Questo lavoro di tesi espone le origini e gli sviluppi delle azioni positive a favore delle donne sia negli Stati Uniti che in India. Comparando la dottrina e la giurisprudenza di queste due Nazioni, si sono evidenziate analogie e differenze in vari ambiti, dall' istruzione all' occupazione. A differenza di quanto comunemente si pensi, tali Paesi così diversi e geograficamente lontani, hanno condiviso esperienze di discriminazioni simili portando sviluppi delle azioni positive. Le politiche dell' affirmative action negli U.S.A, adottate per porre rimedio alle discriminazioni subite dai neri, estesero con il tempo il novero dei soggetti beneficiari verso le donne ed altre minoranze etniche. Similmente, in India, la reservation policy prevista nella Costituzione del 1950 per rimediare alla passata discriminazione verso le caste inferiori, le comunità tribali riconosciute e le altre classi svantaggiate , venne estesa anche alle donne e minori. L' analisi della giurisprudenza susseguitasi nel tempo con riferimento alle azioni positive, in entrambi i Paesi, porta ad affermare come essa sia stata fortemente altalenante sul problema. Ancora oggi si attendono risposte da parte delle Corti sulla questione dell' affirmative action. Al termine del presente lavoro è possibile leggere un' intervista ad una donna dell' associazione scambi culturali di Torino per approfondire meglio le tradizioni e le contraddizioni dell' India.

Le azioni positive a favore delle donne: India e Stati Uniti a confronto

GIAQUINTO, EMILIA
2012/2013

Abstract

Questo lavoro di tesi espone le origini e gli sviluppi delle azioni positive a favore delle donne sia negli Stati Uniti che in India. Comparando la dottrina e la giurisprudenza di queste due Nazioni, si sono evidenziate analogie e differenze in vari ambiti, dall' istruzione all' occupazione. A differenza di quanto comunemente si pensi, tali Paesi così diversi e geograficamente lontani, hanno condiviso esperienze di discriminazioni simili portando sviluppi delle azioni positive. Le politiche dell' affirmative action negli U.S.A, adottate per porre rimedio alle discriminazioni subite dai neri, estesero con il tempo il novero dei soggetti beneficiari verso le donne ed altre minoranze etniche. Similmente, in India, la reservation policy prevista nella Costituzione del 1950 per rimediare alla passata discriminazione verso le caste inferiori, le comunità tribali riconosciute e le altre classi svantaggiate , venne estesa anche alle donne e minori. L' analisi della giurisprudenza susseguitasi nel tempo con riferimento alle azioni positive, in entrambi i Paesi, porta ad affermare come essa sia stata fortemente altalenante sul problema. Ancora oggi si attendono risposte da parte delle Corti sulla questione dell' affirmative action. Al termine del presente lavoro è possibile leggere un' intervista ad una donna dell' associazione scambi culturali di Torino per approfondire meglio le tradizioni e le contraddizioni dell' India.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59403