Industrial plants that operate with specific quantities of hazardous substances are defined, in accordance with Legislative Decree 105/15, as companies at major accident hazard. This type of company has a substantial impact on the environment and public health. In particular, the incident that occurred in Seveso in 1976 is known to have become a starting point for the development of innovative policies aimed at managing significant incidents. Currently, at the national level, the regulatory reference is Legislative Decree 105/15, which transposes European Directive 2012/18/EU (Seveso III) and prescribes a methodology for the management of major accident hazard through quantitative risk assessment, the management system, and preparedness for emergency management, including the drafting of the External Emergency Plan (EEP) and the Internal Emergency Plan (IEP). At the regional level, with Regional Law No. 28 of September 26, 2002, the Regional Agency for Environmental Protection (ARPA) was entrusted with the responsibilities for the prevention and forecasting of natural risks, as well as environmental protection and control. In the field of companies at major accident hazard, ARPA is the technical support body for the authorities responsible for assessing and preventing such risks. It also intervenes in the event of EEP activation in collaboration with all other involved agencies, conducts sampling of air, water, and soil matrices potentially contaminated by the incident, assesses safety reports in conjunction with representatives of the Fire Brigade (VVF), Region, and INAIL. Lastly, like all other agencies with designated functions within an EEP, it formulates its own Functional Plan. Through a qualitative investigation, conducted via targeted interviews with ARPA employees involved in the management of companies at major accident hazard, the current handling of this subject matter, both from a documentary and operational perspective, has been assessed. Furthermore, critical issues and improvement suggestions aimed at enhancing the Agency's work processes have been gathered. The study has highlighted the need to develop an Operational Instruction for the preparation of ARPA Function Plans, which provides guidance on how to structure the document, what information from the EEP to include, and how to rework it to ensure a comprehensive, concrete, and precise document for swift, efficient, and effective emergency management. The document created during the study phase is structured into paragraphs that constitute the model of the Ideal Function Plan. In detail, it includes general information related to the reference PEE, a description of the company's production cycle and hazardous substances used, incidental assumptions, and EEP coding based on data collected from the Company's Safety Reports. It also involves an analysis of territorial vulnerabilities, and finally, ARPA's operational procedures are detailed, including the identification of involved parties and their respective tasks, such as sampling, both in emergency and potential post-emergency phases, and the necessary equipment for carrying out work activities. In conclusion, it was also possible to test the Operational Instruction by using it for the preparation of a Functional Plan for a petrochemical company subject to a scheduled emergency simulation, as stipulated by the External Emergency Plan (EEP) in accordance with Article 21, paragraph 6 of Legislative Decree 105/15. The simulation allowed for a very positive assessment of the Operational Instruction, which was employed in the preparation of the Function Plan used during the exercise.
Gli stabilimenti industriali che operano con determinati quantitativi di sostanze pericolose sono definiti, in base al D.lgs. 105/15, aziende a rischio d'incidente rilevante. Questa tipologia di aziende hanno un forte impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica. In particolare, l’incidente avvenuto a Seveso nel 1976 è noto per essere diventato il punto di partenza per lo sviluppo di politiche innovative volte alla gestione degli incidenti rilevanti. Attualmente, a livello nazionale, il riferimento normativo è il D.lgs. 105/15 che recepisce la Direttiva Europea 2012/18/UE (Seveso III) e che prescrive una metodologia per la gestione del rischio di incidente rilevante attraverso la valutazione del rischio quantificata, il sistema di gestione e la preparazione alla gestione delle emergenze anche attraverso la redazione del Piano di Emergenza Esterno (PEE) e del Piano di Emergenza Interno (PEI). A livello regionale, con L.R. n. 28 del 26 settembre 2002, sono state assegnate all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) le competenze su prevenzione e previsione dei rischi naturali nonché tutela e controllo in materia ambientale. In materia di aziende a rischio d’incidente rilevante ARPA è l’Ente di supporto tecnico agli organi preposti alla valutazione e prevenzione di tali rischi. Interviene inoltre in caso di attivazione del PEE in collaborazione con tutti gli altri Enti coinvolti, effettua campionamenti delle matrici aria, acqua e suolo potenzialmente contaminate dall’evento incidentale, valuta i rapporti di sicurezza insieme ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco (VVF), Regione ed INAIL. Infine, come tutti gli altri Enti destinatari di funzione nell’ambito di un PEE, redige il proprio Piano di Funzione. Attraverso un’indagine di tipo qualitativo, mediante un’intervista mirata ai dipendenti ARPA che operano nell’ambito della gestione delle aziende a rischio d’incidente rilevante, è stata valutata l’attuale gestione della tematica, sia dal punto di vista documentale che operativo. Inoltre, sono state raccolte sia criticità che suggerimenti volti al miglioramento della modalità lavorativa all’interno dell’Agenzia. Lo studio ha fatto emergere la necessità di elaborare un’Istruzione Operativa per la redazione dei Piani di Funzione ARPA che fornisca indicazioni su come strutturare il documento, quali informazioni contenute nel PEE riportare e come rielaborarne altre in modo da avere un documento completo, concreto e preciso per una gestione dell’emergenza veloce, efficiente ed efficace. Il documento realizzato in fase di studio è strutturato in paragrafi che compongono il modello di Piano di Funzione ideale. Nel dettaglio: informazioni generali in relazione al PEE di riferimento, descrizione del ciclo produttivo dell’Azienda e sostanze pericolose impiegate, ipotesi incidentali e codifica PEE sulla base dei dati raccolti dai Rapporti di Sicurezza (RdS) dell’Azienda, analisi delle vulnerabilità territoriali ed infine modalità operative di ARPA con l’indicazione dei soggetti coinvolti e relativi compiti quali campionamenti, sia in fase di emergenza che eventualmente in post emergenza, e la strumentazione necessaria all’espletamento dell’attività lavorativa. A conclusione dello studio è stato inoltre possibile testare l’Istruzione Operativa utilizzandola per la redazione di un Piano di Funzione di un’azienda petrolchimica oggetto di simulazione di emergenza programmata, così come previsto dal PEE di riferimento in base all’articolo 21 comma 6 del D.lgs. 105/15. La simulazione ha permesso di valutare molto positivamente l’Istruzione Operativa, impiegata per la redazione del Piano di Funzione utilizzato in fase di esercitazione.
L'impatto ambientale e sulla salute pubblica delle aziende a rischio d'incidente rilevante: elaborazione di una nuova istruzione operativa per coordinare i piani di emergenza esterna e i piani di funzione
NORO, ELEONORA
2022/2023
Abstract
Gli stabilimenti industriali che operano con determinati quantitativi di sostanze pericolose sono definiti, in base al D.lgs. 105/15, aziende a rischio d'incidente rilevante. Questa tipologia di aziende hanno un forte impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica. In particolare, l’incidente avvenuto a Seveso nel 1976 è noto per essere diventato il punto di partenza per lo sviluppo di politiche innovative volte alla gestione degli incidenti rilevanti. Attualmente, a livello nazionale, il riferimento normativo è il D.lgs. 105/15 che recepisce la Direttiva Europea 2012/18/UE (Seveso III) e che prescrive una metodologia per la gestione del rischio di incidente rilevante attraverso la valutazione del rischio quantificata, il sistema di gestione e la preparazione alla gestione delle emergenze anche attraverso la redazione del Piano di Emergenza Esterno (PEE) e del Piano di Emergenza Interno (PEI). A livello regionale, con L.R. n. 28 del 26 settembre 2002, sono state assegnate all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) le competenze su prevenzione e previsione dei rischi naturali nonché tutela e controllo in materia ambientale. In materia di aziende a rischio d’incidente rilevante ARPA è l’Ente di supporto tecnico agli organi preposti alla valutazione e prevenzione di tali rischi. Interviene inoltre in caso di attivazione del PEE in collaborazione con tutti gli altri Enti coinvolti, effettua campionamenti delle matrici aria, acqua e suolo potenzialmente contaminate dall’evento incidentale, valuta i rapporti di sicurezza insieme ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco (VVF), Regione ed INAIL. Infine, come tutti gli altri Enti destinatari di funzione nell’ambito di un PEE, redige il proprio Piano di Funzione. Attraverso un’indagine di tipo qualitativo, mediante un’intervista mirata ai dipendenti ARPA che operano nell’ambito della gestione delle aziende a rischio d’incidente rilevante, è stata valutata l’attuale gestione della tematica, sia dal punto di vista documentale che operativo. Inoltre, sono state raccolte sia criticità che suggerimenti volti al miglioramento della modalità lavorativa all’interno dell’Agenzia. Lo studio ha fatto emergere la necessità di elaborare un’Istruzione Operativa per la redazione dei Piani di Funzione ARPA che fornisca indicazioni su come strutturare il documento, quali informazioni contenute nel PEE riportare e come rielaborarne altre in modo da avere un documento completo, concreto e preciso per una gestione dell’emergenza veloce, efficiente ed efficace. Il documento realizzato in fase di studio è strutturato in paragrafi che compongono il modello di Piano di Funzione ideale. Nel dettaglio: informazioni generali in relazione al PEE di riferimento, descrizione del ciclo produttivo dell’Azienda e sostanze pericolose impiegate, ipotesi incidentali e codifica PEE sulla base dei dati raccolti dai Rapporti di Sicurezza (RdS) dell’Azienda, analisi delle vulnerabilità territoriali ed infine modalità operative di ARPA con l’indicazione dei soggetti coinvolti e relativi compiti quali campionamenti, sia in fase di emergenza che eventualmente in post emergenza, e la strumentazione necessaria all’espletamento dell’attività lavorativa. A conclusione dello studio è stato inoltre possibile testare l’Istruzione Operativa utilizzandola per la redazione di un Piano di Funzione di un’azienda petrolchimica oggetto di simulazione di emergenza programmata, così come previsto dal PEE di riferimento in base all’articolo 21 comma 6 del D.lgs. 105/15. La simulazione ha permesso di valutare molto positivamente l’Istruzione Operativa, impiegata per la redazione del Piano di Funzione utilizzato in fase di esercitazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi TPALL_NORO Eleonora.pdf
non disponibili
Descrizione: Elaborato finale CdL Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro_Noro Eleonora
Dimensione
1.26 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.26 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/5949