INTRODUCTION: In recent years, the figure of the nurse has undergone an evolution that has led him to obtain greater autonomy and, consequently, many responsibilities. In support of their work, especially in the context of emergency-urgency, nurses increasingly use the ultrasound. Although the practice is still under development, nursing ultrasound is therefore destined to become a fundamental part of the care process and care pathways, as a guarantee of patient safety and in order to ensure the professional development of the figure nursing. OBJECTIVE: The purpose of this thesis is to demonstrate, through a review of the scientific literature, how the ultrasound can be of help to the nursing profession in the secondary evaluation of triage, as well as as an aid to nursing procedures in the context of emergency-urgency. MATERIAL AND METHODS: For the research, the PubMed, ScienceDirect, ANIARTI and BMC databases were consulted from November 2008 until November 2022. Furthermore, various websites and some reference texts were viewed. RESULTS: During an initial search carried out on PubMed I obtained 5136 results, while later, by carrying out further searches on PubMed with different search strings, I obtained respectively 280 results, then further 54, 421 and 48 results. From a first search carried out on ScienceDirect I obtained 1259 results, while in the following one 251. In the search carried out on BMC I obtained 1901 results. In a second step, based on the quality and relevance to the question I asked, I selected from the various searches, 11 articles from Pubmed, 6 articles from ScienceDirect, 2 articles from ANIARTI and 1 from BMC. DISCUSSION: The research considered 20 studies investigating different areas and clinical pictures in which the ultrasound is used as a nursing support in emergency-urgency situations. Most studies show that the use of ultrasound by nurses improves clinical outcome, especially with specific staff training. Areas in which the use of ultrasound can improve nursing practice include abdominal trauma with the FAST exam, vascular evaluation for ultrasound-guided venous access placement in the critically ill patient, bladder evaluation for correct catheter placement, and vascular evaluation to exclude deep vein thrombosis. Additional clinical pictures, such as the evaluation of pneumothorax, long bone fractures and pulmonary and cardiological evaluation of dyspnea, have favorable evidence, but are still not very applicable in care settings. In general, nursing ultrasound demonstrates a level of accuracy comparable to medical ultrasound, but still presents some critical issues in its total application in clinical practice. CONCLUSION: The use of the ultrasound can be of support to the nurse, in the secondary triage evaluation and during the execution of the procedures in the emergency-urgency context, in various clinical situations. Although specific training for nurses is recommended in most studies, it is not always necessary. However, nursing ultrasound is still under development, but offering many advantages and possessing excellent potential, it is destined to increase in clinical practice and contribute to obtaining full professional autonomy, as well as accelerating the evolution of the figure nursing towards full professionalization.
INTRODUZIONE: In questi ultimi anni, la figura dell’infermiere ha subìto un’evoluzione che lo ha portato ad ottenere una maggiore autonomia e, di conseguenza, molte responsabilità. A sostegno del proprio operato, soprattutto nell’ambito dell’emergenza-urgenza, l’infermiere sempre di più utilizza l’ecografo. Sebbene la pratica sia ancora in fase di sviluppo, l’ecografia infermieristica è, pertanto, destinata a diventare parte fondamentale del processo di cura e dei percorsi assistenziali, come garanzia di sicurezza per il paziente e al fine di garantire lo sviluppo professionale della figura infermieristica. OBIETTIVO: Lo scopo di questa tesi è quello di dimostrare, attraverso una revisione della letteratura scientifica, come l’ecografo può essere d’aiuto alla professione infermieristica nella valutazione secondaria di triage, nonché come ausilio alle procedure infermieristiche nell’ambito dell’emergenza-urgenza. MATERIALE E METODI: Per la ricerca sono state consultate le banche dati PubMed, ScienceDirect, ANIARTI e BMC dal novembre 2008 fino al novembre 2022. Inoltre, sono stati visionati diversi siti internet e alcuni testi di riferimento. RISULTATI: Durante una prima ricerca effettuata su PubMed ho ottenuto 5136 risultati, mentre in seguito, eseguendo ulteriori ricerche su PubMed con differenti stringhe di ricerca, ho ottenuto rispettivamente 280 risultati, poi ulteriori 54, 421 e 48 risultati. Da una prima ricerca svolta su ScienceDirect ho ottenuto 1259 risultati, mentre in quella successiva 251. Nella ricerca effettuata su BMC ho ottenuto 1901 risultati. In un secondo momento, sulla base della qualità e della pertinenza al quesito da me posto, ho selezionato dalle diverse ricerche, 11 articoli da Pubmed, 6 articoli da ScienceDirect, 2 articoli da ANIARTI e 1 da BMC. DISCUSSIONE: La ricerca ha considerato 20 studi che indagano diversi ambiti e quadri clinici in cui l'ecografo è utilizzato come supporto infermieristico in situazioni di emergenza-urgenza. La maggior parte degli studi dimostra che l'uso dell'ecografo da parte degli infermieri migliora l'outcome clinico, soprattutto con una formazione specifica del personale. Gli ambiti in cui l'uso dell'ecografo può migliorare la pratica infermieristica includono il trauma addominale con l'esame FAST, la valutazione vascolare per il posizionamento ecoguidato degli accessi venosi nel paziente critico, la valutazione vescicale per il corretto posizionamento del catetere e la valutazione vascolare per escludere la trombosi venosa profonda. Ulteriori quadri clinici, come la valutazione dello pneumotorace, delle fratture delle ossa lunghe e la valutazione polmonare e cardiologica della dispnea, hanno evidenze favorevoli, ma risultano ancora poco applicabili nei contesti di cura. In generale, l'ecografia infermieristica dimostra un livello di accuratezza comparabile a quello medico, ma presenta ancora alcune criticità nella sua totale applicazione nella pratica clinica. CONCLUSIONE: L’uso dell’ecografo può essere di supporto all’infermiere, nella valutazione secondaria di triage e durante l’esecuzione delle procedure nel contesto di emergenza-urgenza, in diversi quadri clinici. Sebbene, nella maggior parte degli studi venga raccomandata una formazione specifica per gli infermieri, non sempre risulta essere necessaria. Tuttavia, l’ecografia infermieristica è ancora in fase di sviluppo, ma offrendo molti vantaggi e possedendo un ottimo potenziale, è destinata ad aumentare nella pratica clinica ed a contribuire all’ottenimento della piena autonomia professionale, nonché ad accelerare il percorso di evoluzione della figura infermieristica verso una completa professionalizzazione.
ECOGRAFIA INFERMIERISTICA: l’uso dell’ecografo come supporto alla valutazione di triage e come ausilio alle procedure infermieristiche in emergenza-urgenza
CAFFO, SABRINA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: In questi ultimi anni, la figura dell’infermiere ha subìto un’evoluzione che lo ha portato ad ottenere una maggiore autonomia e, di conseguenza, molte responsabilità. A sostegno del proprio operato, soprattutto nell’ambito dell’emergenza-urgenza, l’infermiere sempre di più utilizza l’ecografo. Sebbene la pratica sia ancora in fase di sviluppo, l’ecografia infermieristica è, pertanto, destinata a diventare parte fondamentale del processo di cura e dei percorsi assistenziali, come garanzia di sicurezza per il paziente e al fine di garantire lo sviluppo professionale della figura infermieristica. OBIETTIVO: Lo scopo di questa tesi è quello di dimostrare, attraverso una revisione della letteratura scientifica, come l’ecografo può essere d’aiuto alla professione infermieristica nella valutazione secondaria di triage, nonché come ausilio alle procedure infermieristiche nell’ambito dell’emergenza-urgenza. MATERIALE E METODI: Per la ricerca sono state consultate le banche dati PubMed, ScienceDirect, ANIARTI e BMC dal novembre 2008 fino al novembre 2022. Inoltre, sono stati visionati diversi siti internet e alcuni testi di riferimento. RISULTATI: Durante una prima ricerca effettuata su PubMed ho ottenuto 5136 risultati, mentre in seguito, eseguendo ulteriori ricerche su PubMed con differenti stringhe di ricerca, ho ottenuto rispettivamente 280 risultati, poi ulteriori 54, 421 e 48 risultati. Da una prima ricerca svolta su ScienceDirect ho ottenuto 1259 risultati, mentre in quella successiva 251. Nella ricerca effettuata su BMC ho ottenuto 1901 risultati. In un secondo momento, sulla base della qualità e della pertinenza al quesito da me posto, ho selezionato dalle diverse ricerche, 11 articoli da Pubmed, 6 articoli da ScienceDirect, 2 articoli da ANIARTI e 1 da BMC. DISCUSSIONE: La ricerca ha considerato 20 studi che indagano diversi ambiti e quadri clinici in cui l'ecografo è utilizzato come supporto infermieristico in situazioni di emergenza-urgenza. La maggior parte degli studi dimostra che l'uso dell'ecografo da parte degli infermieri migliora l'outcome clinico, soprattutto con una formazione specifica del personale. Gli ambiti in cui l'uso dell'ecografo può migliorare la pratica infermieristica includono il trauma addominale con l'esame FAST, la valutazione vascolare per il posizionamento ecoguidato degli accessi venosi nel paziente critico, la valutazione vescicale per il corretto posizionamento del catetere e la valutazione vascolare per escludere la trombosi venosa profonda. Ulteriori quadri clinici, come la valutazione dello pneumotorace, delle fratture delle ossa lunghe e la valutazione polmonare e cardiologica della dispnea, hanno evidenze favorevoli, ma risultano ancora poco applicabili nei contesti di cura. In generale, l'ecografia infermieristica dimostra un livello di accuratezza comparabile a quello medico, ma presenta ancora alcune criticità nella sua totale applicazione nella pratica clinica. CONCLUSIONE: L’uso dell’ecografo può essere di supporto all’infermiere, nella valutazione secondaria di triage e durante l’esecuzione delle procedure nel contesto di emergenza-urgenza, in diversi quadri clinici. Sebbene, nella maggior parte degli studi venga raccomandata una formazione specifica per gli infermieri, non sempre risulta essere necessaria. Tuttavia, l’ecografia infermieristica è ancora in fase di sviluppo, ma offrendo molti vantaggi e possedendo un ottimo potenziale, è destinata ad aumentare nella pratica clinica ed a contribuire all’ottenimento della piena autonomia professionale, nonché ad accelerare il percorso di evoluzione della figura infermieristica verso una completa professionalizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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