Nel contesto odierno caratterizzato da elementi quali la globalizzazione, la pressione competitiva elevata e la crisi economica in corso l'innovazione sta assumendo un ruolo rilevante per la competitività aziendale di lungo termine e la sopravvivenza sul mercato. Il ciclo di vita dei prodotti sta subendo un decisivo accorciamento e i gusti del consumatore tendono a essere sottoposti a cambiamenti sempre più repentini. Per tale ragione questo elaborato si propone di analizzare come alcune conformazioni strutturali possano favorire la creatività delle organizzazioni, rivolgendole a questa nuova fondamentale fonte di vantaggio competitivo. La trattazione si occupa infatti in particolar modo delle strutture ambidestre, dette anche ibride o duali, quali nuove forme organizzative aziendali rivolte all'innovazione. Tali conformazioni prevedono la creazione, attraverso l'utilizzo di differenti modalità, di una unità separata ed autonoma incentrata sullo sviluppo. L'unità autonoma flessibile e creativa si occupa dell'ideazione delle innovazioni, mentre il comparto centrale dell'organizzazione, strutturato in senso classico e formalizzato, ne gestisce l'implementazione successiva e la produzione su larga scala. In tale modo le aziende non sono costrette a scegliere tra l'efficienza di costo e l'orientamento allo sviluppo, grazie alla costituzione di due anime interne mediante l'identificazione di una struttura duale. L'elaborato è suddiviso in due parti principali: una teorica ed una pratica. La prima parte prende in esame le maggiori teorie letterarie e i concetti teorici riguardanti la struttura organizzativa, l'ambiente e l'innovazione. Sono state così trattate la dimensione dell'azienda come elemento di vantaggio competitivo, le strutture organizzative riferite all'innovazione (ovvero la configurazione meccanica, organica ed ambidestra), le maggiori variabili di struttura aziendale (ovvero il grado di formalizzazione, standardizzazione e di accentramento e decentramento decisionale ed operativo) e un focus sul lavoro in team, in quanto strumento operativo che consente di combinare competenze e professionalità diversificate e complementari. La seconda parte dell'elaborato si occupa invece dell'analisi di alcuni casi pratici. Inizialmente sono stati forniti esempi di grandi aziende che, utilizzando differenti metodologie, hanno adottato una conformazione ambidestra, riuscendo così a dotarsi della flessibilità necessaria e di un orientamento all'innovazione durante periodi di turbolenza profonda del contesto di riferimento. Ad ultimo sono invece stati analizzati esempi di fallimento tecnologico da parte di grandi aziende leader del settore, mettendo in evidenza come tale fallimento sia stato dovuto ad un mancato adattamento rapido della struttura organizzativa alle rinnovate esigenze del mercato, nonostante le risorse e le capacità inventive possedute da queste organizzazioni. I risultati dell'analisi empirica mostrano come l'elemento organizzativo sia stato, sia in casi di successo che di insuccesso, una delle cause principali del risultato innovativo ottenuto. Il fine ultimo di questo elaborato è quindi quello di dimostrare come la struttura organizzativa rappresenti un elemento principale in ambito di innovazione e come le aziende si dotino volontariamente di particolari conformazioni, al fine di rivolgersi al cambiamento e rispondere alle variazioni del contesto di riferimento.

Le strutture ambidestre: nuove forme organizzative per l'innovazione

GALEOTTI, CHIARA
2012/2013

Abstract

Nel contesto odierno caratterizzato da elementi quali la globalizzazione, la pressione competitiva elevata e la crisi economica in corso l'innovazione sta assumendo un ruolo rilevante per la competitività aziendale di lungo termine e la sopravvivenza sul mercato. Il ciclo di vita dei prodotti sta subendo un decisivo accorciamento e i gusti del consumatore tendono a essere sottoposti a cambiamenti sempre più repentini. Per tale ragione questo elaborato si propone di analizzare come alcune conformazioni strutturali possano favorire la creatività delle organizzazioni, rivolgendole a questa nuova fondamentale fonte di vantaggio competitivo. La trattazione si occupa infatti in particolar modo delle strutture ambidestre, dette anche ibride o duali, quali nuove forme organizzative aziendali rivolte all'innovazione. Tali conformazioni prevedono la creazione, attraverso l'utilizzo di differenti modalità, di una unità separata ed autonoma incentrata sullo sviluppo. L'unità autonoma flessibile e creativa si occupa dell'ideazione delle innovazioni, mentre il comparto centrale dell'organizzazione, strutturato in senso classico e formalizzato, ne gestisce l'implementazione successiva e la produzione su larga scala. In tale modo le aziende non sono costrette a scegliere tra l'efficienza di costo e l'orientamento allo sviluppo, grazie alla costituzione di due anime interne mediante l'identificazione di una struttura duale. L'elaborato è suddiviso in due parti principali: una teorica ed una pratica. La prima parte prende in esame le maggiori teorie letterarie e i concetti teorici riguardanti la struttura organizzativa, l'ambiente e l'innovazione. Sono state così trattate la dimensione dell'azienda come elemento di vantaggio competitivo, le strutture organizzative riferite all'innovazione (ovvero la configurazione meccanica, organica ed ambidestra), le maggiori variabili di struttura aziendale (ovvero il grado di formalizzazione, standardizzazione e di accentramento e decentramento decisionale ed operativo) e un focus sul lavoro in team, in quanto strumento operativo che consente di combinare competenze e professionalità diversificate e complementari. La seconda parte dell'elaborato si occupa invece dell'analisi di alcuni casi pratici. Inizialmente sono stati forniti esempi di grandi aziende che, utilizzando differenti metodologie, hanno adottato una conformazione ambidestra, riuscendo così a dotarsi della flessibilità necessaria e di un orientamento all'innovazione durante periodi di turbolenza profonda del contesto di riferimento. Ad ultimo sono invece stati analizzati esempi di fallimento tecnologico da parte di grandi aziende leader del settore, mettendo in evidenza come tale fallimento sia stato dovuto ad un mancato adattamento rapido della struttura organizzativa alle rinnovate esigenze del mercato, nonostante le risorse e le capacità inventive possedute da queste organizzazioni. I risultati dell'analisi empirica mostrano come l'elemento organizzativo sia stato, sia in casi di successo che di insuccesso, una delle cause principali del risultato innovativo ottenuto. Il fine ultimo di questo elaborato è quindi quello di dimostrare come la struttura organizzativa rappresenti un elemento principale in ambito di innovazione e come le aziende si dotino volontariamente di particolari conformazioni, al fine di rivolgersi al cambiamento e rispondere alle variazioni del contesto di riferimento.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
705091_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 796.55 kB
Formato Adobe PDF
796.55 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/59038