In questo lavoro descriveremo le funzioni del lobo frontale che vengono meno in seguito a lesioni specifiche, mediante il riferimento a numerosi esperimenti e studi svolti dai ricercatori, i quali avranno modo di dare un'idea della complessità e della eterogeneità dei compiti svolti da questa porzione cerebrale. Una di queste funzioni è il processo di decision making, che abbiamo scelto di trattare nello specifico al fine di spiegarne il funzionamento e di sottolinearne l'importanza che esso riveste nella vita di un individuo. Il processo decisionale viene infatti utilizzato non solo per operare scelte importanti per il nostro futuro, ma anche nei compiti di problem solving. Della messa in atto di questo processo se ne occupa il lobo frontale, il quale per riuscire nella decisione dell'opzione migliore, deve saper controllare le altre sue funzioni indispensabili per una corretta presa di decisione, come la memoria, l'attenzione e le emozioni. Un cattivo funzionamento del processo di decision making può compromettere l'autonomia di un individuo, tanto che questo tipo di deficit è quasi sempre associato a svariate patologie, che vanno dai disturbi di personalità ai deficit di attenzione. Per comprendere quale sia la componente decisionale deficitaria che sottende a queste patologie, verranno descritti il comportamento impulsivo e il risk taking, sintomi di un cattivo funzionamento del processo decisionale. Gli argomenti verranno trattati facendo riferimento alle ricerche sperimentali più importanti in questo campo, confermati dai più recenti studi che hanno impiegato le tecniche di neuroimmagine. In conclusione verrà descritto uno dei metodi riabilitativi più utilizzati nell'ambito del recupero delle funzioni esecutive tra pazienti con lesioni al lobo frontale.
Il lobo frontale e il processo di decision making
SAMPERI, FILIPPO
2011/2012
Abstract
In questo lavoro descriveremo le funzioni del lobo frontale che vengono meno in seguito a lesioni specifiche, mediante il riferimento a numerosi esperimenti e studi svolti dai ricercatori, i quali avranno modo di dare un'idea della complessità e della eterogeneità dei compiti svolti da questa porzione cerebrale. Una di queste funzioni è il processo di decision making, che abbiamo scelto di trattare nello specifico al fine di spiegarne il funzionamento e di sottolinearne l'importanza che esso riveste nella vita di un individuo. Il processo decisionale viene infatti utilizzato non solo per operare scelte importanti per il nostro futuro, ma anche nei compiti di problem solving. Della messa in atto di questo processo se ne occupa il lobo frontale, il quale per riuscire nella decisione dell'opzione migliore, deve saper controllare le altre sue funzioni indispensabili per una corretta presa di decisione, come la memoria, l'attenzione e le emozioni. Un cattivo funzionamento del processo di decision making può compromettere l'autonomia di un individuo, tanto che questo tipo di deficit è quasi sempre associato a svariate patologie, che vanno dai disturbi di personalità ai deficit di attenzione. Per comprendere quale sia la componente decisionale deficitaria che sottende a queste patologie, verranno descritti il comportamento impulsivo e il risk taking, sintomi di un cattivo funzionamento del processo decisionale. Gli argomenti verranno trattati facendo riferimento alle ricerche sperimentali più importanti in questo campo, confermati dai più recenti studi che hanno impiegato le tecniche di neuroimmagine. In conclusione verrà descritto uno dei metodi riabilitativi più utilizzati nell'ambito del recupero delle funzioni esecutive tra pazienti con lesioni al lobo frontale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/58934