Alexithymia is a psychological construct conceptualized as an emotion regulation deficit, and it refers to difficulties identifying, describing and communicating emotions. Alexithymia is suspected of being a predisposing risk factor for somatic and psychiatric disorders; specifically, the present review examines the relationship between alexithymia and substance dependence. Many studies revealed that the percentage of clinical alexithymia in substance dependent patients' (during withdrawal symptoms or during advanced treatment) is about 40-50%. Therefore, it is reasonable to support the hypothesis that subjects suffering from drug and alcohol addiction would find it difficult to express, identify or describe their emotional experiences, and to discriminate emotional states from underlying body sensations. These diseases would represent some stable psychological traits in patients suffering from substance abuse disorders, moreover, alexithymic deficits would determine the attempt to regulate emotional processes by the use of psychoactive substances. After defining alexithymia, defining substance dependence, and examining their relationships, the review describes the empirical research conducted to support these hypotheses. In this research a sample of substance dependent patients, resident at ¿Comunità Terapeutica GRUPPO A.R.C.O.¿ in Turin, was analyzed by using the Twenty-items Toronto Alexithymia Scale (TAS-20) to measure their alexithymia level. Results confirmed previous studies; over 70% of the total sample were classified as borderline or clinical alexithymic based on the cut-off of TAS-20 (score >51). These results support the hypothesis that substance dependence might be reconceptualized as an emotion regulation disease, and, moreover, they suggest that maybe the treatment of substance dependence might be focalized on compensation of this disease.
L'alessitimia è un costrutto psicologico concettualizzato come un deficit della regolazione affettiva; esso è caratterizzato dalla difficoltà a identificare, descrivere e comunicare le emozioni e viene considerato tra i principali fattori di rischio di numerosi disturbi somatici e psichiatrici. In particolare, nel presente lavoro di tesi viene esaminata la relazione esistente tra alessitimia e dipendenza da sostanze. In numerose ricerche empiriche la percentuale di alessitimia rilevata nei soggetti dipendenti da sostanze, sia in fase di astinenza sia in fase di trattamento avanzato, si è attestata mediamente intorno al 40-50%. Sulla base di questi risultati, si può ragionevolmente sostenere l'ipotesi secondo cui i soggetti affetti dal disturbo d'abuso di sostanze avrebbero difficoltà ad esprimere, identificare e descrivere i propri vissuti emozionali e a discriminare gli stati emotivi dalle sensazioni corporee sottostanti; tali deficit rappresenterebbero inoltre alcuni tratti psicologici stabili dei pazienti affetti da sindrome da uso di sostanze e sarebbero alla base del tentativo di regolare l'affettività attraverso l'uso di svariate sostanze psicoattive. Al fine di verificare ulteriormente queste ipotesi, in questo studio vengono delineati il costrutto dell'alessitimia, la patologia della dipendenza da sostanze e le loro correlazioni, e infine viene presentata una ricerca empirica condotta su un campione costituito da persone con condotta d'abuso di sostanze residenti presso la ¿Comunità Terapeutica GRUPPO A.R.C.O.¿ di Torino. Nella ricerca sono stati esaminati i livelli di alessitimia dei pazienti mediante la somministrazione della Twenty-Items Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). I risultati della ricerca hanno confermato i dati presenti nella letteratura precedente; in base al cut-off della TAS-20, oltre il 70% del campione presenta livelli di alessitimia medio-alti (score >51). Quanto esposto fino ad ora giustifica la tesi sostenuta da vari autori, ossia riconcettualizzare la patologia della dipendenza da sostanze come un deficit della regolazione emotiva in modo tale che il suo trattamento sia mirato alla compensazione di tali deficit.
Relazioni tra alessitimia e dipendenza da sostanze
TOLOMEO, MARCO
2011/2012
Abstract
L'alessitimia è un costrutto psicologico concettualizzato come un deficit della regolazione affettiva; esso è caratterizzato dalla difficoltà a identificare, descrivere e comunicare le emozioni e viene considerato tra i principali fattori di rischio di numerosi disturbi somatici e psichiatrici. In particolare, nel presente lavoro di tesi viene esaminata la relazione esistente tra alessitimia e dipendenza da sostanze. In numerose ricerche empiriche la percentuale di alessitimia rilevata nei soggetti dipendenti da sostanze, sia in fase di astinenza sia in fase di trattamento avanzato, si è attestata mediamente intorno al 40-50%. Sulla base di questi risultati, si può ragionevolmente sostenere l'ipotesi secondo cui i soggetti affetti dal disturbo d'abuso di sostanze avrebbero difficoltà ad esprimere, identificare e descrivere i propri vissuti emozionali e a discriminare gli stati emotivi dalle sensazioni corporee sottostanti; tali deficit rappresenterebbero inoltre alcuni tratti psicologici stabili dei pazienti affetti da sindrome da uso di sostanze e sarebbero alla base del tentativo di regolare l'affettività attraverso l'uso di svariate sostanze psicoattive. Al fine di verificare ulteriormente queste ipotesi, in questo studio vengono delineati il costrutto dell'alessitimia, la patologia della dipendenza da sostanze e le loro correlazioni, e infine viene presentata una ricerca empirica condotta su un campione costituito da persone con condotta d'abuso di sostanze residenti presso la ¿Comunità Terapeutica GRUPPO A.R.C.O.¿ di Torino. Nella ricerca sono stati esaminati i livelli di alessitimia dei pazienti mediante la somministrazione della Twenty-Items Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). I risultati della ricerca hanno confermato i dati presenti nella letteratura precedente; in base al cut-off della TAS-20, oltre il 70% del campione presenta livelli di alessitimia medio-alti (score >51). Quanto esposto fino ad ora giustifica la tesi sostenuta da vari autori, ossia riconcettualizzare la patologia della dipendenza da sostanze come un deficit della regolazione emotiva in modo tale che il suo trattamento sia mirato alla compensazione di tali deficit.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/59260