Il Rating è una valutazione riguardante la solidità e il grado di solvibilità di una società emittente titoli sul mercato finanziario. Tale giudizio è emesso dalle agenzie di rating, le quali studiano e analizzano le caratteristiche economico-finanziarie degli emittenti e, dopo un preciso procedimento, assegnano la loro valutazione all'emittente stesso sulla base di una scala predeterminata di voti. Lo scopo principale che si prefiggono queste agenzie, sorte agli inizi del XX secolo, è informare gli investitori sul merito di credito delle società emittenti i titoli cui sono interessati, nonché di limitare le situazioni di asimmetria informativa che si creano nel mercato finanziario, per le quali non tutti i soggetti che vi partecipano dispongono delle necessarie e reali informazioni gli uni degli altri. Le società di valutazione hanno costruito la loro forte reputazione, e di conseguenza il loro grande successo, sui principi di trasparenza, tutela dell'investitore e indipendenza, attraverso il perseguimento dell'importante obiettivo di portare equilibrio nei mercati finanziari, promuovendo gli emittenti più solvibili con valutazioni positive e, al contrario, bocciando i meno solvibili. Questo è quanto è avvenuto fino a luglio 2007, cioè fino a quando le agenzie non hanno considerato che i punteggi precedentemente assegnati non solo non erano più verosimili, ma addirittura falsi. Alla luce di ciò, è stato ritenuto non più postergabile il declassamento di titoli strutturati per un controvalore elevatissimo, stimato in svariati miliardi di dollari. Fu così che società come Lehman Brothers Inc. improvvisamente fallirono, nonostante fossero considerate dalla solvibilità eccellente fino alla vigilia della bancarotta, con effetti devastanti nella comunità dei risparmiatori, in primis, e subito dopo innescando un tragico effetto domino che trasformerà la crisi economico-finanziaria in crisi globale. Dal punto di vista giuridico, non sono mai state definite in modo preciso le responsabilità a carico delle agenzie e i governi iniziano a lavorare per porre almeno dei limiti al loro strapotere. Gli obiettivi perseguiti sono : la trasparenza dell'attività delle agenzie, la supervisione del loro operato, l'indipendenza dalle società emittenti che esse stesse andranno a valutare, la promozione della concorrenza tra agenzie sul mercato. Il percorso della seguente trattazione sarà strutturato in cinque capitoli. I primi due capitoli rappresentano le basi per una migliore comprensione degli ultimi illustrando la storia delle agenzie di rating, definendone il ruolo, gli obiettivi, ma anche le criticità. Il terzo capitolo tratta di due importanti casi di fallimenti societari correlati alle criticità di cui al capitolo 2: la Lehman Brothers Inc. e laParmalat s.p.a. Il capitolo 4 si occupa dei tentativi di riforma normativa pensati nei confronti delle agenzie di rating per limitarne lo strapotere, ridimensionarne i rischi e conferir loro le responsabilità civili e penali in cui dovrebbero incorrere in caso di errori. L'ultimo capitolo chiude la trattazione proponendo riflessioni su come dovrebbero essere impostati gli interventi legislativi al fine di evitare, in futuro, il ripetersi di eventi di tale portata. Non sono progetti volti a annientare le agenzie di rating, ma orientati a restituire stima e credibilità ad uno strumento che ha bisogno di essere riformato, data l'importanza del suo ruolo nei casi di asimmetrie informative e nel funzionamento dei mercati.

le agenzie di rating: chi controlla i controllori?

CORAZZA, CARLOTTA
2013/2014

Abstract

Il Rating è una valutazione riguardante la solidità e il grado di solvibilità di una società emittente titoli sul mercato finanziario. Tale giudizio è emesso dalle agenzie di rating, le quali studiano e analizzano le caratteristiche economico-finanziarie degli emittenti e, dopo un preciso procedimento, assegnano la loro valutazione all'emittente stesso sulla base di una scala predeterminata di voti. Lo scopo principale che si prefiggono queste agenzie, sorte agli inizi del XX secolo, è informare gli investitori sul merito di credito delle società emittenti i titoli cui sono interessati, nonché di limitare le situazioni di asimmetria informativa che si creano nel mercato finanziario, per le quali non tutti i soggetti che vi partecipano dispongono delle necessarie e reali informazioni gli uni degli altri. Le società di valutazione hanno costruito la loro forte reputazione, e di conseguenza il loro grande successo, sui principi di trasparenza, tutela dell'investitore e indipendenza, attraverso il perseguimento dell'importante obiettivo di portare equilibrio nei mercati finanziari, promuovendo gli emittenti più solvibili con valutazioni positive e, al contrario, bocciando i meno solvibili. Questo è quanto è avvenuto fino a luglio 2007, cioè fino a quando le agenzie non hanno considerato che i punteggi precedentemente assegnati non solo non erano più verosimili, ma addirittura falsi. Alla luce di ciò, è stato ritenuto non più postergabile il declassamento di titoli strutturati per un controvalore elevatissimo, stimato in svariati miliardi di dollari. Fu così che società come Lehman Brothers Inc. improvvisamente fallirono, nonostante fossero considerate dalla solvibilità eccellente fino alla vigilia della bancarotta, con effetti devastanti nella comunità dei risparmiatori, in primis, e subito dopo innescando un tragico effetto domino che trasformerà la crisi economico-finanziaria in crisi globale. Dal punto di vista giuridico, non sono mai state definite in modo preciso le responsabilità a carico delle agenzie e i governi iniziano a lavorare per porre almeno dei limiti al loro strapotere. Gli obiettivi perseguiti sono : la trasparenza dell'attività delle agenzie, la supervisione del loro operato, l'indipendenza dalle società emittenti che esse stesse andranno a valutare, la promozione della concorrenza tra agenzie sul mercato. Il percorso della seguente trattazione sarà strutturato in cinque capitoli. I primi due capitoli rappresentano le basi per una migliore comprensione degli ultimi illustrando la storia delle agenzie di rating, definendone il ruolo, gli obiettivi, ma anche le criticità. Il terzo capitolo tratta di due importanti casi di fallimenti societari correlati alle criticità di cui al capitolo 2: la Lehman Brothers Inc. e laParmalat s.p.a. Il capitolo 4 si occupa dei tentativi di riforma normativa pensati nei confronti delle agenzie di rating per limitarne lo strapotere, ridimensionarne i rischi e conferir loro le responsabilità civili e penali in cui dovrebbero incorrere in caso di errori. L'ultimo capitolo chiude la trattazione proponendo riflessioni su come dovrebbero essere impostati gli interventi legislativi al fine di evitare, in futuro, il ripetersi di eventi di tale portata. Non sono progetti volti a annientare le agenzie di rating, ma orientati a restituire stima e credibilità ad uno strumento che ha bisogno di essere riformato, data l'importanza del suo ruolo nei casi di asimmetrie informative e nel funzionamento dei mercati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/58824