I consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sono enti finanziari che favoriscono l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, attraverso il rilascio di garanzie che tutelano l'esposizione creditizia dell'impresa nei confronti dell'azienda di credito. L'attività tipica consiste nella prestazione di garanzie collettive alle piccole e medie imprese consorziate o socie mediante l'utilizzo di risorse che provengono in tutto o in parte dalle imprese stesse. Tale attività assume particolare rilevanza in Italia in considerazione dell'elevata presenza di aziende di piccole dimensioni: nel 2013 il 99,9% del totale delle imprese italiane era rappresentato da PMI, mentre il restante 0,1% da grandi imprese. Risulta pertanto chiara l'importanza di tali soggetti, soprattutto a fronte della crisi finanziaria che ha interessato la nazione: in momenti di ristrettezza economica il ruolo dei meccanismi di garanzia del credito risulta esaltato in quanto potenziale elemento in grado di lenire i fenomeni di razionamento del credito, in particolare a carico delle imprese di minori dimensioni. Con il mio lavoro ho voluto pertanto affrontare ed analizzare le caratteristiche principali di tali enti, partendo dallo studio della disciplina propria dei consorzi fidi italiani per arrivare all'esplorazione degli altri sistemi europei, alla ricerca di spunti per migliorare il nostro sistema. In particolare ho dedicato il primo capitolo alla ricostruzione e allo studio della disciplina dei consorzi fidi, partendo da quanto stabilito dal codice civile in materia di consorzi tra imprenditori, ex artt. 2602 ss c.c., per passare all'analisi degli interventi legislativi riguardanti direttamente o indirettamente i consorzi di garanzia collettiva dei fidi. Ho poi dedicato particolare attenzione allo studio dell'attività tipica di tali soggetti, ossia l'attività di concessione di garanzie, soffermandomi soprattutto sui problemi giuridici riguardanti le garanzie stesse. Nello specifico ho esaminato la natura delle garanzie rilasciate dai consorzi fidi, con l'obiettivo di ricondurle all'istituto giuridico di riferimento: mentre vi è unanimità, in dottrina, nel ricondurre la garanzia reale, rappresentata dal fondo rischi, alla figura del pegno irregolare, la stessa si divide nel considerare la natura della garanzia personale, ossia le fideiussioni rilasciate dalle imprese consorziate, tra chi la riconduce alla figura della fideiussione e chi a quella dell'assunzione di debito altrui. Inoltre ho analizzato la disciplina di tali garanzie, soffermandomi in particolare sull'operatività delle stesse e sulle novità introdotte con l'accordo di Basilea 2 relative ai requisiti che queste devono presentare per essere considerate strumenti utili per la mitigazione del rischio di credito. In aggiunta ho ritenuto importante soffermarmi altresì sulla natura dei confidi, analizzando ogni passo effettuato dal legislatore verso il loro riconoscimento come intermediari finanziari: sono partita così dalla legge antiriciclaggio del 1991 fino ad arrivare alla recente riforma del titolo V del t.u.b. del 2010. In ultimo ho considerato interessante includere un'analisi di massima del sistema della garanzia collettiva dei fidi a livello europeo, soffermandomi sugli Stati membri che rilevano per lo stock di garanzie concesse, sia in termini di volume che di ammontare, ossia Francia, Germania e Spagna, al fine di condurre uno studio il più completo possibile.
I consorzi fidi tra imprenditori.
BOSSI, VERONICA
2012/2013
Abstract
I consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sono enti finanziari che favoriscono l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, attraverso il rilascio di garanzie che tutelano l'esposizione creditizia dell'impresa nei confronti dell'azienda di credito. L'attività tipica consiste nella prestazione di garanzie collettive alle piccole e medie imprese consorziate o socie mediante l'utilizzo di risorse che provengono in tutto o in parte dalle imprese stesse. Tale attività assume particolare rilevanza in Italia in considerazione dell'elevata presenza di aziende di piccole dimensioni: nel 2013 il 99,9% del totale delle imprese italiane era rappresentato da PMI, mentre il restante 0,1% da grandi imprese. Risulta pertanto chiara l'importanza di tali soggetti, soprattutto a fronte della crisi finanziaria che ha interessato la nazione: in momenti di ristrettezza economica il ruolo dei meccanismi di garanzia del credito risulta esaltato in quanto potenziale elemento in grado di lenire i fenomeni di razionamento del credito, in particolare a carico delle imprese di minori dimensioni. Con il mio lavoro ho voluto pertanto affrontare ed analizzare le caratteristiche principali di tali enti, partendo dallo studio della disciplina propria dei consorzi fidi italiani per arrivare all'esplorazione degli altri sistemi europei, alla ricerca di spunti per migliorare il nostro sistema. In particolare ho dedicato il primo capitolo alla ricostruzione e allo studio della disciplina dei consorzi fidi, partendo da quanto stabilito dal codice civile in materia di consorzi tra imprenditori, ex artt. 2602 ss c.c., per passare all'analisi degli interventi legislativi riguardanti direttamente o indirettamente i consorzi di garanzia collettiva dei fidi. Ho poi dedicato particolare attenzione allo studio dell'attività tipica di tali soggetti, ossia l'attività di concessione di garanzie, soffermandomi soprattutto sui problemi giuridici riguardanti le garanzie stesse. Nello specifico ho esaminato la natura delle garanzie rilasciate dai consorzi fidi, con l'obiettivo di ricondurle all'istituto giuridico di riferimento: mentre vi è unanimità, in dottrina, nel ricondurre la garanzia reale, rappresentata dal fondo rischi, alla figura del pegno irregolare, la stessa si divide nel considerare la natura della garanzia personale, ossia le fideiussioni rilasciate dalle imprese consorziate, tra chi la riconduce alla figura della fideiussione e chi a quella dell'assunzione di debito altrui. Inoltre ho analizzato la disciplina di tali garanzie, soffermandomi in particolare sull'operatività delle stesse e sulle novità introdotte con l'accordo di Basilea 2 relative ai requisiti che queste devono presentare per essere considerate strumenti utili per la mitigazione del rischio di credito. In aggiunta ho ritenuto importante soffermarmi altresì sulla natura dei confidi, analizzando ogni passo effettuato dal legislatore verso il loro riconoscimento come intermediari finanziari: sono partita così dalla legge antiriciclaggio del 1991 fino ad arrivare alla recente riforma del titolo V del t.u.b. del 2010. In ultimo ho considerato interessante includere un'analisi di massima del sistema della garanzia collettiva dei fidi a livello europeo, soffermandomi sugli Stati membri che rilevano per lo stock di garanzie concesse, sia in termini di volume che di ammontare, ossia Francia, Germania e Spagna, al fine di condurre uno studio il più completo possibile.File | Dimensione | Formato | |
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