Le capsule sono preparazioni solide con involucri duri o molli di varie forme e capacità, contenenti usualmente una dose unica di principio attivo. Esse sono destinate alla somministrazione orale. Lo scopo della tesi riguarda la descrizione degli eccipienti utilizzati nella produzione delle capsule, evidenziandone in particolare i requisiti tecnologici. Tradizionalmente la gelatina è la materia di prima scelta per la fabbricazione delle capsule, date le sue caratteristiche che la rendono idonea in qualità di rivestimento. La gelatina è di origine animale ed è ottenuta dalla denaturazione del collagene. Tale eccipiente ha dei limiti, come le reazioni di reticolazione a contatto con determinati reagenti, che possono ridurre la solubilità dell'involucro. Inoltre farmaci igroscopici possono rendere fragili le capsule alle sollecitazioni meccaniche. Questi limiti possono essere superati utilizzando eccipienti alternativi alla gelatina, aventi natura diversa, come per esempio i derivati semisintetici, tra cui rivestono particolare interesse l'idrossipropilmetilcellulosa (HPMC) e i carregenani. Sono stati individuati successivamente polimeri di origine sintetica, come l'alcol polivinilico (PVA). Altri eccipienti che possono essere utilizzati sono quelli di origine vegetale, come pullulani e gellani.

Eccipienti utilizzati in tecnologia farmaceutica per la formulazione di capsule ad uso orale

CIGOLINI, JUAN DE DIOS
2012/2013

Abstract

Le capsule sono preparazioni solide con involucri duri o molli di varie forme e capacità, contenenti usualmente una dose unica di principio attivo. Esse sono destinate alla somministrazione orale. Lo scopo della tesi riguarda la descrizione degli eccipienti utilizzati nella produzione delle capsule, evidenziandone in particolare i requisiti tecnologici. Tradizionalmente la gelatina è la materia di prima scelta per la fabbricazione delle capsule, date le sue caratteristiche che la rendono idonea in qualità di rivestimento. La gelatina è di origine animale ed è ottenuta dalla denaturazione del collagene. Tale eccipiente ha dei limiti, come le reazioni di reticolazione a contatto con determinati reagenti, che possono ridurre la solubilità dell'involucro. Inoltre farmaci igroscopici possono rendere fragili le capsule alle sollecitazioni meccaniche. Questi limiti possono essere superati utilizzando eccipienti alternativi alla gelatina, aventi natura diversa, come per esempio i derivati semisintetici, tra cui rivestono particolare interesse l'idrossipropilmetilcellulosa (HPMC) e i carregenani. Sono stati individuati successivamente polimeri di origine sintetica, come l'alcol polivinilico (PVA). Altri eccipienti che possono essere utilizzati sono quelli di origine vegetale, come pullulani e gellani.
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