Il presente elaborato si propone di approfondire il tema della programmazione delle politiche pubbliche in materia sociosanitaria, con particolare attenzione agli aspetti valutativi ed ai fattori logico-razionali sottostanti il processo programmatorio. In linea generale la programmazione può essere definita come un processo razionale, poiché vi è sottesa un'attività di tipo razionale composta di varie fasi, in cui gli attori agiscono al fine di orientare la realtà nella direzione desiderata. A seconda dei contesti in cui si opera essa può assumere contenuti e modelli differenti e possono variare i soggetti coinvolti. Nell'ambito sanitario e sociosanitario la programmazione assume caratteristiche specifiche e proprie peculiarità. Nel testo, in particolare, viene evidenziata tale specificità attraverso il confronto con l'ambito sociale, ripercorrendo il percorso di formazione e sviluppo della normativa nel nostro Paese, con la successiva comparazione tra stili e modelli di programmazione orientati a logiche differenti. L'elemento centrale dell'elaborato è costituito dall'enunciazione della Theory-based evaluation e dall'approfondimento ed applicazione di alcuni suoi contenuti. Tale teoria, fondata da Carol Weiss negli anni Settanta, si colloca nell'ambito degli approcci valutativi orientati alla teoria. Essa intende analizzare e rendere evidenti quei processi, assunti e teorie che stanno alla base di programmi e politiche pubbliche. L'approccio dell'autrice prende le mosse dal bisogno di aprire la ¿scatola nera¿ tra intervento (input) e risultato per spiegare come e perché tale risultato è stato ottenuto. La metodologia proposta dalla Theory-based evaluation, grazie alla sua trasferibilità ed applicabilità a diversi ambiti, è stata utilizzata, in Italia e all'estero, per la valutazione della validità e dell'efficacia di programmi in numerosi settori. Prendendo spunto da alcune esperienze italiane, mi sono proposta di applicare la dimensione valutativa della teoria della Weiss ad un caso concreto, la D.G.R. 30 luglio 2012, n. 45-4248. Con la recente delibera, il legislatore ha inteso ridisegnare il modello dell'accoglienza residenziale e semiresidenziale per l'utenza anziana non autosufficiente, in un'ottica di riorganizzazione e semplificazione normativa ed organizzativa del sistema. L'obiettivo del testo è quello di approfondire il dettato normativo secondo il criterio della coerenza interna, ¿svelando¿ gli assunti e la catena logica sottostanti la DGR 45. Il quesito a cui si vuole tentare di rispondere è il seguente: l'approccio metodologico della TBE può dimostrarsi utile per la valutazione, ex ante ed ex post, di politiche pubbliche? Può essere applicato anche ad un atto amministrativo regionale?

Programmazione ed approcci valutativi orientati alla teoria. L'applicazione della Theory-based evaluation ad un caso di politica regionale.

RAPETTA, ANNA
2013/2014

Abstract

Il presente elaborato si propone di approfondire il tema della programmazione delle politiche pubbliche in materia sociosanitaria, con particolare attenzione agli aspetti valutativi ed ai fattori logico-razionali sottostanti il processo programmatorio. In linea generale la programmazione può essere definita come un processo razionale, poiché vi è sottesa un'attività di tipo razionale composta di varie fasi, in cui gli attori agiscono al fine di orientare la realtà nella direzione desiderata. A seconda dei contesti in cui si opera essa può assumere contenuti e modelli differenti e possono variare i soggetti coinvolti. Nell'ambito sanitario e sociosanitario la programmazione assume caratteristiche specifiche e proprie peculiarità. Nel testo, in particolare, viene evidenziata tale specificità attraverso il confronto con l'ambito sociale, ripercorrendo il percorso di formazione e sviluppo della normativa nel nostro Paese, con la successiva comparazione tra stili e modelli di programmazione orientati a logiche differenti. L'elemento centrale dell'elaborato è costituito dall'enunciazione della Theory-based evaluation e dall'approfondimento ed applicazione di alcuni suoi contenuti. Tale teoria, fondata da Carol Weiss negli anni Settanta, si colloca nell'ambito degli approcci valutativi orientati alla teoria. Essa intende analizzare e rendere evidenti quei processi, assunti e teorie che stanno alla base di programmi e politiche pubbliche. L'approccio dell'autrice prende le mosse dal bisogno di aprire la ¿scatola nera¿ tra intervento (input) e risultato per spiegare come e perché tale risultato è stato ottenuto. La metodologia proposta dalla Theory-based evaluation, grazie alla sua trasferibilità ed applicabilità a diversi ambiti, è stata utilizzata, in Italia e all'estero, per la valutazione della validità e dell'efficacia di programmi in numerosi settori. Prendendo spunto da alcune esperienze italiane, mi sono proposta di applicare la dimensione valutativa della teoria della Weiss ad un caso concreto, la D.G.R. 30 luglio 2012, n. 45-4248. Con la recente delibera, il legislatore ha inteso ridisegnare il modello dell'accoglienza residenziale e semiresidenziale per l'utenza anziana non autosufficiente, in un'ottica di riorganizzazione e semplificazione normativa ed organizzativa del sistema. L'obiettivo del testo è quello di approfondire il dettato normativo secondo il criterio della coerenza interna, ¿svelando¿ gli assunti e la catena logica sottostanti la DGR 45. Il quesito a cui si vuole tentare di rispondere è il seguente: l'approccio metodologico della TBE può dimostrarsi utile per la valutazione, ex ante ed ex post, di politiche pubbliche? Può essere applicato anche ad un atto amministrativo regionale?
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