L'insediamento protostorico di Tarquinia si sviluppava per circa 150 ettari in corrispondenza di una vasta struttura orografica unitaria, detta complessivamente ¿la Civita¿. E' possibile, allo stato attuale degli studi, rimandare le origini del centro protostorico alla fine dell'età del Bronzo. Con la fase iniziale del primo Ferro siamo all'inizio del processo di massima concentrazione dell'insediamento sul pianoro della Civita, dovuto ad un profondo processo di ¿sinecismo¿ che porta all'abbandono pressoché sistematico dei villaggi protovillanoviani del Tarquiniese. Nella fase recente del primo Ferro l'insediamento assumerà, dal punto di vista topografico, fisionomie pienamente protourbane con una forte aggregazione demografica che spingerà verso un'accelerazione dei processi di differenziazione sociale ed economica. Già a partire dalla fine dell'età del Bronzo si assiste all'impianto di piccoli sepolcreti attorno allo stesso pianoro. Tra questi anche quello della Civitucola presso la punta sud-ovest della Civita. Il sepolcreto fu scoperto dal G.A.R. nel 1971. Nel luglio 1972 la Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale vi ha condotto un saggio esplorativo mettendo in luce due tombe a pozzo con custodia cilindrica di nenfro intatte, nonché resti di altre tombe già manomesse dai lavori agricoli e dagli scavi abusivi. Sempre nel 1972 sono stati realizzati altri due saggi nell'area che hanno messo in evidenza altre tombe a pozzo e a fossa. I materiali recuperati consentono di datare la necropoli quasi interamente alla prima età del Ferro. Dal punto di vista del rituale funerario, il sepolcreto rientra appieno nella fase ¿villanoviana¿ intesa come un sistema di consuetudini, che sarà tipica dell'area etrusca. Della necropoli sono state individuate sei deposizioni: cinque a rito crematorio in ossuario biconico e un'inumazione in fossa. Le analisi dei corredi hanno permesso di datare la T. A1 all'orizzonte all'orizzonte IB2-IIA1 della prima fase dell'età del Ferro. Per la presenza nel corredo di elementi e maschili e femminili si può pensare ad una sepolture bisoma. Anche le TT. A3 e C1 sono attribuite ad individui di sesso femminile anche se la diversa complessità e composizione dei corredi ci permette di collocare le deposizioni in due momenti differenti della fase iniziale del primo Ferro. I corredi pertinenti alle TT. A4 e B1 risultano essere di difficile attribuzione in quanto mancanti di quegli elementi che permettono di stabilire il genere del defunto. Un aiuto circa l'identificazione del sesso della T. A4 è dato dalla presenza di due piccole fibule ad arco che ricorrono frequentemente nelle sepolture femminili di questo periodo. Il corredo della T. B1 non permette di effettuare una determinazione del genere. Le sepolture si possono datare entrambe sia alla fase I che alla fase II della prima età del Ferro. La T. F1 è, al momento, l'unica deposizione in fossa rinvenuta alla Civitucola. La deposizione risulta essere successiva alle altre, si può datare nei momenti centrali della fase recente del primo Ferro. I dati disponibili non permettono di dire nulla circa l'assetto planimetrico della necropoli. Il sepolcreto sorge su un terreno di proprietà privata soggetto ad intense colture agricole. Purtroppo dopo i saggi realizzati dalla Soprintendenza nel 1972 l'area non è più stata oggetto di ricerca e di scavo. Le informazioni andranno integrate alla luce di futuri interventi nell'area.

La Civitucola: studio di una necropoli della prima età del Ferro a Tarquinia

ALEO, ALESSANDRO
2012/2013

Abstract

L'insediamento protostorico di Tarquinia si sviluppava per circa 150 ettari in corrispondenza di una vasta struttura orografica unitaria, detta complessivamente ¿la Civita¿. E' possibile, allo stato attuale degli studi, rimandare le origini del centro protostorico alla fine dell'età del Bronzo. Con la fase iniziale del primo Ferro siamo all'inizio del processo di massima concentrazione dell'insediamento sul pianoro della Civita, dovuto ad un profondo processo di ¿sinecismo¿ che porta all'abbandono pressoché sistematico dei villaggi protovillanoviani del Tarquiniese. Nella fase recente del primo Ferro l'insediamento assumerà, dal punto di vista topografico, fisionomie pienamente protourbane con una forte aggregazione demografica che spingerà verso un'accelerazione dei processi di differenziazione sociale ed economica. Già a partire dalla fine dell'età del Bronzo si assiste all'impianto di piccoli sepolcreti attorno allo stesso pianoro. Tra questi anche quello della Civitucola presso la punta sud-ovest della Civita. Il sepolcreto fu scoperto dal G.A.R. nel 1971. Nel luglio 1972 la Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale vi ha condotto un saggio esplorativo mettendo in luce due tombe a pozzo con custodia cilindrica di nenfro intatte, nonché resti di altre tombe già manomesse dai lavori agricoli e dagli scavi abusivi. Sempre nel 1972 sono stati realizzati altri due saggi nell'area che hanno messo in evidenza altre tombe a pozzo e a fossa. I materiali recuperati consentono di datare la necropoli quasi interamente alla prima età del Ferro. Dal punto di vista del rituale funerario, il sepolcreto rientra appieno nella fase ¿villanoviana¿ intesa come un sistema di consuetudini, che sarà tipica dell'area etrusca. Della necropoli sono state individuate sei deposizioni: cinque a rito crematorio in ossuario biconico e un'inumazione in fossa. Le analisi dei corredi hanno permesso di datare la T. A1 all'orizzonte all'orizzonte IB2-IIA1 della prima fase dell'età del Ferro. Per la presenza nel corredo di elementi e maschili e femminili si può pensare ad una sepolture bisoma. Anche le TT. A3 e C1 sono attribuite ad individui di sesso femminile anche se la diversa complessità e composizione dei corredi ci permette di collocare le deposizioni in due momenti differenti della fase iniziale del primo Ferro. I corredi pertinenti alle TT. A4 e B1 risultano essere di difficile attribuzione in quanto mancanti di quegli elementi che permettono di stabilire il genere del defunto. Un aiuto circa l'identificazione del sesso della T. A4 è dato dalla presenza di due piccole fibule ad arco che ricorrono frequentemente nelle sepolture femminili di questo periodo. Il corredo della T. B1 non permette di effettuare una determinazione del genere. Le sepolture si possono datare entrambe sia alla fase I che alla fase II della prima età del Ferro. La T. F1 è, al momento, l'unica deposizione in fossa rinvenuta alla Civitucola. La deposizione risulta essere successiva alle altre, si può datare nei momenti centrali della fase recente del primo Ferro. I dati disponibili non permettono di dire nulla circa l'assetto planimetrico della necropoli. Il sepolcreto sorge su un terreno di proprietà privata soggetto ad intense colture agricole. Purtroppo dopo i saggi realizzati dalla Soprintendenza nel 1972 l'area non è più stata oggetto di ricerca e di scavo. Le informazioni andranno integrate alla luce di futuri interventi nell'area.
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