Oggetto di studio è un esame specifico del mercato del lavoro, ponendo cioè il focus sulla posizione della ¿madre lavoratrice¿. L'indagine in tal senso si svolge su più piani. Le pagine di apertura vertono in un primo momento sulla valutazione della figura della donna nel contesto socio-culturale di riferimento, in cui vengono messe in evidenza le peculiarità del sistema italiano. In un secondo momento viene proposto invece un esame temporale circa il ruolo della donna all'interno del detto mercato del lavoro e lungo un orizzonte temporale piuttosto esteso. In ultima battuta viene invece messo in luce un approccio di tipo geografico alla questione, volgendo lo sguardo prima sul microcosmo nazionale, poi sul resto dell'Europa. Il tutto accompagnato da un esame circa i tassi di attività, occupazione, disoccupazione pertinenti l'oggetto di studio. Proseguendo, si scende maggiormente nel dettaglio della figura di donna ¿madre lavoratrice¿, passando ad esaminare la questione della partecipazione al mercato del lavoro e dell'allocazione del tempo tra lavoro retribuito e lavoro domestico. Anche in questo caso il discorso è strutturato su più livelli, i quali trattano principalmente di un confronto ¿uomini-donne¿, che si sviluppa sia in verticale ¿ dalla nazione all'eurozona ¿ sia in orizzontale ¿ da individuo lavoratore, fino a giungere alla posizione di madre lavoratrice, passando attraverso l'identità di compagna e moglie impegnata. Tale confronto porta l'attenzione sulle modalità con cui le donne distribuiscono il loro tempo, con particolare riferimento alle sovrapposizioni tra tempo di lavoro e tempi di vita da una parte, alla disuguaglianza di genere nei carichi di lavoro e alla persistente asimmetria all'interno della coppia dall'altra. Nei capitoli che seguono viene poi focalizzata l'attenzione sulla delicata quanto importante questione delle politiche di conciliazione e di tutto ciò ad esse pertinente, in modo particolare vengono esaminati tutti gli strumenti idonei a favorire il sussistere delle madri lavoratrici all'interno del sistema lavoro. La mancanza di un contesto familiare e culturale idoneo alla conciliazione nel nostro Paese si traduce infatti in una bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro e, al contempo, in una persistente bassa fecondità, creando problemi sia per la crescita economica del paese, sia per i rapporti tra le generazioni. Vengono quindi illustrate e discusse tutte le alternative possibili atte a favorire questa integrazione, con riferimento non solo all'organizzazione dell'orario di lavoro ma anche ad una migliore allocazione del tempo nel districarsi tra famiglia e lavoro. Quest'ultima sezione del lavoro presenta poi una descrizione di alcuni casi di donne per cui la sfida della conciliazione tra lavoro e famiglia ha avuto esito negativo, portando perciò a disoccupazione e/o inattività. L'argomento viene affrontato attraverso un approccio di tipo multilivello, andando ad osservare la situazione all'interno del Paese così come confrontando il quadro di riferimento con il contesto europeo, il tutto lungo un orizzonte temporale sufficientemente ampio. Viene rivolto lo sguardo anche alla crisi economica che ha colpito il Paese così come il resto d'Europa, incidendo profondamente sia sui mercati del lavoro dei diversi Stati sia sugli stessi uomini e donne. Il progetto termina infine con delle conclusioni e considerazioni riguardo l'oggetto d'indagine.

Donne tra Lavoro e Fecondità. Intesa o Conflitto?

LAUS, ANGELA
2011/2012

Abstract

Oggetto di studio è un esame specifico del mercato del lavoro, ponendo cioè il focus sulla posizione della ¿madre lavoratrice¿. L'indagine in tal senso si svolge su più piani. Le pagine di apertura vertono in un primo momento sulla valutazione della figura della donna nel contesto socio-culturale di riferimento, in cui vengono messe in evidenza le peculiarità del sistema italiano. In un secondo momento viene proposto invece un esame temporale circa il ruolo della donna all'interno del detto mercato del lavoro e lungo un orizzonte temporale piuttosto esteso. In ultima battuta viene invece messo in luce un approccio di tipo geografico alla questione, volgendo lo sguardo prima sul microcosmo nazionale, poi sul resto dell'Europa. Il tutto accompagnato da un esame circa i tassi di attività, occupazione, disoccupazione pertinenti l'oggetto di studio. Proseguendo, si scende maggiormente nel dettaglio della figura di donna ¿madre lavoratrice¿, passando ad esaminare la questione della partecipazione al mercato del lavoro e dell'allocazione del tempo tra lavoro retribuito e lavoro domestico. Anche in questo caso il discorso è strutturato su più livelli, i quali trattano principalmente di un confronto ¿uomini-donne¿, che si sviluppa sia in verticale ¿ dalla nazione all'eurozona ¿ sia in orizzontale ¿ da individuo lavoratore, fino a giungere alla posizione di madre lavoratrice, passando attraverso l'identità di compagna e moglie impegnata. Tale confronto porta l'attenzione sulle modalità con cui le donne distribuiscono il loro tempo, con particolare riferimento alle sovrapposizioni tra tempo di lavoro e tempi di vita da una parte, alla disuguaglianza di genere nei carichi di lavoro e alla persistente asimmetria all'interno della coppia dall'altra. Nei capitoli che seguono viene poi focalizzata l'attenzione sulla delicata quanto importante questione delle politiche di conciliazione e di tutto ciò ad esse pertinente, in modo particolare vengono esaminati tutti gli strumenti idonei a favorire il sussistere delle madri lavoratrici all'interno del sistema lavoro. La mancanza di un contesto familiare e culturale idoneo alla conciliazione nel nostro Paese si traduce infatti in una bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro e, al contempo, in una persistente bassa fecondità, creando problemi sia per la crescita economica del paese, sia per i rapporti tra le generazioni. Vengono quindi illustrate e discusse tutte le alternative possibili atte a favorire questa integrazione, con riferimento non solo all'organizzazione dell'orario di lavoro ma anche ad una migliore allocazione del tempo nel districarsi tra famiglia e lavoro. Quest'ultima sezione del lavoro presenta poi una descrizione di alcuni casi di donne per cui la sfida della conciliazione tra lavoro e famiglia ha avuto esito negativo, portando perciò a disoccupazione e/o inattività. L'argomento viene affrontato attraverso un approccio di tipo multilivello, andando ad osservare la situazione all'interno del Paese così come confrontando il quadro di riferimento con il contesto europeo, il tutto lungo un orizzonte temporale sufficientemente ampio. Viene rivolto lo sguardo anche alla crisi economica che ha colpito il Paese così come il resto d'Europa, incidendo profondamente sia sui mercati del lavoro dei diversi Stati sia sugli stessi uomini e donne. Il progetto termina infine con delle conclusioni e considerazioni riguardo l'oggetto d'indagine.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59298