Nel corso dell'evoluzione della storia della psicologia, molti orientamenti hanno cercato di analizzare il fenomeno del comportamento aggressivo, tentando di trovare una spiegazione alla sua eziologia e alle molteplici variabili tramite cui si può presentare. In questo lavoro si è cercato di analizzare l'aspetto neuropsicologico del fenomeno, andando a ricercare collegamenti con anomalie nella struttura e nella funzionalità dell'amigdala. In un primo momento è stato analizzato l'aspetto neurologico del problema, puntando l'attenzione sulle varie strutture cerebrali che influenzano il comportamento umano. Successivamente è stata descritta l'aggressività sotto molteplici aspetti, evidenziandone le varie tipologie, come si struttura una risposta aggressiva e quali fattori possono influenzare la sua manifestazione. Infine si è analizzato come le neuroscienze possono risultare un valido strumento del diritto, giocando un ruolo fondamentale nel processo, valutando il comportamento del reo e fornendo così una possibile spiegazione del perché sono state compiute determinate azioni. Lo scopo di questo lavoro non è certo trovare una giustificazione fisico-biologica al comportamento aggressivo, ma vuole mettere in luce come, la possibilità di trovare fattori eziologici di tipo organico del comportamento aggressivo ¿ nello specifico anomalie nella struttura e nelle funzionalità dell'amigdala ¿, possa essere utile per prevenire determinate manifestazioni e per valutare correttamente l'imputato in sede di giudizio.
Amigdala, neuroscienze e comportamento aggressivo: quale responsabilità?
ROSSINI, FRANCESCA
2011/2012
Abstract
Nel corso dell'evoluzione della storia della psicologia, molti orientamenti hanno cercato di analizzare il fenomeno del comportamento aggressivo, tentando di trovare una spiegazione alla sua eziologia e alle molteplici variabili tramite cui si può presentare. In questo lavoro si è cercato di analizzare l'aspetto neuropsicologico del fenomeno, andando a ricercare collegamenti con anomalie nella struttura e nella funzionalità dell'amigdala. In un primo momento è stato analizzato l'aspetto neurologico del problema, puntando l'attenzione sulle varie strutture cerebrali che influenzano il comportamento umano. Successivamente è stata descritta l'aggressività sotto molteplici aspetti, evidenziandone le varie tipologie, come si struttura una risposta aggressiva e quali fattori possono influenzare la sua manifestazione. Infine si è analizzato come le neuroscienze possono risultare un valido strumento del diritto, giocando un ruolo fondamentale nel processo, valutando il comportamento del reo e fornendo così una possibile spiegazione del perché sono state compiute determinate azioni. Lo scopo di questo lavoro non è certo trovare una giustificazione fisico-biologica al comportamento aggressivo, ma vuole mettere in luce come, la possibilità di trovare fattori eziologici di tipo organico del comportamento aggressivo ¿ nello specifico anomalie nella struttura e nelle funzionalità dell'amigdala ¿, possa essere utile per prevenire determinate manifestazioni e per valutare correttamente l'imputato in sede di giudizio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
715952_tesifrancescarossini.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.99 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.99 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/58940