In the first part the thesis deals with consciousness in general, by briefly examining the various theories that try to explain consciousness. More space is rather devoted to the analysis of the phenomenal properties of conscious experience. In particular, the focus is on the whole range of issues that arise in an attempt at naturalizing consciousness. This latter issue is addressed mainly from the perspective of the Australian philosopher David J. Chalmers, by focusing particularly on his book " The Conscious Mind". By starting from the analysis of phenomenal properties, the thesis aims to show how these properties can be the starting point for an effective critique of physicalism. Two arguments against physicalism are reported, Chalmers' experiment of phenomenal zombies and Saul Kripke's critique of physicalism. The description of these two arguments show how they rely on the link between conceivability and possibility. Finally, the thesis focuses on the relationship between conceivability and possibility, and attempts at giving an overview, however cursory, of the most obvious problems that arise when one tries to find a clear link between the epistemological and ontologico-metaphysical level.
La tesi tratta in una prima parte della coscienza in generale, prendendo in considerazione a sommi capi le diverse teorie che cercano di spiegare cos'è la coscienza. Un maggiore spazio è invece dato all'analisi delle proprietà fenomeniche dell'esperienza cosciente. In particolare l'attenzione è posta su tutta quelle serie di problematiche che scaturiscono nel tentativo di naturalizzare la coscienza. Quest'ultimo tema viene affrontato soprattutto nella prospettiva del filosofo Australiano David J. Chalmers, mettendo in primo piano il suo libro ¿The Conscious Mind¿. Dall'analisi delle proprietà fenomeniche viene successivamente mostrato come queste possano costituire il punto d'appoggio per un'efficace critica al fisicalismo. Gli argomenti contro il fisicalismo riportati sono due; l'esperimento mentale degli zombie fenomenici di Chalmers e la critica al fisicalismo di Saul Kripke. Dopo aver descritto questi due argomenti viene messo in luce come entrambi si reggano sul nesso tra concepibilità e possibilità. Infine è trattato il rapporto tra concepibilità e possibilità, cercando, anche qui in modo sommario, di dare una panoramica dei problemi più evidenti che scaturiscono quando si cerca di trovare un legame chiaro tra piano epistemologico e piano metafisico-ontologico.
LA COSCIENZE FENOMENICA IN CHALMERS
ZESE, MICHELE
2012/2013
Abstract
La tesi tratta in una prima parte della coscienza in generale, prendendo in considerazione a sommi capi le diverse teorie che cercano di spiegare cos'è la coscienza. Un maggiore spazio è invece dato all'analisi delle proprietà fenomeniche dell'esperienza cosciente. In particolare l'attenzione è posta su tutta quelle serie di problematiche che scaturiscono nel tentativo di naturalizzare la coscienza. Quest'ultimo tema viene affrontato soprattutto nella prospettiva del filosofo Australiano David J. Chalmers, mettendo in primo piano il suo libro ¿The Conscious Mind¿. Dall'analisi delle proprietà fenomeniche viene successivamente mostrato come queste possano costituire il punto d'appoggio per un'efficace critica al fisicalismo. Gli argomenti contro il fisicalismo riportati sono due; l'esperimento mentale degli zombie fenomenici di Chalmers e la critica al fisicalismo di Saul Kripke. Dopo aver descritto questi due argomenti viene messo in luce come entrambi si reggano sul nesso tra concepibilità e possibilità. Infine è trattato il rapporto tra concepibilità e possibilità, cercando, anche qui in modo sommario, di dare una panoramica dei problemi più evidenti che scaturiscono quando si cerca di trovare un legame chiaro tra piano epistemologico e piano metafisico-ontologico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/59441