This work debates systemic lupus erythematosus (SLE), an autoimmune disease that is difficult to diagnose but more difficult to treat because it alternates between latent and flare ups. In SLE, immunological tolerance is lost and the appearance of autoantibodies against nuclear antigens is observed. Autoantibodies activate the inflammation induced by immunocomplex in organs like kidneys, heart, lungs, and skin. B cell's response against DNA and nuclear antigens brings the clinical symptoms, one of the strategies is to block lymphocyte B through CAR T cell therapy. CAR T cell has been used with great success in liquid tumor oncology over the last twenty years. It has emerged in recent years as a revolutionary approach to addressing autoimmune diseases such as SLE. The T cells are genetically engineered with chimeric antigen receptors (CARs). The CAR T cells assault the autoimmune cells, like B cells, and the antibodies secreted by plasma cells. At present, the most advanced CAR T-cell targeting B lymphocyte and cells that came from them via their specific and ubiquitous CD19 surface antigens. Preclinical studies support the effectiveness of therapy. Data show that the cell therapy stopped the production of autoantibodies, reversed disease symptoms in target organs, and increased lifespan well beyond normal in mouse models ((NZB × NZW) and (MRL)) where SLE was induced. After the very positive preclinical results, the therapy was tested for the first time on 5 humans, and the data showed promising results, including a quick and lasting remission without treatment. This highlights the potential of CAR-T therapy in severe cases of lupus.
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune, difficile da diagnosticare e curare poiché alterna periodi di latenza ad episodi di riacutizzazione. Nel LES la tolleranza immunologica viene persa portando alla comparsa di autoanticorpi contro antigeni nucleari; questi successivamente innescano l'infiammazione in conseguenza della formazione di immunocomplessi in vari organi, come reni, cuore, polmoni e pelle. Poiché la risposta dei linfociti B e la produzione di anticorpi contro il DNA e gli antigeni nucleari precedono l'insorgenza dei sintomi clinici una delle strategie per provare ad arrestare la malattia è quella di bloccare i linfociti B tramite la terapia cellulare CAR T. La terapia cellulare CAR T ha avuto, nell’ultimo ventennio, largo successo nell’ambito dell’oncologia di tumori liquidi e negli ultimi anni è emersa come un approccio rivoluzionario nell'affrontare malattie autoimmuni come il LES. In questo approccio terapeutico, i linfociti T geneticamente modificati, dotati di recettori antigenici chimerici (CAR), attaccano le cellule immunitarie auto-reattive, come i linfociti B o le plasmacellule che secernono anticorpi. Attualmente, l'approccio più avanzato della terapia con cellule CAR T è il targeting dei linfociti B e dei loro discendenti maligni tramite il loro antigene di superficie CD19, altamente specifico e onnipresente. Studi preclinici riportati in questo elaborato supportano l’efficacia della terapia cellulare CAR T CD19. I dati riportano che la terapia cellulare ha portato alla deplezione completa e sostenuta dei linfociti B CD19+, ha prevenuto la produzione di autoanticorpi, curato le manifestazioni della malattia negli organi bersaglio e prolungato la durata della vita in topi ((NZB × NZW) e (MRL), modello sperimentale per lo studio LES. Visti i risultati, positivi, dei dati preclinici la terapia è stata testata per la prima volta su 5 pazienti ed ha prodotto risultati promettenti, tra cui una remissione rapida e prolungata in assenza di a trattamento, evidenziando il potenziale della terapia CAR-T nei casi gravi di LES.
La terapia cellulare CAR T per il trattamento del Lupus eritematoso sistemico
CAMILLÒ, MARIANTONIETTA
2023/2024
Abstract
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune, difficile da diagnosticare e curare poiché alterna periodi di latenza ad episodi di riacutizzazione. Nel LES la tolleranza immunologica viene persa portando alla comparsa di autoanticorpi contro antigeni nucleari; questi successivamente innescano l'infiammazione in conseguenza della formazione di immunocomplessi in vari organi, come reni, cuore, polmoni e pelle. Poiché la risposta dei linfociti B e la produzione di anticorpi contro il DNA e gli antigeni nucleari precedono l'insorgenza dei sintomi clinici una delle strategie per provare ad arrestare la malattia è quella di bloccare i linfociti B tramite la terapia cellulare CAR T. La terapia cellulare CAR T ha avuto, nell’ultimo ventennio, largo successo nell’ambito dell’oncologia di tumori liquidi e negli ultimi anni è emersa come un approccio rivoluzionario nell'affrontare malattie autoimmuni come il LES. In questo approccio terapeutico, i linfociti T geneticamente modificati, dotati di recettori antigenici chimerici (CAR), attaccano le cellule immunitarie auto-reattive, come i linfociti B o le plasmacellule che secernono anticorpi. Attualmente, l'approccio più avanzato della terapia con cellule CAR T è il targeting dei linfociti B e dei loro discendenti maligni tramite il loro antigene di superficie CD19, altamente specifico e onnipresente. Studi preclinici riportati in questo elaborato supportano l’efficacia della terapia cellulare CAR T CD19. I dati riportano che la terapia cellulare ha portato alla deplezione completa e sostenuta dei linfociti B CD19+, ha prevenuto la produzione di autoanticorpi, curato le manifestazioni della malattia negli organi bersaglio e prolungato la durata della vita in topi ((NZB × NZW) e (MRL), modello sperimentale per lo studio LES. Visti i risultati, positivi, dei dati preclinici la terapia è stata testata per la prima volta su 5 pazienti ed ha prodotto risultati promettenti, tra cui una remissione rapida e prolungata in assenza di a trattamento, evidenziando il potenziale della terapia CAR-T nei casi gravi di LES.File | Dimensione | Formato | |
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