodi: Per il raggiungimento degli obiettivi è stato condotto uno studio retrospettivo sui pazienti con scompenso cardiaco avanzato che sono deceduti nel periodo tra il 1°gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013. I dati sono stati raccolti tramite una scheda strutturata con i sintomi, i trattamenti effettuati, il 3C-HF score e il Charlson Comorbidity Index. I dati ottenuti sono stati analizzati con i normali procedimenti di statistica descrittiva. Risultati: Il campione è costituito da 40 pazienti di età media di 78 anni con scompenso cardiaco avanzato: oltre il 50% dei pazienti presentava un rischio elevato di mortalità entro un anno, una frazione di eiezione inferiore al 35% ed una classe NYHA IV; 29 pazienti (72.5%) avevano un elevato numero di comorbidità. I sintomi principali sono la dispnea, gli edemi declivi e il dolore; mentre tra quelli psichici è presente affaticabilità, e agitazione/confusione. Nelle ultime fasi di vita la morfina è stato l'intervento farmacologico più utilizzato per il dolore e la dispnea, mentre vi è un calo nell'utilizzo di inotropi positivi e dell'ossigeno terapia. La prevenzione delle lesioni da decubito si colloca intorno al 50% e 14 pazienti hanno avuto almeno una caduta accidentale. Conclusioni: L'assistenza dei pazienti con scompenso cardiaco avanzato potrebbe beneficiare di un maggiore utilizzo della morfina per il trattamento dei sintomi, del calcolo degli indici prognostici e di comorbidità e la prevenzione delle lesioni da decubito e delle cadute. Parole chiave: Symptoms, heart failure, end of life.

Studio retrospettivo sulla valutazione dei sintomi nei pazienti con scompenso cardiaco in ospedale

LASALANDRA, CLAUDIA
2012/2013

Abstract

ABSTRACT Introduzione: I pazienti con scompenso cardiaco continuano ad essere sottovalutati o trattati in maniera insufficiente nonostante sia una patologia sempre più frequente. Questo studio retrospettivo verifica il tipo di approccio adottato e identifica quali sono i veri bisogni dei pazienti in relazione ai sintomi che manifestano in modo da ottimizzare i trattamenti e favorire una qualità di vita più soddisfacente. Obiettivi: Descrivere l'intensità dei sintomi, le comorbidità e gli indicatori prognostici e documentare gli interventi effettuati durante il ricovero nei pazienti deceduti per scompenso cardiaco in ospedale. Materiali e metodi: Per il raggiungimento degli obiettivi è stato condotto uno studio retrospettivo sui pazienti con scompenso cardiaco avanzato che sono deceduti nel periodo tra il 1°gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013. I dati sono stati raccolti tramite una scheda strutturata con i sintomi, i trattamenti effettuati, il 3C-HF score e il Charlson Comorbidity Index. I dati ottenuti sono stati analizzati con i normali procedimenti di statistica descrittiva. Risultati: Il campione è costituito da 40 pazienti di età media di 78 anni con scompenso cardiaco avanzato: oltre il 50% dei pazienti presentava un rischio elevato di mortalità entro un anno, una frazione di eiezione inferiore al 35% ed una classe NYHA IV; 29 pazienti (72.5%) avevano un elevato numero di comorbidità. I sintomi principali sono la dispnea, gli edemi declivi e il dolore; mentre tra quelli psichici è presente affaticabilità, e agitazione/confusione. Nelle ultime fasi di vita la morfina è stato l'intervento farmacologico più utilizzato per il dolore e la dispnea, mentre vi è un calo nell'utilizzo di inotropi positivi e dell'ossigeno terapia. La prevenzione delle lesioni da decubito si colloca intorno al 50% e 14 pazienti hanno avuto almeno una caduta accidentale. Conclusioni: L'assistenza dei pazienti con scompenso cardiaco avanzato potrebbe beneficiare di un maggiore utilizzo della morfina per il trattamento dei sintomi, del calcolo degli indici prognostici e di comorbidità e la prevenzione delle lesioni da decubito e delle cadute. Parole chiave: Symptoms, heart failure, end of life.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59503