La tesi si prefigge di indagare la ricerca di Katherine Mansfield di una forma esclusiva che sfocerà nell'invenzione della short story e che implicherà una ridefinizione, innanzitutto in negativo, delle potenzialità di una prosa desiderosa di cogliere l'autentico, di ¿far guizzare¿ ciò che si svela solo per un istante. La tesi si sviluppa lungo sei capitoli, all'interno dei quali la prosa mansfieldiana è spesso messa in relazione con il linguaggio cinematografico, in particolare del cinema delle origini e dell'opera documentaria di Robert J. Flaherty, e con diverse esperienze di vita agli Antipodi, come quella di R.L. Stevenson o del capitano Cook. Nella seconda metà della tesi vengono indagati i rapporti fra oggettività e soggettività del testo e del suo rapporto con le dimensioni temporale e onirica. I. All'origine dell'atto di scrittura: ricerca di una forma, ridefinizione della brevità II. La crisi della visione III. Dalla crisi della visione alla ridefinizione dello sguardo: scrivere degli Antipodi, scrivere dagli Antipodi IV. Scrivere per diventare altri: coming alive of things come esito della pluralità del punto di vista V. Abolizione e restaurazione del tempo: la scrittura di Katherine Mansfield nello scarto fra passato e futuro VI. La dimensione onirica e l'idea dell'immemorabile

Katherine Mansfield: l'invenzione della short story come avventura nella forma breve

MURGIA, STEFANO
2012/2013

Abstract

La tesi si prefigge di indagare la ricerca di Katherine Mansfield di una forma esclusiva che sfocerà nell'invenzione della short story e che implicherà una ridefinizione, innanzitutto in negativo, delle potenzialità di una prosa desiderosa di cogliere l'autentico, di ¿far guizzare¿ ciò che si svela solo per un istante. La tesi si sviluppa lungo sei capitoli, all'interno dei quali la prosa mansfieldiana è spesso messa in relazione con il linguaggio cinematografico, in particolare del cinema delle origini e dell'opera documentaria di Robert J. Flaherty, e con diverse esperienze di vita agli Antipodi, come quella di R.L. Stevenson o del capitano Cook. Nella seconda metà della tesi vengono indagati i rapporti fra oggettività e soggettività del testo e del suo rapporto con le dimensioni temporale e onirica. I. All'origine dell'atto di scrittura: ricerca di una forma, ridefinizione della brevità II. La crisi della visione III. Dalla crisi della visione alla ridefinizione dello sguardo: scrivere degli Antipodi, scrivere dagli Antipodi IV. Scrivere per diventare altri: coming alive of things come esito della pluralità del punto di vista V. Abolizione e restaurazione del tempo: la scrittura di Katherine Mansfield nello scarto fra passato e futuro VI. La dimensione onirica e l'idea dell'immemorabile
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