Effetti economici della guerra cibernetica

In questa tesi si è voluto trattare il tema della guerra cibernetica, in quanto realtà ormai ampiamente diffusa ma di cui si ha poca consapevolezza. Si è data una definizione di guerra cibernetica, spiegandone le diverse tipologie di attacco e facendone i relativi esempi. Inoltre, si è parlato dei principali responsabili,e in particolare della differenza tra hackers e crackers, specificandone per ciascuno gli obiettivi e i relativi vantaggi. Parlando di crackers, si è poi giunti al tema del cyber crime, in cui si è trattato nello specifico di mass attacks, target attacks, relativi strumenti, e le vittime predilette Successivamente son state prese in considerazione le cyber weapons: in particolare si è notato come, mancando una definizione giuridica al riguardo, sia difficile valutare i livelli di minaccia degli attacchi cibernetici e individuarne quindi i responsabili. Analizzando poi i tre elementi fondamentali utili per la classificazione di una cyber arma, cioè contesto, scopo e mezzo, si è giunti a quella che potrebbe essere una definizione. Sempre in relazioni alle cyber weapons si è poi analizzato il livello di produttività degli investimenti, specificandone quindi gli effetti, in particolare sul piano economico. E' stato poi esaminato in modo approfondito il caso Stuxnet: il virus informatico creato dal governo Usa in collaborazione col governo Israeliano con lo scopo di sabotare una centrale nucleare iraniana. Si sono poi viste le caratteristiche più specifiche del virus e altri malware sviluppatisi in seguito ad esso. Data l'enorme confusione che ancora regna tra spionaggio elettronico e cyber war, sono stati successivamente analizzati questi due concetti, prendendo in considerazione i relativi obiettivi e le relative conseguenze che li contraddistinguono. Infine si è trattato di un argomento fondamentale come la cyber security, la cui importanza è assai rilevante nel contesto in cui si trovano coinvolti oggi tutti i Governi, proprio a causa dell'evoluzione tecnologica che ha portato al nuovo tipo di guerra di ¿quinta generazione¿, ovvero quella guerra che non viene più combattuta sul campo, ma che avviene a colpi di malware e attacchi cibernetici. Poiché si tratta di un argomento, come già detto, di cui vi è scarsa percezione, e il cui contesto non è di facile individuazione, non è compito semplice per i vertici preposti alla Difesa Nazionale, definire i termini giuridici e le linee guida che possano andare a costituire una normativa consolidata in tema di guerra cibrnetica.