Il presente lavoro si propone di trattare il risparmio delle famiglie italiane che risparmiano sempre meno, non tanto per scelta, quanto per necessità: il loro reddito è diminuito negli anni, così che si è assottigliata anche la percentuale di coloro che riescono a risparmiare. È stato dato un fondamento teorico, lavorando con una trattazione incentrata sulla macroeconomia. Dopo aver definito il significato di risparmio, sono state analizzate le variabili che maggiormente guidano le decisioni delle famiglie, con una riflessione dedicata ai tassi di interesse, e al livello dei prezzi, all''inflazione e l'impatto sui redditi, che sono stati analizzati tramite gli ultimi dati disponibili. La riflessione procede con uno sguardo sulla normativa che disciplina questo settore, partendo dalla tutela che la Costituzione italiana prevede per il risparmiatore, la normativa europea e il suo recepimento nell'ordinamento italiano. Segue poi il capitolo sul reddito delle famiglie italiane, l'analisi dei portafogli e l'allocazione del risparmio, la propensione al rischio e l'evoluzione nel tempo del risparmio basato sulle indagini della Banca d'Italia e dell'Istat, soffermandosi soprattutto negli impietosi dati post 2008 che spiegano quanto davvero sia stato dirompente l'effetto di questa crisi. Dai dati presenti in questo capitolo si comprende quanto la crisi che gli italiani stanno vivendo ha travolto e stravolto le certezze del passato ed eliminato il concetto, che viene esaminato nell'ultimo capitolo, di investimenti senza rischio. Il risparmio è diventata materia sempre più complessa per le famiglie italiane strette tra la compressione dei redditi generata dalla crisi e la paura di fare investimenti sbagliati che li porta a scegliere rendimenti minori ma più sicurezza. Per questo motivo, in conclusione, è stato analizzato il conto deposito che viene considerato il salvadanaio preferito dagli italiani.
Il risparmio delle famiglie italiane in tempo di crisi
DI LUCCIA, ANNARITA
2011/2012
Abstract
Il presente lavoro si propone di trattare il risparmio delle famiglie italiane che risparmiano sempre meno, non tanto per scelta, quanto per necessità: il loro reddito è diminuito negli anni, così che si è assottigliata anche la percentuale di coloro che riescono a risparmiare. È stato dato un fondamento teorico, lavorando con una trattazione incentrata sulla macroeconomia. Dopo aver definito il significato di risparmio, sono state analizzate le variabili che maggiormente guidano le decisioni delle famiglie, con una riflessione dedicata ai tassi di interesse, e al livello dei prezzi, all''inflazione e l'impatto sui redditi, che sono stati analizzati tramite gli ultimi dati disponibili. La riflessione procede con uno sguardo sulla normativa che disciplina questo settore, partendo dalla tutela che la Costituzione italiana prevede per il risparmiatore, la normativa europea e il suo recepimento nell'ordinamento italiano. Segue poi il capitolo sul reddito delle famiglie italiane, l'analisi dei portafogli e l'allocazione del risparmio, la propensione al rischio e l'evoluzione nel tempo del risparmio basato sulle indagini della Banca d'Italia e dell'Istat, soffermandosi soprattutto negli impietosi dati post 2008 che spiegano quanto davvero sia stato dirompente l'effetto di questa crisi. Dai dati presenti in questo capitolo si comprende quanto la crisi che gli italiani stanno vivendo ha travolto e stravolto le certezze del passato ed eliminato il concetto, che viene esaminato nell'ultimo capitolo, di investimenti senza rischio. Il risparmio è diventata materia sempre più complessa per le famiglie italiane strette tra la compressione dei redditi generata dalla crisi e la paura di fare investimenti sbagliati che li porta a scegliere rendimenti minori ma più sicurezza. Per questo motivo, in conclusione, è stato analizzato il conto deposito che viene considerato il salvadanaio preferito dagli italiani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/58913