This contribution takes the form of an interdisciplinary study of a painting on canvas and is aimed at the design and implementation of its restoration . The work in question is titled ¿Madonna and Child with Saint Cristina¿ , is attributed to the painter Caravaggio's Roman Antiveduto Gramatica . Its output is estimated in the first half of the seventeenth century , commissioned his court to the Royal Palace of Turin. The work in question is costudita , under the tutelage of the Superintendency of Architectural Heritage and Landscape in the Province of Turin, Asti , Cuneo, Biella and Vercelli , in the chapel of the castle of Moncalieri ' apartment Vittorio Emanuele II. In the past, the work was clearly subjected to repeated restorations , both at the structural level , both in terms of aesthetic revival , which was not, however, possible to find any kind of documentation is direct or indirect. The study of the work has been tackled on two fronts: from the historical point of view we have tried to outline the scope of its relationship with the conservation of the Savoy court , with the history of taste and restoration practices that have characterized over the centuries . Alongside the historical research, the work has been studied in its material consistency , to have full knowledge of the techniques used and the state of preservation . The intersection of historical data , and information from the scientific study have allowed us to focus on historic restorations, to which was referred the work , and to hypothesize a chronological position . For the material characterization work has been instrumental in the contribution of scientific and multi-spectral diagnostics . The contribution of the investigation was , above all, to circumscribe the paint layers not authorial , many of which are made with camouflage technique and further camouflaged by a thick layer of paint from the yellowish tone . The ultimate goal of this campaign of studies have been leading the restoration project, especially with regard to the removal of overpainting , in order to return a better understanding of the original object . This proponimento has become even more relevant in relation to some concerns raised by historians about the quality of the work : they detect some stylistic falls , but the attribute in part to the massive contribution of the artist's son , Imperiale, in part precisely the presence of additions made in the historical site . The campaign of multispectral investigations , including photographs taken under UV light , raking light and transmitted photographs (visible and IR) , IR reflectography black-white and false color at 950 nm and 1100 nm , drove more targeted non-invasive investigations , carried out combining the X-ray induced fluorescence (XRF ) with the reflectance spectrophotometry with optical fibers ( FORS ) . These two methodologies have allowed us to identify the composition of most of the paint layers superficial thanks to integration with destructive analysis , such as stratigraphic and microprelievi selective. The observation of the stratigraphy with optical microscopy and UV scattered light was accompanied by a compositional study performed at scanning electron microscope with microprobe energy dispersive X-ray (SEM -EDS ) . The same samples , together with other microprelievi selective , were used for the molecular characterization of the ligands and of organic substances sovrammesse , using the Fourier transform infrared spe

Il presente contributo si configura come uno studio interdisciplinare di un dipinto su tela ed è finalizzato alla progettazione ed alla realizzazione del suo restauro. L'opera in oggetto è titolata ¿Madonna con Bambino e santa Cristina¿, è attribuita ad al pittore caravaggesco romano Antiveduto Gramatica. La sua realizzazione è stimata nella prima metà del Seicento, su commissione della corte sabauda per il Palazzo Reale di Torino. L'opera in esame è costudita, sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Architettonici e il Paesaggio per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella, e Vercelli, nel castello di Moncalieri nella cappella dell' appartamento di Vittorio Emanuele II. In passato, l'opera è stata chiaramente sottoposta a ripetuti interventi di restauro, sia a livello strutturale, sia a livello di riproposizione estetica, dei quali non è stato, però, possibile rintracciare alcun tipo di documentazione sia diretta, che indiretta. Lo studio dell'opera è stato affrontato su due fronti: dal punto di vista storico si è cercato di delineare il suo rapporto con l'ambito di conservazione della corte sabauda, con la storia del gusto e con le pratiche di restauro che l'hanno caratterizzato nel corso dei secoli. Parallelamente all'attività di ricerca storica, l'opera è stata studiata nella sua consistenza materica, per conoscerne approfonditamente la tecnica esecutiva e lo stato di conservazione. L'incrocio dei dati storici e delle informazioni ottenute dallo studio scientifico hanno permesso di mettere a fuoco i restauri storici a cui è stata sottoposta l'opera, e di ipotizzarne una collocazione cronologica. Per la caratterizzazione materica dell'opera è stato fondamentale il contributo della diagnostica multispettrale e scientifica. Il contributo delle indagini è stato, soprattutto, quello di circoscrivere le stesure pittoriche non autoriali, molte delle quali sono realizzate con tecnica mimetica e ulteriormente camuffate da uno spesso strato di vernice dal tono giallastro. Il fine ultimo di questa campagna di studi è stato guidare l'intervento di restauro, in special modo per quel che riguarda la rimozione delle ridipinture, in modo da restituire una migliore comprensione dell'oggetto originale. Questo proponimento ha assunto un'importanza ancora più rilevante in relazione ad alcuni dubbi sollevati dagli storici circa la qualità dell'opera: essi rilevano alcune cadute stilistiche, ma le attribuiscono in parte al massiccio contributo del figlio dell'artista, Imperiale, in parte proprio alla presenza di integrazioni effettuate in sede storica. La campagna di indagini multispettrali, comprensiva di fotografie in luce UV, fotografie in luce radente e trasmessa (visibile e IR), riflettografie IR bianco-nero e falso colore a 950 nm e a 1100 nm, ha guidato le indagini non invasive più mirate, effettuate combinando la fluorescenza indotta da raggi X (XRF) con la spettrofotometria di riflettanza con fibre ottiche (FORS). Queste due metodologie hanno permesso di identificare la composizione di gran parte delle stesure pittoriche superficiali anche grazie all'integrazione con analisi distruttive, quali saggi stratigrafici e microprelievi selettivi. L'osservazione delle stratigrafie con microscopio ottico a luce diffusa e UV è stato affiancato dallo studio composizionale eseguito al microscopio elettronico a scansione con microsonda a dispersione di energia di raggi X (SEM-EDS). Gli stessi campioni, insieme ad altri microprelievi selettivi, son

Studio interdisciplinare finalizzato al restauro del dipinto su tela "Madonna con Bambino e santa Cristina" di Antiveduto Gramatica proveniente dal castello di Moncalieri (To)

NEGRI, ILARIA
2012/2013

Abstract

Il presente contributo si configura come uno studio interdisciplinare di un dipinto su tela ed è finalizzato alla progettazione ed alla realizzazione del suo restauro. L'opera in oggetto è titolata ¿Madonna con Bambino e santa Cristina¿, è attribuita ad al pittore caravaggesco romano Antiveduto Gramatica. La sua realizzazione è stimata nella prima metà del Seicento, su commissione della corte sabauda per il Palazzo Reale di Torino. L'opera in esame è costudita, sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Architettonici e il Paesaggio per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella, e Vercelli, nel castello di Moncalieri nella cappella dell' appartamento di Vittorio Emanuele II. In passato, l'opera è stata chiaramente sottoposta a ripetuti interventi di restauro, sia a livello strutturale, sia a livello di riproposizione estetica, dei quali non è stato, però, possibile rintracciare alcun tipo di documentazione sia diretta, che indiretta. Lo studio dell'opera è stato affrontato su due fronti: dal punto di vista storico si è cercato di delineare il suo rapporto con l'ambito di conservazione della corte sabauda, con la storia del gusto e con le pratiche di restauro che l'hanno caratterizzato nel corso dei secoli. Parallelamente all'attività di ricerca storica, l'opera è stata studiata nella sua consistenza materica, per conoscerne approfonditamente la tecnica esecutiva e lo stato di conservazione. L'incrocio dei dati storici e delle informazioni ottenute dallo studio scientifico hanno permesso di mettere a fuoco i restauri storici a cui è stata sottoposta l'opera, e di ipotizzarne una collocazione cronologica. Per la caratterizzazione materica dell'opera è stato fondamentale il contributo della diagnostica multispettrale e scientifica. Il contributo delle indagini è stato, soprattutto, quello di circoscrivere le stesure pittoriche non autoriali, molte delle quali sono realizzate con tecnica mimetica e ulteriormente camuffate da uno spesso strato di vernice dal tono giallastro. Il fine ultimo di questa campagna di studi è stato guidare l'intervento di restauro, in special modo per quel che riguarda la rimozione delle ridipinture, in modo da restituire una migliore comprensione dell'oggetto originale. Questo proponimento ha assunto un'importanza ancora più rilevante in relazione ad alcuni dubbi sollevati dagli storici circa la qualità dell'opera: essi rilevano alcune cadute stilistiche, ma le attribuiscono in parte al massiccio contributo del figlio dell'artista, Imperiale, in parte proprio alla presenza di integrazioni effettuate in sede storica. La campagna di indagini multispettrali, comprensiva di fotografie in luce UV, fotografie in luce radente e trasmessa (visibile e IR), riflettografie IR bianco-nero e falso colore a 950 nm e a 1100 nm, ha guidato le indagini non invasive più mirate, effettuate combinando la fluorescenza indotta da raggi X (XRF) con la spettrofotometria di riflettanza con fibre ottiche (FORS). Queste due metodologie hanno permesso di identificare la composizione di gran parte delle stesure pittoriche superficiali anche grazie all'integrazione con analisi distruttive, quali saggi stratigrafici e microprelievi selettivi. L'osservazione delle stratigrafie con microscopio ottico a luce diffusa e UV è stato affiancato dallo studio composizionale eseguito al microscopio elettronico a scansione con microsonda a dispersione di energia di raggi X (SEM-EDS). Gli stessi campioni, insieme ad altri microprelievi selettivi, son
ITA
This contribution takes the form of an interdisciplinary study of a painting on canvas and is aimed at the design and implementation of its restoration . The work in question is titled ¿Madonna and Child with Saint Cristina¿ , is attributed to the painter Caravaggio's Roman Antiveduto Gramatica . Its output is estimated in the first half of the seventeenth century , commissioned his court to the Royal Palace of Turin. The work in question is costudita , under the tutelage of the Superintendency of Architectural Heritage and Landscape in the Province of Turin, Asti , Cuneo, Biella and Vercelli , in the chapel of the castle of Moncalieri ' apartment Vittorio Emanuele II. In the past, the work was clearly subjected to repeated restorations , both at the structural level , both in terms of aesthetic revival , which was not, however, possible to find any kind of documentation is direct or indirect. The study of the work has been tackled on two fronts: from the historical point of view we have tried to outline the scope of its relationship with the conservation of the Savoy court , with the history of taste and restoration practices that have characterized over the centuries . Alongside the historical research, the work has been studied in its material consistency , to have full knowledge of the techniques used and the state of preservation . The intersection of historical data , and information from the scientific study have allowed us to focus on historic restorations, to which was referred the work , and to hypothesize a chronological position . For the material characterization work has been instrumental in the contribution of scientific and multi-spectral diagnostics . The contribution of the investigation was , above all, to circumscribe the paint layers not authorial , many of which are made with camouflage technique and further camouflaged by a thick layer of paint from the yellowish tone . The ultimate goal of this campaign of studies have been leading the restoration project, especially with regard to the removal of overpainting , in order to return a better understanding of the original object . This proponimento has become even more relevant in relation to some concerns raised by historians about the quality of the work : they detect some stylistic falls , but the attribute in part to the massive contribution of the artist's son , Imperiale, in part precisely the presence of additions made in the historical site . The campaign of multispectral investigations , including photographs taken under UV light , raking light and transmitted photographs (visible and IR) , IR reflectography black-white and false color at 950 nm and 1100 nm , drove more targeted non-invasive investigations , carried out combining the X-ray induced fluorescence (XRF ) with the reflectance spectrophotometry with optical fibers ( FORS ) . These two methodologies have allowed us to identify the composition of most of the paint layers superficial thanks to integration with destructive analysis , such as stratigraphic and microprelievi selective. The observation of the stratigraphy with optical microscopy and UV scattered light was accompanied by a compositional study performed at scanning electron microscope with microprobe energy dispersive X-ray (SEM -EDS ) . The same samples , together with other microprelievi selective , were used for the molecular characterization of the ligands and of organic substances sovrammesse , using the Fourier transform infrared spe
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