MODA E COLORE: TRE CORPETTI SETTECENTESCHI. INTERVENTO DI RESTAURO E CONSERVAZIONE PREVENTIVA

The three artifacts object of this paper are three bodices ( T.82 , T.88 , T.92 ) of the eighteenth century: they comes from the collections of the City of Genova and preserved at the Museum of New Road - White Palace. They have been identified as exemplary objects both from the historical point of view and from their conservation problems: have been transported to the laboratories of the Foundation for the Conservation and Restoration " La Venaria Reale " in May 2013. The bodices, in fact, had numerous interventions of tampering and previous restorations that had partially altered the shape and made it problematic their reading and contextualization, also due to a very poor archival and bibliographic information about . Furthermore, the materials were in a state of advanced deterioration, both from the chemical point of view and from the mechanical, due to the degradation of the fibers and thanks for an inadequate storage prior to their entry in the museum collections. The methodological approach in the study of the bodices is obliged starting by the reading of objects, both from a historical point of view that conservative: in the first case we have performed the technical analysis of the tissues and the shape of the individual corsages, set in a context broader historical textile production and the evolution of fashion in the eighteenth century. We studied the materials, characterizing the nature of some of them, and deepening the theme of the dyes used for dyeing the yarns of the outer tissues through micro -invasive and non-invasive techniques. Understanding of their state of conservation we used a series of non-invasive analysis, as well as careful graphic and photographic documentation, which also accompanied the restoration steps. In this phase of the study of artifacts, was therefore essential to analyze in depth the numerous and diversified previous restorations, since their presence has influenced many of the choices made in the succession of the phases, following a series of methodological reflections . We also wanted to highlight how the approach in works has evolved through the centuries, and how the methods used today are bound by respect for the artifacts, and the need to preserve these previous interventions, historicized as a part of the same object. So we proceeded with the routine maintenance of all three artifacts , identifying one of them ( the T.88 ) as a model to develop a methodological line useful to proceed on the other , in accordance with the specific characteristics of each. The corsage have been washed, and his materials have been consolidated: at the end of the operations we spended particular issues about the future of the artifact in the museum, both during storage and in periods of exposure, with the construction of a three-dimensional support adequate and with the reasoned choice of materials to be used, considering the contextualization of artifacts, since they are part of a larger collection of costumes and accessories , already the subject of restoration projects since the early 90s of last century .

I tre manufatti oggetto di questo elaborato sono tre corpetti (T.82, T.88, T.92) del XVIII secolo, appartenenti alle collezioni del Comune di Genova e conservati presso i Musei di Strada Nuova- Palazzo Bianco. Essi sono stati individuati come oggetti esemplificativi sia dal punto di vista storico che da quello delle problematiche conservative, e trasportati presso i laboratori della Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro ¿La Venaria Reale¿ nel maggio 2013. I corpetti, infatti, presentavano numerosi interventi di manomissione e precedenti restauri, che ne avevano in parte alterato la forma, nonché reso problematica la loro lettura e contestualizzazione, anche a causa di una ben povera documentazione archivistica e bibliografica in merito. Inoltre i materiali versavano in uno stato di degrado avanzato, sia dal punto di vista chimico, sia da quello meccanico, dovuti sia al degrado delle fibre, che ad un immagazzinaggio inadeguato precedente alla loro entrata nelle collezioni museali. L'approccio metodologico nello studio dei tre è quindi obbligatoriamente partito dalla lettura degli oggetti, sia da un punto di vista storico che conservativo: nel primo caso si è eseguita l'analisi tecnica dei tessuti e della foggia dei singoli corpetti, inserita in un contesto storico più ampio delle produzioni tessili e dell'evoluzione della moda del secolo XVIII. Si sono studiati i materiali impiegati, caratterizzando la natura di alcuni di essi, ed approfondendo la tematica dei coloranti impiegati per la tintura dei filati dei tessuti esterni mediante tecniche non invasive e micro invasive. Per la comprensione del loro stato di fatto ci si è avvalsi di una serie di analisi non invasive, oltre che di un'attenta e puntuale documentazione grafica e fotografica, che ha accompagnato anche lo svolgersi dell'intervento. In questa fase di studio dei manufatti è stato quindi fondamentale analizzare in maniera approfondita i numerosi e diversificati interventi eseguiti in precedenza, poiché la loro presenza ha condizionato molte delle scelte operate nel susseguirsi delle fasi d'intervento, a seguito di una serie di riflessioni metodologiche. Si è voluto evidenziare, inoltre, come l'approccio alle opere si sia evoluto nel corso dei secoli, e come oggi le metodologie impiegate siano vincolate dal rispetto dei manufatti e dalla necessità di preservare questi precedenti interventi, ormai storicizzati e facenti parte degli stessi. Quindi si è proceduto con la manutenzione ordinaria di tutti e tre i manufatti, individuando uno dei tre (il T.88) come modello per elaborare una linea metodologica utile per procedere anche sugli altri, nel rispetto delle caratteristiche specifiche di ciascuno. Su di esso si è eseguito l'intervento di lavaggio e consolidamento dei materiali, facendo poi particolare alle problematiche relative al futuro del manufatto nel museo, sia durante l'immagazzinaggio che nei periodi di esposizione, con la costruzione di un supporto tridimensionale adeguato, e con la scelta ragionata di materiali da impiegarsi, considerando anche la contestualizzazione dei manufatti, poiché essi fanno parte di una più ampia collezione di costumi ed accessori, già oggetto di campagne di restauro a partire dagli anni '90 del secolo scorso.